Hotel Artemis, recensione del divertissement con Jodie Foster e Dave Bautista

Hotel Artemis - banner

Hotel Artemis segna il debutto alla regia dello sceneggiatore Drew Pearce in un film ricco di colpi di scena ma con trama e personaggi poco sviluppati, ad eccezione di quello interpretato da Jodie Foster.

Hotel Artemis inizia in un mercoledì notte del 2028: mentre nella città di Los Angeles si susseguono manifestazioni e tafferugli con la polizia, quattro rapinatori hanno appena fallito un colpo in banca e necessitano di un rifugio sicuro e di assistenza medica. Si avventurano quindi in una struttura fatiscente ed apparentemente abbandonata, l’Artemis Hotel, che in realtà nasconde un ospedale ipertecnologico con lo scopo di ricoverare e guarire tutti i criminali feriti. A gestire la singolare e misteriosa struttura è una donna segnata da un doloroso passato, soprannominata “l’Infermiera” (Jodie Foster), che ha speso tutta la vita ad aiutare il prossimo «perché sa fare solo quello». Ma in quel mercoledì come tanti (e come tanti non è) molte cose stanno per cambiare.. per sempre.

Un neo regista amante dell’estetica e del retrò

Dietro la macchina da presa debutta un frizzante Drew Pearce, sceneggiatore del film e co-sceneggiatore di Iron Man 3 e Rogue Nation. Anche se Hotel Artemis ricorda John Wick e 7 sconosciuti a El Royale, il neo regista utilizza un’estetica affascinante, ed è un vero piacere per gli occhi trovare una scenografia curata sin nei minimi dettagli da Ramsey Avery. A tal proposito non manca l’accostamento tra tecnologia e retrò: l’Infermiera schiocca le dita spostando uno schermo digitale sospeso in aria per ascoltare la sua canzone preferita da un giradischi.

Jodie Foster in Hotel Artemis
Jodie Foster in Hotel Artemis

Buono lo spunto ma la storia è debole

Anche se l’idea di base rivela un potenziale, non viene sfruttato al massimo, con la storia che risulta debole. I buchi di sceneggiatura evidenziano la mancanza di collegamenti essenziali tra un’azione e un’altra, tra un personaggio e l’altro. Ad esempio, due criminali si incontrano all’Hotel Artemis, ma del loro rapporto passato non sappiamo nulla. Come si sono conosciuti? Che relazione hanno avuto in precedenza? A queste basilari domande non viene data risposta ed il risultato finale risente del poco approfondimento dei personaggi.

Personaggi fin troppo familiari, tranne la protagonista

La maggior parte dei personaggi è strutturata sui soliti cliché, ricordandone molti già visti, ad esempio, in John Wick. La protagonista, interpretata da Jodie Foster, ha invece una caratterizzazione diversa e nel complesso è ben costruita. Infatti l’Infermiera è ricca di contraddizioni, forte e impaurita allo stesso tempo, una donna che ha dedicato la propria vita alla cura dei criminali mentre per affrontare il suo passato utilizza su sé stessa terapie poco ortodosse.

Sterling K. Brown e Sofia Boutella in Hotel Artemis
Sterling K. Brown e Sofia Boutella in Hotel Artemis

Non annoia ma…

Hotel Artemis vanta una buona dose di colpi di scena e non annoia mai, ma col passare del tempo resta purtroppo soltanto un divertissement. Uno dei tanti problemi del film sono appunto le troppe sotto-trame poco approfondite che convergono in una narrazione principale debole. Un film comunque da vedere, anche per il grande cast che affianca Jodie Foster, da Sterling K. Brown a Sofia Boutella, da Dave Bautista a Jeff Goldblum, fino a Zachary Quinto.

Hotel Artemis, diretto da Drew Pearce con Jodie Foster, Sterling K. Brown, Sofia Boutella, Dave Bautista, Jeff Goldblum, Jenny Slate, Brian Tyree Henry, Charlie Day, Zachary Quinto, Evan Jones, Kenneth Choi, è nei cinema dal 1 agosto 2019, distribuito da 01 Distribution.

VOTO:

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome