Cerimonia di chiusura del Festival Internazionale del Cinema di Berlino che ha visto la giuria internazionale assegnare ben sei statuette al gentil sesso come la regista romena vincitrice di due premi Adina Pintilie e la polacca Małgorzata Szumowska.
L’esilarante Bill Murray
La passerella sul Red Carpet è terminata, alle 19:00 lo speaker annuncia l’inizio del galà finale del Festival di Berlino 2018. Gli occhi del pubblico sono tutti per lui: Bill Murray è seduto tra il pubblico come un semplice spettatore/concorrente con un insolito look da turista volenteroso di comprendere la lingua straniera della conduttrice che lo invita a salire sul palcoscenico per un saluto al pubblico, naturalmente tutto preparato. L’attore e la conduttrice improvvisano un siparietto esilarante che si conclude con Murray che ammette «I don’t understand what she said because i don’t know German».
Il premio alla carriera per William Defoe
Uno dei momenti solenni del Festival di Berlino 2018 è stato sicuramente il riconoscimento conferito all’attore statunitense Willem Defoe con l’Orso d’Oro alla Carriera. Durante l’intera rassegna svoltasi dal 15 al 25 febbraio l’organizzazione del Festival aveva, infatti, provveduto ad allestire un padiglione dedicato esclusivamente alla proiezione di alcuni dei suoi film più celebri. Proprio la poliedricità attoriale è stata sottolineata dallo stesso protagonista sul palco del Berlinale Palast al momento della consegna del premio in cui Defoe ha ammesso di ricercare continuamente nuovi stimoli attraverso delle sfide che, fino ad oggi, lo annoverano come uno degli attori cinematografici più duttili dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi.
Donne alla riscossa
In una serata quasi tutta al femminile gli appassionati e non solo di cinema avrebbero avuto più che una ragione per ben sperare in una menzione al film di Laura Bispuri Figlia mia, ma così non è stato. La giuria internazionale presieduta da Tom Tykwer ha espresso un giudizio quanto mai discutibile le denunce, velate o esplicite, delle condizioni cui va incontro l’evoluzione dell’intero genere umano. Il vincitore dell’Orso d’Oro, Touch me not di Alina Pintilie, vorrebbe rappresentare sul grande schermo la liberazione dalle ossessioni che imprigionano gli istinti primordiali, come quelli erotici, del corpo umano, con un esempio sicuramente trasgressivo ma non totalmente comprensibile sulla libera espressione sessuale dei disabili. Più accolto sicuramente appare il Gran Premio della Giuria nei riguardi di Mug diretto dalla polacca Małgorzata Szumowska che tratta le problematiche evidenziate dalla discriminante religiosa come strumento all’interno di una società colma di persone ancora legate a principi morali imposti da una errata interpretazione della morale cattolica.
Immancabile Wes Anderson
Di certo non sarà oggetto di critiche il riconoscimento dovuto a Wes Anderson per la miglior regia con il film L’isola dei cani, ritirato per il regista dal suo fedelissimo Bill Murray. Sono da segnalare positivamente tra i premi assegnati al Festival di Berlino 2018 quelli conferiti alla russa Elena Okopnaya che ha vinto l’orso d’argento per il miglior contributo artistico, scenografia e costumi, con il film Dovlatov del regista Aleksey German e la spensieratezza del giovane Samuel Ishimwe alla regia di Imfura che ha ottenuto l’orso d’argento dalla giuria dei cortometraggi.
Tutti i premi della Berlinale 2018
- Orso d’oro per il miglior film: Touch me not di Adina Pintilie
- Orso d’Argento per la miglior regia: Wes Anderson per L’isola dei Cani
- Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura: Manuel Alcalá e Alonso Ruizpalacios per Museo di Alonso Ruizpalacios
- Orso d’Argento Gran Premio della Giuria: Twarz di Małgorzata Szumowska
- Orso d’Argento per la miglior attrice: Ana Brun per Las herederas di Marcelo Martinessi
- Orso d’Argento per il miglior attore: Anthony Bajon per La prière di Cédric Kahn
- Orso d’oro per il miglior cortometraggio: The Man Behind the Wall di Ines Moldawsky
- Premio Alfred Bauer per l’innovazione: Las herederas di Marcelo Martinessi
- Orso d’Argento per il miglior contributo artistico: Elena Okopnaya per Dovlatov
- Premio per la miglior opera prima:Touch Me Not di Adina Pintilie
- Premio per il miglior documentario: Waldheims Walzer di Ruth Beckermann
- Orso alla Carriera: Willem Dafoe
- Panorama, Premio del pubblico: Profile di Timur Bekmambetov