Roma FF13, Broken Mirrors, recensione del film sul senso di colpa

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Broken Mirrors di Aviad Givon e Imri Matalon, presentato ad Alice nella Città, durante la 13ª edizione della Festa del Cinema di Roma, riflette sulla frustrazione adolescenziale, sui rapporti familiari e su quei sentimenti con cui sembra impossibile convivere.

Abitudini familiari

Il film israeliano Broken Mirrors di Aviad Givon e Imri Matalon, presentato ad Alice nella città, durante la Festa del Cinema di Roma, racconta la storia della diciassettenne Ariella (Shira Haas), ragazza ribelle e piena di rabbia nei confronti del padre Giora (Yiftach Klein). Lui è un militare rigido e arrogante, pretende di punire le sue figlie ogni volta che commettano il minimo errore con metodi eccessivi e umilianti. Dopo un incidente che coinvolge la famiglia di Ariella, Giora decide di non fare nulla. Ariella, abituata a ricevere sempre una punizione per gli sbagli commessi, divorata dal senso di colpa, andrà in giro per la città a cercare il contrappasso che merita.

Una convinzione limitante

Ariella vive un profondo senso di paura, rabbia e disprezzo nei confronti di suo padre. Giora non è solo severo, ma appare del tutto incapace di provare amore per le sue figlie, pronto a darsi da fare solo quando si tratta di punirle, mentre dovrebbe capire che sono anche delle bambine e, come tali, hanno bisogno di affetto. Ariella vede quindi tutto come una sfida nei confronti del padre: gli risponde a tono, non chiede scusa e lo provoca senza mai battere ciglio. Farebbe qualsiasi cosa per andare contro di lui e chi gli sta intorno, a parte sua madre Nava (Renana Raz) e la sua sorellina (Manuel Elkaslassy) che adora. L’odio verso Giora diventa una rabbia verso il mondo intero, verso il genere maschile, secondo Ariella, capace solo di fare del male.

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Shira Haas e Yiftach Klein in una scena del film Broken Mirrors di Aviad Givon e Imri Matalon

Un incontro diverso

Broken Mirrors racconta la disperata ricerca di una ragazza giovane di espiare le proprie colpe. Probabilmente Ariella detesta le continue punizioni del padre, ma ha sempre vissuto così e crede che per imparare di aver sbagliato o per mettere a posto le cose, lei debba essere punita, iniziando così ad avere un’idea distorta della realtà e del concetto di causa-effetto. Nel corso della storia Ariella entra in contatto con situazioni che non fanno altro che confermare le sue idee, fino alla conoscenza di una persona che le cambierà la vita.

Situazioni troppo attuali

Il film mette in scena tutte le difficoltà di accettare e convivere con il senso di colpa, e capire farsi che male non cambia nulla. Ariella lentamente e con difficoltà scopre che non c’è solo rabbia e violenza nel mondo e, soprattutto, negli uomini. Broken Mirrors rimanda alla misoginia e alla sottomissione presente in Israele. Ariella viene infatti trattata in modo diverso rispetto alla sua sorellina che è più tranquilla e abituata a chiedere perdono. È come se Ariella fosse troppo ribelle per una società e una mentalità che fa ancora disparità di genere.

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Shira Haas e Manuel Elkaslassy in una scena del film Broken Mirrors di Aviad Givon e Imri Matalon

Presa di coscienza

La difficile convivenza tra Ariella e Giora rappresenta l’abisso che divide gli adulti dagli adolescenti. Ariella ha diciassette anni, la sua rabbia è umana, la punizione che cerca di infliggersi sarebbe, per lei, un affronto a suo padre, un modo per farlo soffrire. Ariella dovrà fare i conti con il fatto che suo padre è sicuramente un adulto rigido e severo, ma è anche un essere umano: i loro sentimenti come le le loro sensazioni possono essere simili, anche se a dividerli c’è l’età e, soprattutto, il genere.

Una storia di vita

La regia di Aviad Givon è Imri Matalon con movimenti di macchina lenti, primissimi piani e lunghe attese tra una battuta e l’altra, riesce a trasmettere la rabbia, l’angoscia e la sensazione di impotenza di Ariella nei confronti di Giora che sono il simbolo, rispettivamente, del genere femminile e di quello maschile, dell’adolescenza e dell’età adulta. Con una fotografia a tinte che vanno dal giallo al verde, un’attenzione agli sguardi, alle pause, ai silenzi e un’interpretazione impeccabile di tutti gli attori, Broken Mirrors è un film sensibile e forte, sull’adolescenza, la sottomissione e il paralizzante senso di colpa.

Broken Mirrors, diretto da Aviad Givon, Imri Matalon, con Shira Haas, Yiftach Klein, Renana Raz, Yoav Rotman, Liora Rivlin, è prodotto da Ronit Reichman e Liora Landau e verrà distribuito da Seville International.

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