Woken, recensione: un thriller distopico con venature sci-fi per il debutto di Alan Friel

Woken - Erin Kellyman
Woken - Erin Kellyman

La recensione di Woken, thriller distopico con venature sci-fi di Alan Friel: con Erin Kellyman, e Maxine Peake, un’idea interessante che però sfuma nel momento decisivo

Woken è un thriller distopico condito dall’elemento sci-fi che segna il debutto di Alan Friel alla regia di un lungometraggio: nel cast Erin Kellyman, Maxine Peake, Peter McDonald, Ivanno JeremiahCorrado Invernizzi, per una produzione italo-irlandese. Presentato al Trieste Science+Fiction Festival 2023, il film nasce da un’idea interessante che però perde la sua forza proprio nel momento decisivo.

Nessun ricordo

Anna (Erin Kellyman), incinta, si sveglia in una stanza sconosciuta, in un’isola remota di cui non ha memoria. Davanti ha il volto gentile di Helen e Peter (Maxine Peake Corrado Invernizzi) che le parlano e la accudiscono ma che non riconosce, inoltre può contare sulle cure del dottor Henry (Peter McDonald). Anna è costretta a imparare di nuovo tutto di sé, di suo marito James (Ivanno Jeremiah) e della sua vita.

Quando due individui sfigurati arrivano sull’isola, c’è un violento scontro e Anna realizza che la specie umana è prossima all’estinzione. Per salvare se stessa e il bambino che porta in grembo dovrà fare tutto ciò che è in suo potere.

Woken - Maxine Peake ed Erin Kellyman
Woken – Maxine Peake ed Erin Kellyman

Tra il thriller distopico e lo sci-fi

Alan Friel esordisce alla regia di un lungometraggio dopo anni nei corti con Woken, storia tra il thriller distopico e lo sci-fi. Il suo presupposto ha tutte le carte in regola per incuriosire: una misteriosa malattia che ha sterminato l’umanità (anche se il regista, che ha curato anche la scrittura, ha dichiarato di aver lavorato alla stesura prima dell’epidemia da Covid-19) e una ragazza incinta che non ricorda nulla né nel suo passato né delle persone che le stanno intorno. Erin Kellyman è brava nel trasmettere quel senso di smarrimento, di estraneità. “Io non vi conosco”, esploderà dopo aver ascoltato la loro versione dei fatti.

Scollamento tra immagini e scrittura

Il regista prova a sfruttare il colore: dal rosso di alcuni interni alla luce avvolgente che proviene dal mare, passando per il giallo abbacinante di alcuni saloni asettici. È chiaro il suo intento di trasmettere un senso di oppressione costante, ma le immagini non trovano il giusto supporto nella scrittura. Risiede proprio lì il punto debole della pellicola, visto che la tensione necessaria a sostenere il  thriller implode e decade sul più bello.

La produzione Italo-irlandese non sfrutta nel migliore dei modi nemmeno le sue particolari location (il film, ambientato in una remota isoletta del Mare del Nord, è stato invece girato a Fanore Beach, in Irlanda), non riuscendo così ad alzare l’asticella.

Woken - Erin Kellyman
Woken – Erin Kellyman

Categoria in costante crescita

Woken si inserisce nel folto e sempre più nutrito gruppo di sci-fi distopici, categoria in costante crescita e continua fonte d’ispirazione per i cineasti moderni. Le dinamiche personali giovano di una disgregazione relazionale discretamente riuscita, coadiuvata da inquadrature frastagliate e primissimi piani che trasmettono un certo senso di inquietudine. La resa dei conti tuttavia si conferma deludente, per un twist narrativo credibile (tra il complottismo e l’ipercontrollo di uomini che provano a sostituirsi a Dio) ma un po’ troppo frettoloso.

TITOLO Woken
REGIA Alan Friel
ATTORI Erin Kellyman, Maxine Peake, Peter McDonald, Ivanno Jeremiah, Corrado Invernizzi, Oscar Coleman
USCITA 4 luglio 2024
DISTRIBUZIONE Blue Swan

 

VOTO:

3 stelle e mezza

 

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