MasterChef 2020-21, la conferenza stampa con i giudici Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli

MasterChef Italia 2020: conferenza stampa con i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli

La conferenza stampa della nuova edizione di MasterChef Italia con i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli: il talent di Sky sta per partire, con la prima messa in onda prevista per giovedì 17 dicembre

La decima edizione di MasterChef Italia (qui tutte le novità annunciate) è pronta a debuttare su Sky Uno giovedì 17 dicembre, confermando al timone gli chef Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. I tre giudici hanno partecipato alla conferenza stampa ufficiale insieme ad Antonella D’Errico, Direttore Sky Entertainment Channels, all’Executive Producer Nils Hartmann e a Leonardo Pasquinelli, Amministratore delegato Magnolia. Tra Covid-19, lockdown e inedite normative, quella 2020-21 si preannuncia una stagione senza precedenti.

«Questo lockdown ci ha regalato gli chef in forma strepitosa e la ricerca dei concorrenti è stata molto precisa e intensa. MasterChef è un programma di cucina, è arrivato alla decima edizione in un momento in cui trascorreremo il Natale chiusi in casa. Questa edizione avrà una grande apertura internazionale per quanto riguarda i concorrenti. Ci saranno grandi ospiti internazionali: c’è l’approfondimento della cucina italiana e un giro attorno il mondo. Non potendo girare, lo facciamo attraverso il cibo. È un’edizione speciale», ha affermato Nils Hartmann.

Gli ha fatto eco Antonella D’Errico: «Ci sono cose entrate nella mente degli italiani, dalla Mystery Box al Pressure Test, una serie di termini che scandiscono il formato in maniera precisa e che hanno determinato il successo di questo programma. Oltre ciò, in questa edizione, ci saranno ulteriori guizzi. La selezione è avvenuta tramite Zoom, gli aspiranti chef sono stati invitati solo dopo. Inoltre, gli aspiranti concorrenti non si sono portati il cibo da casa per la prima volta. MasterChef è un programma eco-friendly: a questo, ci teniamo particolarmente. È un impegno attuale».

«MasterChef è una produzione che non si ferma praticamente mai. Quando è arrivato il lockdown, eravamo in piena fase casting. Ci siamo fermati e abbiamo iniziato a ragionare. Questo tipo di crisi porta ad esercitare la nostra creatività. Abbiamo trovato delle soluzioni. Abbiamo lavorato molto sul casting a distanza. I concorrenti hanno prodotto da soli dei video. Nel secondo step, non abbiamo consentito di portare il cibo per una questione di sicurezza. Ciò ha aumentato la qualità dei concorrenti che dovevano essere più abili. Queste difficoltà, quindi, sono diventate un valore che vedrete nel programma. Per i giudici, la pedana sarà più ampia. La distanza tra i concorrenti sarà più ampia. I concorrenti hanno affrontato 14 giorni di quarantena: tempi più lunghi e costi superiori. Gli chef non assaggeranno i piatti dallo stesso piatto. Abbiamo garantito il maggior livello di sicurezza possibile per le 130 persone che hanno lavorato a MasterChef. È una produzione che volevamo fare: MasterChef è un grande evento di cui abbiamo bisogno. Più che mai, quest’anno, ce n’era bisogno», ha affermato Leonardo Pasquinelli.

Masterchef 2020-21 -Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri
Masterchef Italia 2020/21 – Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri

Gli chef Cannavacciuolo e Locatelli hanno voluto prima di tutto omaggiare il giudice storico Bruno Barbieri, l’unico presente sin dalla prima edizione del del talent nell’ormai lontano 2011.

«Vorrei fare i complimenti a Bruno Barbieri perché è la nostra punta di diamante, ha fatto tutte le 10 edizioni. Non immagino un MasterChef senza Bruno. È un grande e gli mando un bacio. Faremo un film insieme!», ha cominciato Cannavacciuolo. «Nelle difficoltà, bisogna aguzzare l’ingegno. Io mi sono trovato molto bene in questa “bubble” di 130 persone. È stato bellissimo vedere questi aspiranti chef provenire da tanti Paesi. Ho visto un’Italia moderna, che riflette il futuro. MasterChef testimonia la passione della cucina italiana nel mondo. Gli autori hanno fatto un lavoro incredibile. Con chef Barbieri, inoltre, non abbiamo paura di niente. È il nostro leader», ha concluso Locatelli.

A quel punto ha preso la parola proprio Bruno Barbieri: «Come sono buoni i giudici con me! C’è stato il Covid ma a MasterChef è come se non ce ne fossimo accorti. Abbiamo fatto un MasterChef ancora più bello. È stato un anno straordinario. Vedere persone provenire da altri Paesi ci ha aiutato a costruire un meccanismo ancora più divertente. Abbiamo alzato l’asticella. Io sono diventato più esigente, ho detto quasi 28 no! Volevamo un programma interessante sotto molti aspetti. Volevamo scegliere concorrenti fortissimi. Ci siamo divertiti e noi giudici siamo stati molto complici nonostante le difficoltà. I fan di MasterChef si divertiranno molto».

Locatelli: «La cucina è il nuovo rock ‘n roll. La cucina ha molto successo tra i giovani. MasterChef ha creato e cambiato la maniera in cui la gente guarda il mangiare di tutti i giorni e riflette anche il periodo che stiamo vivendo».

Cannavacciuolo: «In 10 anni, è cresciuta la penisola, l’Italia del food, c’è gente che va a cercare l’ingrediente. MasterChef ha inventato l’impiattamento, il “mappazzone”… Oggi siamo tutti diventati MasterChef. Questa è la magia di questo programma: lo devi guardare perché impari qualcosa di nuovo come ingredienti che, sul mercato italiano, non si vedono. Dobbiamo fare sempre ricerca e portare avanti questo lavoro».

Antonino Cannavacciuolo con una concorrente di Masterchef Italia
Antonino Cannavacciuolo con una concorrente di Masterchef Italia

Barbieri:«MasterChef ha sdoganato il cibo non solo in tv ma nelle case delle persone, ha scoperto talenti ma ha dato anche la possibilità a tantissimi produttori di far conoscere prodotti che non raggiungono la grande distribuzione. Questo Paese, gastronomicamente parlando, è minimo tra i primi tre al mondo. Grazie a MasterChef, è successo tutto questo. Tutti siamo chef, come quando guardiamo la nazionale in tv, ma questo fa bene, fa bene a tutto il movimento. Questo lockdown ha anche aiutato chi, prima, cucinava solo due uova e adesso usa l’aceto balsamico. Ci voleva».

Hartmann: «Si vede molto bene che questi professionisti, molto seri nel loro campo, in questi due anni, hanno sviluppato questa complicità e anche una vis comica. La nostra priorità è confermarli per l’anno prossimo. Hanno grandi doti da intrattenitori, chissà che non possa uscire qualcos’altro…».

Tra complimenti e tanta positività, i tre chef sono stati obiettivi a proposito del momento storico che sta attraversando il settore della ristorazione.

Locatelli: «La situazione del settore è tragica. Io sono a Londra e torneremo in un total lockdown, in una zona rossa. Abbiamo lavorato, anche molto bene, la gente vuole uscire per andare a mangiare fuori. La ristorazione ha bisogno di una mano, è un business che funziona sul cash flow, sul guadagnare tutti i giorni. Togliendo l’incasso giornaliero, una compagnia può giungere al termine. Qui in Inghilterra, un ristorante su 4 rischia di non arrivare al 2021. Bisogna cercare di essere positivi. Le risposte vanno trovate nel tuo lavoro, nel tuo ristorante, non arrivano dai politici. A Londra, mi sono trovato molto bene con il risarcimento degli stipendi. Qui, il sistema è più semplice e ha funzionato molto bene. Abbiamo garantito la sopravvivenza al nostro personale. Il personale fa il ristorante. Noi ci sentiamo responsabili di loro e del benessere delle loro famiglie».

Cannavacciuolo: «Fare casino in una situazione già drammatica non porta a niente, dobbiamo stare tutti calmi sennò peggioriamo la situazione. Dobbiamo salvare quello che possiamo salvare, io cerco di non far mancare niente a nessuno, finché posso».

Barbieri: «La politica detta le regole della ristorazione, è necessario mettersi intorno ad un tavolo e decidere quale sarà il futuro di questo settore nel nostro paese. Dobbiamo ricordare che il movimento crea un Pil importante per l’Italia. Dobbiamo pensare al futuro e non a quello che è stato. Secondo me, dovrebbero parlare in pochi. Quando parlano in tanti, non si conclude mai niente. L’importante è che ci diano la possibilità di lavorare, con regole giuste e serie, e ricominciare da capo».

MasterChef - Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli
MasterChef – Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli

Poi, tornando a parlare del talent, c’è stato modo di parlare di ascolti, aspettative e ovviamente degli chef che si contenderanno il titolo di nuovo MasterChef d’Italia.

Hartmann: «Riguardo gli ascolti, ci aspettiamo di crescere anche quest’anno. La versione celebrity non la faremo perché i vip che sanno cucinare sono finiti, però stiamo lavorando alla seconda edizione di Family Food Fight».

D’Errico: «MasterChef viene visto molto on demand, nei giorni successivi. L’ascolto non è più lineare ma si accumula, anche per quanto riguarda i 28 giorni successivi la messa in onda».

Barbieri: «Gli chef che abbiamo scelto sono tutti molto interessanti. Abbiamo fatto una grande fatica per capire chi eliminare. Ci saranno concorrenti molto interessanti».

Locatelli: «Tramite Zoom, siamo stati accolti nelle cucine di tutti i giorni dei vari concorrenti. Già lì, si può capire molto, grazie all’occhio dello chef. A me è piaciuto tantissimo, è stato come entrare in una storia più intima».

Barbieri: «In questo periodo, la passione è aumentata ancora di più. C’è stata più voglia di vincere. Si sono subito creati schieramenti e dinamiche. I concorrenti sono diventati più tecnici. Abbiamo trovato gente che potrebbe già lavorare nei ristoranti. Ci siamo davvero divertiti e questo è fondamentale per ottenere un grande lavoro. […] Io più cattivo? Cannavacciuolo mi ha definito “Nano malefico”! Dopo 10 anni, ho cercato di tirare fuori dai concorrenti il massimo. Dentro di me, però, c’è un’anima buona. Dopo tanti anni, un giudice si trasforma un po’. Anche Antonino e Giorgio diventeranno più duri».

D’Errico: «Sky vuole diventare la casa dell’intrattenimento italiano, con sempre più produzioni originali. Nel 2021, la novità, come già abbiamo annunciato, sarà Pekin Express. Ci sarà anche qualche altra perla che lanceremo al momento giusto».

Hartmann: «E MasterChef, già a gennaio, riaccenderà i motori, così come X-Factor. Sta continuando il lavoro anche per quanto riguarda le serie. Con qualche difficoltà, stiamo mandando avanti tutto».

Infine, i frizzantissimi giudici di  MasterChef Italia 2020, hanno parlato dei concorrenti e del rapporto che si è instaurato con loro anno dopo anno.

Cannavacciuolo: «La nostra positività e la nostra allegria arriva da quei concorrenti che ci fanno divertire. Nelle parti in cui abbiamo parlato di Covid abbiamo visto la luce: ci sono persone che hanno approfittato del Covid per realizzare il proprio sogno e avvicinarsi a MasterChef. Voglio far capire che, nei momenti brutti, c’è sempre una luce che ci fa andare avanti. Il cuoco si arrabbia quando il piatto non riesce o quando si bruciano padelle. Invece sorridiamo e ci divertiamo quando il piatto riesce bene […] Se qualcuno dei concorrenti vuole fare un percorso nelle nostre strutture, ben venga. Io ne ho presi 3-4. Tra noi e loro, nasce anche qualcosa di bello».

Barbieri: «In tutti questi anni, ho beccato concorrenti che hanno avuto idee interessanti che ho fatto mie. Ho dato qualcosa a loro ma ho anche ricevuto qualcosa da loro. Un cuoco non finisce mai di imparare […] Quest’anno poi abbiamo cercato di lavorare, dopo tanti anni, in un modo più “alto”, tecnicamente parlando. I concorrenti hanno anche reagito in un certo modo. Inizialmente, non è stato facile. Abbiamo cercato di sviscerare tutto quello che era possibile. Le prove tecniche che abbiamo inserito hanno fatto sì che i concorrenti studiassero, avendo capito dove volevamo arrivare. Abbiamo fatto un lavoro interessante, anche per il pubblico a casa: i telespettatori vogliono vedere dei grandi piatti».

Locatelli: «La cucina italiana può raggruppare tutto. Abbiamo voluto trasmettere un’idea di “inclusività”».

Cannavacciuolo: «Questo MasterChef è senza barriere: troveremo il bello di tutte le culture. Abbiamo rispettato tutte le regole anti-Covid. L’abbiamo lasciato fuori. Anche noi dobbiamo lasciare fuori questo malessere… Sta arrivando Natale, dai!».

 

MasterChef Italia 2020 è una produzione Magnolia e va in onda su Sky Uno a partire da giovedì 17 dicembre.

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