Avengers: Endgame, recensione senza spoiler del film che conclude un’era

Avengers: Endgame, recensione

Avengers: Endgame è il gran finale Marvel che il mondo (letteralmente) aspettava. Presenti dal primo all’ultimo eroe, i colpi di scena finali fanno andare al loro posto una volta per tutte ogni pezzo dell’immenso puzzle.

Le conseguenze di Thanos

Thanos (Josh Brolin) ha dimezzato la popolazione mondiale per permettere alla Terra di rifiorire, di ripartire da ciò che è rimasto. In Avengers: Infinity War (qui la nostra recensione) gli Avengers di fatto hanno fallito: molti di loro si sono dissolti, altri hanno perso i propri cari. Dopo essersi leccati le ferite, i superstiti cercano però un modo per aggiustare le cose: la dimensione quantistica può permettere loro di tornare indietro nel tempo e di trovare una soluzione prima che sia troppo tardi? L’ipotesi sembra assurda ma riunisce al lavoro Iron Men (Robert Downey jr), Vedova Nera (Scarlett Johansson), Hulk (Mark Ruffalo) Capitan America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth), Ant-Man (Paul Rudd), Occhio di Falco (Jeremy Renner) e War Machine (Don Cheadle). Questo gruppo di supereroi, con l’aiuto della new entry Capitan Marvel (Brie Larson), si trova in formazione ridotta ma può attingere a delle forze inedite: quelle della disperazione e della necessità di riparare all’ineluttabilità dimostrata da Thanos. Il risultato è la battaglia finale e definitiva tra bene e male, tra chi vuole difendere il pianeta e chi vuole cancellarlo una volta per tutte.

Hollywood al servizio degli Avengers

Avengers: Endgame ha la pretesa e il compito di chiudere ogni questione lasciata aperta nei capitoli precedenti. Sfida complessa ma non impossibile quando si ha al proprio servizio praticamente il meglio del cinema americano. Ogni singolo personaggio riesce a comparire sullo schermo, che sia solo per qualche fotogramma o che sia più a lungo, in una sfilata davvero epica. I fan vengono messi alla prova e certamente ameranno la cosa: ogni frase, ogni riferimento, ogni dettaglio va ricondotto a qualcosa che ha fatto parte della storia del nutrito gruppo di supereroi. Si tratta sì di un film corale, ma nel quale ciascun Avenger ha il proprio peso specifico e una tridimensionalità tutta da gustare. Non è stato fatto semplicemente un compitino, per un film destinato ad incassare miliardi al botteghino a prescindere dagli sforzi. Il danaro è nel dna della pellicola e lo era già prima della sua produzione e distribuzione. Va notato e apprezzato, quindi, lo sforzo di soddisfare anche la più piccola curiosità e di sfidare lo spettatore a ricordare le sfumature del passato: a lui il piacere di unire i puntini e di gustarsi il disegno che ne viene fuori.

Avengers: Endgame: Capitan America (Chris Evans) e il dolore per la vittoria di Thanos
Capitan America (Chris Evans) fa i conti con il dolore per la vittoria di Thanos ©Marvel Studios 2019

Epico anche nel linguaggio

Avengers: Endgame – con i suoi 181 minuti – si presenta come il capitolo conclusivo dei 22 film Marvel realizzati finora. Chiaro quindi che l’effetto sensazionalistico fosse da mettere in conto. Basti pensare che già la diffusione del trailer aveva polverizzato ogni record precedente in sole 24 ore: con 289 milioni di utenti pronti a cliccare, è diventato immediatamente il più visto di sempre. Se ciò che si cercava era un finale epico, quello non manca di certo. Ogni singola parola appare pesata e ben calibrata. Il linguaggio infatti è studiato nei minimi dettagli: particolarmente curato dall’inizio alla fine ma addirittura memorabile nelle scene clou. Insomma, Avengers: Endgame è una pellicola che ha la pretesa – fondata – di essere ricordata e citata anche a distanza di parecchio tempo. Per riuscirci, ogni esclamazione ha il proprio peso. Da apprezzare anche l’ironia disseminata nella trama. Battute, occhiatine, desiderio di sdrammatizzare: i protagonisti sono pronti a scherzare sulle proprie vite da supereroi e ad intrattenere nel senso più puro del termine, con tutte le stranezze del caso.

Avengers: Endgame: i supereroi si rimettono al servizio della Terra
I supereroi si rimettono al servizio dell’umanità ©Marvel Studios 2019

Eroi al servizio della Terra

I milioni di fan della lunga serie degli Avengers avranno, col tempo, eletto il proprio favorito. Da Iron Man alla nuova arrivata Captain Marvel, passando per Capitan America e Hulk, i superstiti dello sterminio di Thanos (il film precedente si era concluso con metà della popolazione mondiale – supereroi compresi – dissolti per sempre) cercano una rivincita. Il sentimento che li anima è il desiderio di riscatto, la voglia di non arrendersi nonostante la cocente sconfitta. Come fare, però, per ripartire? Necessario attingere a nuove forze che nemmeno i diretti interessati credevano di possedere. Piano piano le stelle Marvel tornano a brillare e il ritmo del film cresce insieme a loro. Il risultato? Quel ritmo diventa talmente coinvolgente da prendere per mano persino lo spettatore più ‘tiepido’.

Avengers: Endgame: Iron Man (Robert Downey jr) nella battaglia finale per la sopravvivenza della Terra ©Marvel Studios 2019
Iron Man (Robert Downey jr) nella battaglia finale per la sopravvivenza della Terra ©Marvel Studios 2019

Bisogna aspettare l’immancabile scena dopo i titoli di coda?

La saga Marvel ha sempre seguito un’abitudine ben precisa: quella di attendere la fine dei titoli di coda per non farsi sfuggire la scena che rimanda al film successivo. Visto che Avengers: Endgame deve essere l’ultimo capitolo in assoluto, vale la pena aspettare oppure no? Nemmeno coloro che hanno assistito alla premiere americana – divenuta un evento stellare con un red carpet da far impallidire la notte degli Oscar – sono riusciti ad ottenere una risposta certa. Ecco perché forse è meglio che sia lo spettatore a decidere autonomamente cosa preferisce fare, mentre si gusta l’elenco di tutti quelli che hanno lavorato al film. La lista è infinita, per un kolossal cui è difficile trovare punti deboli. Ciò che è evidente è il desiderio di mettere la parola fine, ma di farlo però in grande stile. Tra i personaggi che hanno preso parte al progetto figura mezza Hollywood, sia davanti che dietro la macchina da presa. Difficile fallire quando si hanno dei mezzi di questa portata, un seguito planetario e un’attesa senza paragoni. E la Marvel non ha fallito.

Avengers: Endgame arriva nelle sale italiane il 24 aprile 2019 prodotto dalla Marvel e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures. La regia è stata affidata a Anthony e Joe Russo, il soggetto come sempre ispirato da i Vendicatori creati da Stan Lee e Jack Kirby.

VOTO:

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome