La recensione di Blue Beetle, il cinecomic DC diretto da Angel Manuel Soto con Xolo Maridueña, Bruna Marquezine e Susan Sarandon: ironia, effetti speciali e un omaggio alla cultura latina
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Jaime Reyes e lo Scarabeo
Fresco di laurea, il giovane Jaime Reyes (Xolo Maridueña) torna nella sua città natale, Palmera City, dove deve fare i conti con i problemi che si sono riversati sulla sua famiglia mentre lui era all’Università: il padre Alberto (Damián Alcázar) ha avuto un infarto e il lavoro va male, inoltre rischiano di perdere la casa per colpa della ricca e potente Victoria Kord (Susan Sarandon). Le cose sembrano persino peggiorare quando il suo corpo viene scelto come ospite simbiotico dello Scarabeo, un antico manufatto biotecnologico di origine aliena che lo trasforma in un supereroe dotato di una robustissima armatura esoscheletrica. Quando ciò finirà col mettere in pericolo la sua famiglia, Jaime, per proteggerla, dovrà abituarsi in fretta ai nuovi superpoteri.

Dalla DC, un nuovo supereroe
Dopo aver cavalcato in lungo e in largo l’ondata dei supereroi, la DC amplia il suo Universe lanciando un nuovo personaggio: Blue Beetle. Se un iniziale scetticismo è forse lecito – i flop al botteghino delle ultime pellicole, The Flash compreso, sono un evidente sintomo di stanchezza – tale reticenza può essere superata man mano che si prende confidenza con il personaggio. Ovviamente siamo lontani dal fascino esercitato dal primo Batman, da Superman o da Wonder Woman, tuttavia questo scarabeo blu ha la sua storia da raccontare. Il compito spetta al giovane Xolo Maridueña (reduce dal successo di Kobra Kai): viso da bravo ragazzo, studioso e figlio di immigrati. Facile il paragone con un giovane Peter Parker, sebbene la vita di quest’ultimo venga resa più difficile dalle umili origini, da un tenore di vita tutt’altro che agiato e persino da uno sfratto imminente.

Un omaggio alla cultura latina
Ma è proprio facendo leva su queste oggettive difficoltà che emerge la grande umanità del personaggio. Jaime Reyes vuole rendere onore alla propria famiglia (nella quale è il primo in assoluto ad essersi laureato) e non nasconde un profondo attaccamento alle radici. Il legame con la famiglia rappresenta un suo punto di forza ma lo è anche per l’intera storia. L’amore del ragazzo per i suoi cari dona umanità alla sceneggiatura, dà spessore ai personaggi e soprattutto rende omaggio a quella cultura latina in cui è normale avere rispetto per i nonni ed essere pronti ad aiutare in prima persona la comunità in cui si vive. Oltre ad una base profondamente emotiva e ad un’immancabile ironia, in Blue Beetle ovviamente non mancano effetti speciali notevoli e combattimenti all’ultimo sangue con la nemesi di turno.

Il villain, Susan Sarandon
Rispetto al fumetto creato da Keith Giffen e John Rogers (con i disegni di Cully Hamner), nel film è stato inserito il personaggio di Victoria Kord, che ha il volto di Susan Sarandon. Senza scrupoli e incapace di qualsiasi affetto, questa villain trova il suo contraltare nella giovane e idealista nipote Jenny, interpretata dall’affascinante Bruna Marquezine. Facile capire come tra le pieghe della sceneggiatura ci sia spazio anche per l’amore, in una storia che ha proprio nel sentimento e nei valori morali la sua vera ricchezza. Per il resto, la trama non sorprende più di tanto ma risulta nel complesso fluida e godibile. Attenzione alla classica scena dopo i titoli di coda, in cui si annuncia una sorpresa che lascia spazio ad un possibile (probabile?) sequel.
Blue Beetle. Regia di Angel Manuel Soto con Xolo Maridueña, Bruna Marquezine, Susan Sarandon, Harvey Guillen, Adriana Barraza, Elpidia Carrillo, Damián Alcázar, Raoul Trujillo, Melissa Escobedo, George Lopez e Harvey Guillen, distribuito da Warner Bros. a partire dal 17 agosto 2023.