Koza Nostra, recensione: una parodia del mafia movie con la star ucraina Irma Vitovskaya

Koza Nostra - Irma Vitovskaya
Koza Nostra - Irma Vitovskaya

La nostra recensione di Koza Nostra, commedia kitsch di Giovanni Dota, una parodia grottesca del mafia movie che gioca con gli stereotipi e si appoggia ad una comicità piuttosto banale, con la star ucraina Irma Vitovskaya

Prendi un’effervescente donna ucraina che incarna una versione new age di Mary Poppins. Falla interagire con una famiglia di macchiettistici mafiosi sullo sfondo di una coloratissima Sicilia. Imbastisci qualche scena action degna di un qualunque episodio della serie animata di Mister Bean (che, a memoria, di action non aveva nulla) e il gioco è fatto. Koza Nostra è l’esordio alla regia di un lungometraggio di Giovanni Dota, una sgangherata parodia dei mafia movie che punta tutto sull’esuberanza della sua protagonista interpretata dall’attrice ucraina Irma Vitovska.

Koza Nostra - Giovanni Calcagno
Koza Nostra – Giovanni Calcagno

Una sinistra impresa di pulizie

Quando Vlada Koza (Irma Vitovska), donna di mezz’età che vive in Ucraina, scopre di essere diventata nonna decide di andare a trovare sua figlia senza preavviso e parte alle volte dalla Sicilia. Stufa dell’invadenza della madre, la ragazza mette Vlada alla porta senza troppe remore. A causa di un’incidente automobilistico la donna irrompe nella vita di don Fredo Laganà (Giovanni Calcagno), boss mafioso locale appena uscito di prigione dopo quindi anni di reclusione. Vlada diventa la domestica dei Laganà, una famiglia disfunzionale che necessità di una guida forte. Tutto sembra scorrere liscio fino a quando la donna non si rende conto che gli affari di famiglia hanno poco a che fare con la millantata impresa di pulizie. 

Koza Nostra - Gabriele Ciciriello, Irma Vitovskaya e Lorenzo Scalzo
Koza Nostra – Gabriele Ciciriello, Irma Vitovskaya e Lorenzo Scalzo

Scontri familiari

Giocando con gli stilemi del family drama in salsa mafiosa Koza Nostra intavola un dichiarato scontro generazionale dagli intenti irriverenti. Da un lato il rapporto tra Vlada e sua figlia gioca con il clichè della madre invadente e della suocera bacchettona per risolversi in un arco narrativo piuttosto discontinuo che passa dallo scontro diretto a esplosioni di tenerezza senza soluzione di continuità. Dall’altro la messa in scena delle dinamiche interne alla famiglia Laganà permette di riflettere su concetti come eredità genitoriale e peso di incancrenite aspettative familiari, incarnate da don Fredo, che si scontrano con le istanze pseudo-femministe o comunque velatamente progressiste (ma pur sempre criminose) dei suoi figli. Il tutto raccontato con assoluta superficialità, senza troppe pretese.

Koza Nostra - Lorenzo Scalzo, Giuditta Vasile e Gabriele Cicirello
Koza Nostra – Lorenzo Scalzo, Giuditta Vasile e Gabriele Cicirello

Una commedia kitsch 

Più che una parodia del genere mafia movie, Koza Nostra appare come la deriva kitsch e grottesca di certi stilemi relativi al genere. Dalle scenografie variopinte ai costumi briosi, dalla comicità piuttosto facile e banale fino alle interpretazioni al limite dell’over acting degli attori, il film si rivela un’esplosione piuttosto insipida di un divertissement fine a se stesso che riesce però a strappare qualche sorriso. Per far questo sono sufficienti le interazioni tra i figli di Don Fredo, interpretati dai divertenti Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo e Gabriele Cicirello, ma soprattutto i siparietti no sense affidati a Irma Vitovska, che si scatena in un performance frizzante e coinvolgente.

Koza Nostra. Regia di Giovanni Dota. Con Irma Vitovskaya, Giovanni Calcagno, Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo, Gabriele Cicirello, Maurizio Bologna, Adriano Pantaleo, Yuliia Sobol, Vincenzo Pirrotta, Jimi Durotoye, Prince Obi e Lorenzo Pompei. Al cinema dal 19 maggio, distribuiti da Adler Entertainment.

VOTO:

2 stelle e mezza

 

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