I soliti idioti 3 – Il ritorno, recensione: Ruggero e Gianluca non sono mai andati via

I soliti idioti 3 - Il ritorno - Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli
I soliti idioti 3 - Il ritorno - Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli

La nostra recensione de I soliti idioti 3 – Il ritorno, terzo capitolo cinematografico delle maschere di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli: con i loro storici personaggi alcuni momenti sono più riusciti, altri meno, manca però una struttura portante

Ci risiamo. Dopo Ficarra & Picone e Pio e Amedeo un’altra coppia è pronta ad invadere di nuovo i grandi schermi di tutta Italia. I soliti idioti 3 – Il ritorno arriva undici anni dopo il secondo fortunato capitolo grazie a Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli con la stessa dose di cattiveria e noncuranza verso il politicamente corretto, ma con un nuovo insieme di esperienze, di mode, di sensibilità moderne da fare a pezzi. Se alcuni personaggi continuano a funzionare e certi siparietti sono irresistibili è tutto il resto a lasciare a desiderare, a partire da un canovaccio forse ancora più debole che in precedenza.

I soliti idioti 3 - Il ritorno - Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio
I soliti idioti 3 – Il ritorno – Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio

Dai c***o Gianluca! 

Vi sono mancati? Ruggero De Ceglie (Francesco Mandelli) e il vessato figlio Gianluca (Fabrizio Biggio), gli (im)moralisti Giampietro e Marialuce, gli “zarri” Patrick e Alexio, fino al metallaro Sebastiano con la sfiancante postina Gisella e la coppia di omosessuali, Fabio e Fabio: tutti alle prese con le solite rotture della vita, con le loro idiosincrasie, le loro stranezze, le loro scorrettezze alla ricerca di non si sa bene che cosa. Soprattutto Ruggero, uscito dal coma dopo dieci anni, che ritrova Gianluca sempre uguale a prima, e anzi ancora più influenzato dalle correnti ambientaliste e vegane, per lo sconcerto del cafonissimo e carnivorissimo genitore.

I soliti idioti 3 - Il ritorno - Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli
I soliti idioti 3 – Il ritorno – Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli

La solita idiozia che ci piace…

È inutile girarci attorno: in dieci anni le cose non sono affatto cambiate. Non che ci sia da lamentarsi su questo, anzi chi scrive ritiene che l’aver conservato quella sgradevolezza di tono, di intenti e di forma sia il marchio di fabbrica più riuscito della coppia Biggio-Mandelli, nonché la caratteristica che più li distingue dal mieloso e accondiscendente pietismo della maggioranza dei comici nostrani. Loro se ne sono sempre fregati di essere corretti, anche alle volte a costo di sembrare troppo caricaturali, e così hanno proposto una comicità libera da certi schemi produttivi e diegetici.

Fa però strano notare come il segmento di Ruggero e Gianluca sia quello più mansueto di tutti, forse anche un filo più impaurito, tanto da non inoltrarsi più di tanto nell’analisi (e quindi nella distruzione) di certe istanze femministe moderne, sacrosante a dire il vero, ad opera di un personaggio estremamente misogino come quello dello stesso Ruggero. Non va molto meglio con gli altri personaggi, a partire dalla coppia di omosessuali Fabio e Fabio questa volta alle prese (paradossalmente) con il problema di una società molto più tollerante, o alle insicurezze altoborghesi di Marialuce e Giampietro, nonostante il grado di idiozia sia rimasto fortunatamente invariato ne I soliti idioti 3 – Il ritorno.

I soliti idioti 3 - Il ritorno - Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli
I soliti idioti 3 – Il ritorno – Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli

… ma mancano il colpo del killer e il respiro del cinema

Se nel primo film si era utilizzato l’espediente del road movie (che rimane una mano santa quando le idee sono povere) per portare avanti la storyline principale con gli sketch a fare da collante, e nel secondo ci si sia concentrati solo Ruggero e Gianluca per quasi tutto il tempo, ne I soliti idioti 3 – Il ritorno appare evidente la totale scarsità di respiro cinematografico. Questo perché il canovaccio rimane debolissimo per tutti i 100 minuti (troppi) della pellicola, i twist narrativi si contano sulla punta delle dita e il ritmo latita parecchio, sebbene nel secondo atto ci sia un evidente tentativo di smuovere un po’ le acque con la convivenza forzata di Ruggero e Gianluca.

Soprattutto, però, manca il colpo assassino, quello che si decide letteralmente a prendere di mira le nevrosi, i tic, le manie di una generazione intera con le sue paure e le sue insicurezze, perché Mandelli e Biggio sono sì bravi a fotografare ma la loro rimane pur sempre una fotografia, unidimensionale e superficiale. Basti vedere le due new entry Patrick e Alexio, con il loro vocabolario limitatissimo a tre o quattro parolacce miste a intercalari, che promettono una rappresentazione realistica e meno abbottonata del solito di certa fauna milanese (e non solo) ma che a conti fatti si limitano a prendere a prendersi un po’ in giro senza andare oltre.

Certo, né Mandelli e né Biggio hanno mai avuto chissà quali pretese autoriali o volontà introspettive, però è un peccato che la loro capacità di vedere e riprodurre sia rimasta ferma a quindici anni fa senza un’evoluzione netta, o almeno tentata. Il risultato è che I soliti idioti 3 – Il ritorno non trascina, fa sorridere tuttalpiù ma mai davvero ridere e rischia di stancare ben prima dei titoli di coda, con buona pace di tutti i moralizzatori pronti a criticarlo per la sua tanto vituperata volgarità. Per fortuna ci pensa un’apparizione vocale di Sabrina Ferilli a regalare un po’ di brio in più ad un film evidentemente fuori tempo massimo, però non basta. Non più almeno.

Guarda la nostra video intervista a Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli

TITOLO I soliti idioti 3 – Il ritorno
REGIA Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Ferruccio Martini (Martino Ferro)
ATTORI Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Sabrina Ferilli, Anna Pepe (Anna), Carlo Amleto, Ippolita Baldini, Big Fish, Luisa Bigiarini, Orsetta Borghero, Marisa Calò, Valentina Cardinale, Gabriele Corsi, Simone Costa, Federica D’Angelo, Andrea Delfino, Andrea Delogu, Giordano De Plano, Maria Caterina Frani, Emma Galeotti, Walter Leonardi, Guè Pequeno, Massimiliano Loizzi, Tano Mongelli, Valeria Perdonò, Federico Russo, Giuseppe Scoditti, Gabriele Vagnato, Daniela Virgilio
USCITA 25 gennaio 2024
DISTRIBUZIONE Medusa Film

 

VOTO:

Due stelle e mezza

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