La donna per me, recensione del romcom con Alessandra Mastronardi

La donna per me - locandina
La donna per me - locandina

La donna per me, la recensione del romcom diretto da Marco Martani con Alessandra Mastronardi e Andrea Arcangeli: un loop temporale che non sempre trova la giusta coerenza

“Vorrei svegliarmi domattina e non essere dentro questo incubo”

Andrea (Andrea Arcangeli) è un ragazzo di trent’anni alla vigilia del matrimonio con Laura (Alessandra Mastronardi), conosciuta all’università e con cui da allora ha costruito la sua vita. I due convivono ormai da 7 anni e sembrano felici, nonostante Andrea fatichi ad accettare la gelosia della compagna e il suo disordine perenne. “Vorrei svegliarmi domattina e non essere dentro questo incubo”, arriva a dire la notte prima delle nozze. Tutti questi dubbi trasformano l’esistenza del futuro sposo che, ogni mattina, si risveglia in una vita diversa. È sempre domenica 11 aprile ma lui è puntualmente in un sé stesso diverso, intrappolato in universi paralleli in cui Laura non è mai stata la sua compagna. Eppure, come in una legge del contrappasso, più lei sarà lontana, più le mancherà. Laura è senza dubbio la donna della sua vita, ma ormai potrebbe essere troppo tardi: Andrea ce la farà a rompere l’incantesimo?

La paura del “per sempre”

La donna per me catapulta il protagonista in un loop temporale che lo costringe a rivivere la stessa giornata scoprendo le mille declinazioni che avrebbe potuto prendere la sua vita: da single sciupafemmine a celebre rockstar agli arresti domiciliari e persino avvocato senza scrupoli. Ogni volta Andrea cercherà la sua Laura, in un’escalation che sembra allontanarla ogni volta di più: prima sono amici, poi solo conoscenti, infine perfetti estranei. Laura arriva anche a sposarsi con un altro uomo. In tutte queste vite parallele manca però una coerenza di fondo: cosa influenza le diverse prospettive di vita del protagonista?

La donna per me - Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi
La donna per me – Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi

Loop temporale

Purtroppo la sceneggiatura non pone alcuna spiegazione e si limita a proporre una serie di scenari fantasiosi e non sempre plausibili, capaci di rendere il film scorrevole ma poco incisivo. Quella del loop temporale è una proposta cinematografica interessante, che vanta precedenti riuscitissimi quali Ricomincio da capo del 1994 con Bill Murray e Andie McDowell o il più recente Palm Springs (e la lista ovviamente potrebbe essere molto più lunga). In entrambi i casi, però, molta più cura era stata destinata al loop. Ogni mattina Andrea si sveglia e non sa cosa troverà, ma in effetti lo spettatore è portato allo stesso smarrimento: perché la sua vita dovrebbe avviarsi verso quei sentieri? Stessi dubbi sul finale, in cui sembra davvero mancare qualcosa.

La coppia della porta accanto

Nel complesso La donna per me risulta piacevole per la maggior parte del tempo e il merito va attribuito soprattutto alla presenza di Alessandra Mastronardi e Andrea Arcangeli. I due rappresentano una coppia molto credibile e riescono a portare in scena quella che potrebbe essere definita “la coppia della porta accanto”. Peccato però che la coralità, che sarebbe potuta diventare un’arma importante, resti sul fondo, poco sviluppata e relegata in un angolo. La presenza di Stefano Fresi, Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta e un’inedito Francesco Gabbani resta rarefatta e non lascia il segno, non per vero demerito degli interpreti ma per mancanza di opportunità.

La donna per me, dopo un breve passaggio in sala dal 4 al 6 aprile, arriva dal 23 maggio su Sky Cinema e in streaming su NOW. Diretto da Marco Martani, nel cast Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Stefano Fresi, Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta e Francesco Gabbani.

VOTO:
2 stelle e mezza

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