È morta Renata Scotto, leggendaria soprano dell’opera italiana ed internazionale: dalla staffetta con Maria Callas al grande successo alla Scala e al Metropolitan Opera, fino all’Emmy vinto insieme a Luciano Pavarotti
Renata Scotto, leggendaria soprano dell’opera italiana ed internazionale, è morta a New York all’età di 89 anni.
Il Teatro alla Scala di Milano l’ha ricordata così «Una tecnica vocale esemplare ma soprattutto un’intelligenza del testo poetico e musicale con pochi confronti e una sensibilità drammatica sempre dominata da gusto infallibile».
Una formazione eclettica e il suo debutto luminoso
Renata Scotto, nata a Savona nel 1934, ha iniziato il suo percorso artistico come contralto, ma ben presto ha rivelato il suo talento come soprano lirico leggero e poi drammatico. La sua abilità unica nel combinare tecnica e passione l’ha portata a interpretare ruoli iconici, come la celebre Violetta ne La traviata, che ha segnato il suo trionfale debutto al Teatro Chiabrera a soli 19 anni, dando il via ad una carriera straordinaria.
Un ponte verso il passato, la staffetta con Maria Callas
La carriera della Scotto non poteva non incrociarsi con quella di un’altra leggenda, Maria Callas. È stata lei a “passarle” il testimone nella produzione de La sonnambula a Edimburgo nel 1957, non potendo partecipare alle date aggiuntive causa altri impegni, ed essendo sostituita proprio dalla Scotto. Questo momento ha sancito l’ascesa della Scotto nell’olimpo dell’opera internazionale e ne ha consolidato il ruolo di interprete eccezionale.
Ruoli iconici e collaborazioni di prestigio
La Scotto ha portato in scena un’ampia varietà di ruoli, dalla drammatica Cio-Cio-San in Madama Butterfly alla vulnerabile Mimì in La Bohème. La sua versatilità e la sua capacità di immergersi completamente nei personaggi hanno catturato l’attenzione degli spettatori in tutto il mondo. Le sue collaborazioni con importanti teatri, tra cui il Teatro alla Scala e il Metropolitan Opera, hanno confermato la sua statura di artista di prim’ordine.
Un impegno duraturo nell’insegnamento e nella regia
Oltre alle sue interpretazioni indimenticabili, tra cui quella de La Gioconda, per la quale vinse un Emmy Award nel 1980 insieme a Luciano Pavarotti, la Scotto si è dedicata con passione all’insegnamento e alla regia. Ha condiviso il suo vasto sapere musicale con giovani talenti, contribuendo a plasmare le future generazioni di cantanti.