I signori Barbablù, recensione: tinte gialle con colpo di scena finale

I signori Barbablù, recensione

I signori Barbablù, in scena al Teatro Roma dal 28 marzo al 14 aprile, racconta la luna di miele di una coppia che si conosce solamente da 6 settimane: dopo le nozze, tuttavia, i due  scoprono di non avere accanto la persona che credevano…

I signori Barbablù

Una coppia di mezza età (Miriam Mesturino e Luca Negroni, il quale sostituisce un indisposto Pietro Longhi) si conosce in Svizzera e decide di sposarsi nel giro di poche settimane. Per la luna di miele decidono di affittare un cottage isolato nella campagna inglese. Lì però cominciano ad emergere delle strane manie: i due neo-coniugi non trovano nel partner la persona che credevano. Parlano di ipotetici incidenti, presunte malattie… come se si volessero uccidere a vicenda. Non sarebbe stato meglio conoscersi meglio? Le impressioni iniziali erano errate oppure il colpo di fulmine è scattato davvero? Accanto a loro, nel cottage, si aggirano una domestica sempliciotta e spaventata (Maria Cristina Gionta), l’anziana e impicciona padrona di casa (Lucia Rincalzone) e il medico del villaggio (Pierfrancesco Mazzoni). Quest’ultimo, in particolare, sembra saperne di più sulla sposa e sul suo passato.

Personaggi tipizzati

Il rapporto che si instaura tra i due sposi è pieno di doppi sensi e sottintesi, i quali lasciano lo spettatore con un dubbio perenne: si tratta di velate minacce oppure è semplicemente il loro modo di fare? Piano piano la realtà viene a galla e i protagonisti giocano a carte scoperte. Il cinismo che li caratterizza è anche la loro forza, visto che li rende dei neo-sposi decisamente sui generis. Molto marcata anche la tipizzazione degli altri personaggi: c’è la domestica impaurita e sospettosa, la vecchietta curiosa e invadente, il medico che sa tutto di tutti. Ognuno gioca la propria partita con ironia e mestiere, lasciando la propria impronta nella storia. Qualche piccolo errore nelle battute non leva nulla al risultato finale, rendendo I signori Barbablù una pièce piacevole e di qualità. Il pubblico può godersi lo spettacolo attendendo con ansia il gran finale: una volta palesati i propri intenti, come potranno uscirne fuori i due protagonisti? E il colpo di scena, dopo ipotesi e supposizioni, non si farà attendere.

I signori Barbablù: Miriam Mesturino in una scena della pièce
I signori Barbablù: Miriam Mesturino in una scena della pièce

Atmosfera British

I signori Barbablù è una commedia ambientata nella campagna inglese. L’atmosfera del cottage, i costumi e le usanze dei suoi protagonisti rispecchiano in pieno tale scelta narrativa. A volte sembra di trovarsi all’interno di un romanzo di Agatha Christie il che, visto l’indubbio talento della Regina del Giallo, non può che rappresentare un ottimo punto d’arrivo. Nulla da rimproverare alla regia di Silvio Giordani: il cast esperto e la storia ben rodata lo aiutano nel compito, ma quanto arriva sul palcoscenico non può che essere apprezzato e goduto.

Una commedia di Gerard Verner

Quello de I signori Barbablù è un testo di Gerard Verner, scrittore inglese del secolo scorso. Se in carriera ha scritto oltre 120 opere tradotte in più di 35 lingue, un motivo ci dev’essere senz’altro. La suspense e la credibilità della storia si basa su piccoli dettagli disseminati in scena: un giornale arrivato in casa per pura fatalità, una bottiglia di liquore, un taccuino che cade a terra. Lo stesso accade da un punto di vista linguistico: un imprevisto che cambia le carte in tavola o un doppio senso giocato dai personaggi fanno prendere alla storia la piega voluta dal suo autore. Nulla è davvero lasciato al caso e, in una commedia che si nutre della sua vena thriller, è questa la caratteristica vincente. Fino all’arrivo del gran finale, allo spettatore restano dei dubbi su come potrà concludersi la storia di questa coppia di sposi: e nemmeno in quel momento verranno delusi.

I signori Barbablù: cast al completo
Il cast al completo per gli applausi finali

I signori Barbablù va in scena al Teatro Roma (via Umbertide, 3) dal 28 marzo al 14 aprile.

VOTO:

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome