Teatro di Roma: venerdì 24 Lucia Mascino legge i versi di Pierluigi Cappello

Venerdì 24 aprile su tutti i canali social del Teatro di Roma Lucia Mascino legge i versi di Pierluigi Cappello, il poeta friulano scultore della parola; per la rubrica Persone di Radio India, Daria Deflorian incontra Alessandro Sciarroni.

#TdrOnline continua a tracciare le tappe di un viaggio lirico nella parola poetica, affidata alle voci e ai volti di attrici e attori italiani, che venerdì 24 aprile (ore 16) avrà per protagonista Lucia Mascino che, sui canali social del Teatro di Roma (Facebook, Instagram, YouTube), riscopre i versi di Pierluigi Cappello, uno dei poeti contemporanei italiani più amati, con le letture tratte dalla raccolta Un prato in pendio.

Lucia Mascino ha iniziato giorni fa a dare voce alle parole del poeta friulano dal suo account Instagram, ora sul palco online del Teatro di Roma – aderendo alla campagna #iorestoacasa e al programma #laculturaincasa – per esplorare l’universo creativo, fra vita e produzione letteraria, di alcune tra le poesie della raccolta di Pierluigi Cappello, dove si trovano tutti i versi che ha scritto dal 1992 al 2017, anno in cui è venuto a mancare. Da Piove, Nel mese di Maggio, Fotografia, Un prato in pendio, quanto ci vuole, Piangere non è un sussulto di scapole a Oceano Indiano, per assonanza al progetto del Teatro India, fino a I vostri nomi, dedicata al padre del poeta, che ha trascorso gli ultimi anni in una casa di riposo, con un pensiero che rimanda a tutti i nomi venuti a mancare in questi giorni di emergenza Covid-19.

Scomparso all’età di cinquant’anni e privato dell’uso delle gambe a causa di un incidente quando aveva sedici anni, Pierluigi Cappello è stato un poeta fragile ma libero. I suoi versi agganciano questi tempi di isolamento, riscoprendo la poesia che torna ‘azione’ per orientarci tra movimento e immobilità, stasi e viaggio. E chi meglio del poeta friulano ha saputo, nello stare fermo, raccontare lo spazio: “Anni fa ho conosciuto Pierluigi Cappello. Leggendo le sue poesie ho sempre pensato che avrei voluto abbracciare il suo parlare – racconta Lucia MascinoSo che è difficile, quasi impossibile, leggere le poesie ad altri. A leggerle tra sé e sé sono canto, a voce alta diventano semplice dire. Eppure, in questo momento mi è venuto in mente proprio lui, Pierluigi Cappello. Lui che ha saputo dare spazio, profondità e aria al suo pensiero; per dirla in un modo più dritto, lui che ha saputo correre e volare nonostante la sua immobilità. Quella voce nuda (gli rubo il titolo che lui stesso ha dato a una lectio magistralis che tenne anni fa all’Università di Udine) è stata capace di stare nel presente e di diventare grande. Grande senza spingere, grande come l’aria che si sposta e lascia spazio, grande attraverso un lungo lavoro di ricerca sulle parole per trovare una semplicità quasi arcaica. Le parole, come dice Pierluigi, sono materia fatta di suono e silenzio e proprio in questa materia mi sono rifugiata, in questo momento in cui tutto si è fermato e in cui dobbiamo trovare una nuova forma di stare”. L’appuntamento virtuale sarà introdotto da una lettera scritta appositamente per l’occasione dalla regista Francesca Archibugi, in ricordo di Pierluigi Cappello a cui ha dedicato il documentario Parole Povere nel 2013.

Un altro compositore di versi liberi e gesti nobili in movimento, che nelle forme della coreografia esprime creatività vorticosa e incessante, è uno degli artisti italiani di più ampio successo internazionale, Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera della Biennale Danza 2019, che sarà protagonista venerdì 24 aprile (ore 17.10) della rubrica Persone condotta da Daria Deflorian per Radio India (stazione radiofonica live, tutti i giorni dalle 17 alle 20, in diretta streaming su www.spreaker.com, poi in podcast anche su Spotify e sui canali social del Teatro di Roma).

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