Tutta la bellezza e il dolore, recensione del Leone d’Oro miglior film a Venezia 79

Tutta la bellezza e il dolore - Nan Goldin (Credits Nan Goldin)
Tutta la bellezza e il dolore - Nan Goldin (Credits Nan Goldin)

La nostra recensione di Tutta la bellezza e il dolore (All the Beauty and the Bloodshed): il nuovo documentario di Laura Poitras vincitore del Leone d’Oro come miglior film alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia, che segue le vicende della celebre attivista e artista Nan Goldin

Tutta la bellezza e il dolore (All the Beauty and the Bloodshed) è il nuovo intimo documentario della regista Laura Poitras, vincitore del Leone d’Oro come miglior film alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia, dove ha battuto titoli come Gli spiriti dell’isola, Tár e Argentina, 1985, e candidato all’Oscar come miglior documentario.

La vicenda si concentra sulla battaglia della celebre fotografa e attivista Nan Goldin contro la potente famiglia Sackler, proprietaria della società farmaceutica Purdue Pharma, accusata di essere responsabile della morte per overdose di migliaia di persone a causa della diffusione di ossitocina.

L’associazione P.A.I.N.

Nel 2018 l’associazione P.A.I.N., fondata dalla fotografa di fama mondiale Nan Goldin, indice una serie di manifestazioni all’interno di musei e fondazioni per convincere questi ultimi a togliere dalla lista dei propri finanziatori il nome della famiglia Sackler, a capo della Purdue Pharma, accusata di aver diffuso per anni come medicinale l’ossicodone senza dichiararne i rischi. Nel corso degli anni sono state certificate migliaia di morti per overdose da ossitocina e la stessa Nan Goldin dal 2014 al 2016 ne è stata dipendente. Consigliatole inizialmente per ridurre i dolori post operatori di un intervento, l’ossicodone diventa gradualmente per lei un ossessione. Dal difficile percorso per uscire dalla dipendenza e dalla conoscenza di persone che stavano vivendo la stessa battaglia nasce la crociata dell’artista contro la politica della famiglia Sackler.

Una vita complicata

Alle vicende dell’associazione P.A.I.N. si intreccia il passato della vita di Nan Goldin, sin dalla difficile infanzia. La storia inizia con uno dei traumi che scandiranno costantemente la vita della Goldin, ovvero il suicidio della sorella nel 1968, dopo i diversi ricoveri in istituti psichiatrici a causa dei suoi comportamenti spesso problematici. Dopo questo avvenimento l’artista ancora giovane decide di scappare di casa e di vivere la sua vita osteggiando i valori che le erano stati inculcati. Da qui inizia la sua carriera di fotografa che piano la porterà a diventare una figura di riferimento della scena artistica newyorkese e non solo. Il suo stile fotografico crudo e realistico, improntato alla descrizione della vita di tutti i giorni erano un vero e proprio scossone nel panorama fotografico degli anni ’70, fino ad arrivare alla consacrazione con la raccolta The Ballad of Sexual Dependency, nella quale mostra le persone e i luoghi della vita sregolata e piena di eccessi di quegli anni.

Venezia 79 - Laura Poitras premiata con in Leone d'Oro per Tutta la bellezza e il dolore
Venezia 79 – Laura Poitras premiata con in Leone d’Oro per Tutta la bellezza e il dolore

Laura Poitras e la sua passione per i ribelli

Il nucleo del film è costituito dall’arte, dalla fotografia di Nan e dall’eredità dei suoi amici e della sorella Barbara. Un’eredità di persone in fuga dall’America”. Da queste parole della regista Laura Poitras si capisce come il fascino combattivo e intimo della vita di Nan Goldin sia stato ciò che ha portato avanti la lavorazione del film. Dopo il bellissimo Citizenfour del 2014, con cui la regista si è aggiudicata l’Oscar per il miglior documentario, la Poitras torna ad interessarsi ad un altro grande ribelle della società americana. La lotta contro il potente che sembra quasi invincibile è uno dei temi cardine della sensibilità della documentarista, che con rispetto e dedizione porta sullo schermo un ritratto onesto e potentissimo su una figura cosi importante della nostra modernità, sia artisticamente che civilmente. Nan Goldin non viene mai mostrata come un’eroina, ma come una donna comune che crede fermamente nelle sue battaglie e che con tenacia, nonostante i tanti impedimenti, riesce a portare avanti i suoi obiettivi.

Conclusione

In conclusione Tutta la bellezza e il dolore è un documentario emozionante e vero, che non calca mai la mano su facili retoriche e lascia allo spettatore un messaggio civile ed etico utile se non necessario. È un viaggio in una memoria storica importante che dà la sensazione di non dover smettere mai di ricordare da dove arriviamo e cosa possiamo essere in grado di fare. Attraverso le diapositive delle fotografie della Goldin e attraverso le sue testimonianze concitate viene restituito alla perfezione allo spettatore il senso di trasgressione di quegli anni difficili e di un contesto culturale vivo e in continua crescita. Laura Poitras è una regista cosciente di quale sia la sua missione da documentarista civile e così come i suoi protagonisti combatte per qualcosa di cui si ha bisogno e lo fa nel modo più rispettabile possibile, con molto cuore.

Tutta la bellezza e il dolore. Regia di Laura Poitras con Nan Goldin, Howard Gertler, John Lyons, Yoni Golijov. Uscita al cinema 12 febbraio 2023, distribuzione I Wonder Pictures.

VOTO:

3 stelle e mezzo

 

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