The King’s Man – Le origini, recensione: Ralph Fiennes nel coinvolgente prequel che riscrive la Storia

The King's Man - Le origini - Ralph Fiennes
The King's Man - Le origini - Ralph Fiennes

La nostra recensione di The King’s Man – Le origini, coinvolgente prequel della duologia di Matthew Vaughn, sulle origini dell’agenzia di spie Kingsman che si immerge nei meandri del primo ‘900 riscrivendo la Storia

Pensavate di conoscere a menadito le cause scatenanti e le vicissitudini intricate della prima Guerra Mondiale? Fate tesoro delle conoscenze apprese sui libri, ma preparatevi a ricredervi. Perchè The King’s Man – Le origini non è solo il prequel del dittico Kingsman – Secret Service e Kingsman – Il Cerchio d’Oro, che racconta la nascita della famosa agenzia di spionaggio privato, ma anche un’immaginifica immersione nei meandri della Storia di inizio secolo scorso. Matthew Vaughn firma un film coinvolgente, ma ben più serio delle precedenti installazioni del franchise, coniugando con coerenza accuratezza storica e una fantasiosa dose di ucronia. 

The King's Man - Le origini - Gemma Arterton
The King’s Man – Le origini – Gemma Arterton

Da grandi poteri…

Inizio ‘900. Una forza oscura si mobilita e riunisce in una misteriosa setta le più pericolose menti criminali d’Europa. Infiltratesi nei governi dei principali Stati occidentali (e non solo), questi agenti del caos iniziano ad orchestrare macchinazioni che portino le nazioni a scontrarsi. Il duca di Oxford (Ralph Fiennes) è un pacifista che cerca in tutti modi di salvaguardare il figlio Conrad (Harris Dickinson), il quale scalpita per potersi arruolare nell’esercito e servire il Regno Unito. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale mette alle strette l’etica del duca, costretto a scendere personalmente in campo al fianco di due suoi fidati domestici e dell’intraprendente figlio per sventare i loschi piani della setta guidata dal Pastore. La squadra di eroi è il germe da cui sorgerà la capillare agenzia di spie Kingsman.

The King's Man - Le origini - Harris Dickinson e Djimon Hounsou
The King’s Man – Le origini – Harris Dickinson e Djimon Hounsou

Riscrivere la storia 

The King’s Man – Le origini prende la Storia, sposando una precisione assoluta nella scelta delle date, delle personalità e degli avvicendamenti ufficiali, e la ribalta immaginando un sottobosco di intricate trame di potere studiate al millimetro. Ecco allora che il monaco russo Rasputin (Rhys Ifans), il nazionalista bosniaco Gavrilo Princip (Robert Aramayo) e l’illusionaista austriaco Erik Jan Hanussen (Daniel Brühl) si ritrovano seduti allo stesso tavolo pronti a fare cadere nella loro trappola il Re d’Ighilterra, il Kaiser tedesco e lo Zar di Russia (tutti e tre interpretati da Tom Hollander). I personaggi storici, nella cui rappresentazione si esagerano vezzi e manie, risultano credibili e funzionali nell’architettura della narrazione. 

The King's Man - Le origini - Rhys Ifans
The King’s Man – Le origini – Rhys Ifans

Aggiustare il tono

Risulta decisiva nell’economia della pellicola e coerente con l’ambientazione la scelta di optare per un tono molto più epico e drammatico rispetto alla pur sempre elegante, ma scanzonata irriverenza british dei precedenti capitoli. D’altronde il film discute di pacifismo, stigmatizza la guerra e problematizza l’ideale dell’eroe-soldato tanto diffuso nei primi decenni del secolo scorso. L’aspirazione alla fedeltà storica, inoltre, induce la pellicola a mettere in scena senza sentimentalismi, ma con una certa crudezza, seppur mascherata dall’estetica da film action, gli orrori commessi durante la Grande Guerra. Un cambio di registro che non rinuncia, però, a dei siparietti comici da manuale Kingsman, centellinati e ben contestualizzati, che vanno più verso l’esagerazione grottesca capace di veicolare una critica, piuttosto che una comicità fine a se stessa. 

The King's Man - Le origini - Harris Dickinson
The King’s Man – Le origini – Harris Dickinson

Una storia nella Storia 

Il vero cuore del film è il racconto delle origini dell’agenzia di spie. La sceneggiatura riesce ad amalgamare con fluidità le gesta di Oxfrod e compagni con le vicende della Storia, ma stenta nella caratterizzazione di quelli che dovrebbero essere i suoi personaggi principali. Oltre al magnanimo e complesso duca, cui Ralph Fiennes dona un carisma travolgente, e al combattivo Conrad, la cui innocenza è perfettamente resa dal volto gentile di Harris Dickinson, i comprimari, inventati di sana pianta per la storia, risultano macchiettistici.

The King's Man - Le origini - Ralph Fiennes e Djimon Hounsou
The King’s Man – Le origini – Ralph Fiennes e Djimon Hounsou

E poi venne la Kingsman

Nonostante qualche passaggio di trama azzardato e un’alternanza di colpi di scena più o meno credibili (tra cui un plot twist veramente inaspettato, totalmente logico, ma decisamente coraggioso), The King’s Man – Le origini tra spettacolari combattimenti ottimamente coreografati e scene drammatiche mai slavate, colpisce dritto al segno. È un prequel che strizza l’occhio ai fan della saga senza scadere nel fanservice, ma soprattutto intrattiene e coinvolge. Ci hanno raccontato la “vera storia” del primo conflitto mondiale, che possa funzionare anche con il secondo?

The King’s Man – Le origini. Regia di Matthew Vaughn. Con Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, Djimon Hounsou, Charles Dance, Stanley Tucci, Alexandra Maria Lara, Ross Anderson, Neil Jackson, Alison Steadman, Branka Katic, Robert Aramayo, Joel Basman. Uscita al cinema 5 gennaio 2022, distribuzione The Walt Disney Company Italia.

VOTO:
 3 stelle e mezza

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