Petites – La vita che vorrei… per te, recensione del film francese sulla maternità a 16 anni

Petites - La vita che vorrei... per te - Phili Groyne e Victoire Du Bois
Petites - La vita che vorrei... per te - Phili Groyne e Victoire Du Bois

La nostra recensione di Petites – La vita che vorrei… per te, storia di una maternità indesiderata, in concorso al Giffoni Film Festival 2023 Menzione Speciale al Festival di Locarno

Petites – La vita che vorrei… per te, opera prima della regista francese Julie Lerat-Gersant, racconta la storia travagliata di un’adolescente che si trova a dover fare i conti con una gravidanza inaspettata. La gestazione, vissuta in una casa famiglia con altre coetanee, la costringerà a fare i conti con la sua personale vicenda di figlia, con la madre ancora troppo immatura per esserle davvero di sostegno e con le responsabilità della vita adulta. Un film tenero e ruvido, che sa commuovere e far riflettere.

Una gravidanza inattesa

La sedicenne Camille (Phili Groyne) scopre di essere incinta del suo ragazzo Mehedi (Bilel Chegrani). Dopo un tentativo maldestro di aborto, viene tolta dal giudice minorile alle cure di una madre problematica (Victoire Du Bois) e mandata in un centro di accoglienza per giovani gestanti. Arrabbiata e confusa, la ragazza fatica ad accettare la sua nuova condizione, nonostante gli sforzi dell’appassionata educatrice Nadine (Romane Bohringer) per farla ambientare.

Nella struttura stringe ben presto amicizia con Allyson (Lucie Charles-Alfred), giovane e scapestrata madre della piccola Diana (Suzanne Roy-Lerat). Mentre l’amica cerca di sottrarsi ai suoi compiti materni, soffocata dalle responsabilità, Camille si prende cura della bambina, iniziando a intuire cosa significhi essere madre. Tra scatti d’ira, fughe notturne e rapporti conflittuali, imparerà a venire a patti con una vita che non ha scelto, intraprendendo a tentoni, tra sconfortanti cadute e ostinate risalite, un percorso di crescita vero l’età adulta.

Petites – La vita che vorrei… per te – Phili Groyne e Romane Bohringer

Una scelta coraggiosa

Durante la gravidanza, la protagonista, circondata da coetanee che affrontano ognuna a suo modo la maternità inaspettata, scende nel profondo della sua ferita originaria: essere a sua volta nata da una madre-bambina, abbandonata e poi riaccolta, cresciuta senza padre e senza certezze.

All’inizio della storia, Camille è completamente assorbita dal rapporto fusionale con una madre che le vuole essere prima di tutto amica e che non è capace di indicarle la strada per crescere, divisa tra relazioni tossiche e una costante negazione delle proprie responsabilità. La lenta e tormentata presa di coscienza del proprio dolore permette alla protagonista di affrancarsi dalla visione materna e fare una scelta coraggiosa, da adulta, per sé e per la creatura che darà alla luce.

Petites – La vita che vorrei… per te – Phili Groyne e Bilel Chegrani

Il bisogno di essere amati

Prima di affrontare la prima regia di un lungometraggio, Julie Lerat-Gersant ha vissuto per 10 settimane in una casa di accoglienza per madri adolescenti. La visione ravvicinata della materia che ha poi rappresentato sullo schermo rende Petites – La vita che vorrei… per te un’opera autentica e fedele, dove il racconto del quotidiano si sovrappone ai grandi temi dell’umanità, primo fra tutto l’imprenscindibile bisogno di essere amati. Il film è stato presentato in concorso al Giffoni Film Festival 2023, inoltre ha ricevuto una Menzione Speciale al Festival di Locarno dove si è aggiudicato anche il Premio Boccalino d’Oro.

Luci e ombre dell’adolescenza

Petites – La vita che vorrei… per te è soprattutto un film sulla giovinezza, sull’irresistibile voglia di vivere e di godere appieno della propria età, nonostante le forze avverse del destino che ognuno ha avuto in sorte alla nascita. Ma anche sul senso di inadeguatezza e di solitudine tipico dell’età. Phili Groyne e Lucie Charles-Alfred sanno dare vita senza sforzo ai loro personaggi, fragili e vitali. Come controcanto di un’altra età, la bellissima interpretazione nel ruolo di Nadine di Romane Bohringer, attrice amata dal cinema francese, ancora più intensa e luminosa nella maturità.

TITOLO
Petites, la vita che vorrei… per te
REGIA Julie Lerat-Gersant
ATTORI Pili Groyne, Romane Bohringer, Victoire Du Bois, Lucie Charles-Alfred, Suzanne Roy-Lerat, Bilel Chegrani
USCITA 26 ottobre 2023
DISTRIBUZIONE Satine Film

 

VOTO:

Tre stelle

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