Tramite amicizia, recensione: Alessandro Siani cerca il realismo ma trova quasi lo stesso film di sempre

Tramite amicizia - Alessandro Siani e Max Tortora (foto 01 Distribution)
Tramite amicizia - Alessandro Siani e Max Tortora (foto 01 Distribution)

La recensione di Tramite amicizia, il nuovo film di Alessandro Siani con Matilde Gioli, Max Tortora e Maria Di Biase: una commedia che rinuncia all’impianto favolistico per inseguire velleitariamente la disillusione

Uscirà nelle sale il giorno di San Valentino Tramite amicizia, il nuovo film di Alessandro Siani (qui la conferenza stampa) con Matilde Gioli, Max Tortori e Maria Di Biase, e forse non è un caso. Perché alla fine, più che di amicizia, la nuova pellicola del regista e attore napoletano è una storia d’amore mascherata che però non riesce totalmente a squarciare il velo di Maya in cui è stata avvolta.

Amici cercasi

Lorenzo (Alessandro Siani) è il proprietario di un’agenzia, “Tramite amicizia”, che offre amici a noleggio. È un uomo affabile, premuroso, gentile, quindi rappresenta l’amico perfetto con cui andare a prendere un caffè, a fare shopping o per una serata al cinema. Questa volta però a rivolgersi all’agenzia non sono degli sconosciuti ma i familiari di Lorenzo, dipendenti di una fabbrica di dolciumi che il proprietario Alberto Dessè (Max Tortora), in un momento di profondo scoramento e di profonda solitudine, vuole vendere mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Con la complicità della cugina Filomena (Maria Di Biase) e di Maya (Matilde Gioli), una truffatrice dal cuore d’oro, Lorenzo dovrà fingersi amico di Alberto per cercare di salvare la fabbrica scoprendo a mano mano in Alberto un amico vero; un amico che andrà aiutato a riconquistare Fiorenza (Cecilia Dazzi), il grande amore della sua vita tornata a vivere a Parigi. 

Tramite amicizia - Maria Di Biase (foto 01 Distribution)
Tramite amicizia – Maria Di Biase (foto 01 Distribution)

Una pellicola più ancorata alla realtà

Rispetto alla sua precedente filmografia questa volta Siani sceglie un registro molto meno favolistico, più legato alla commedia sociale e più inserito all’interno di un contesto attuale e attualizzato. Niente più principesse in cerca dell’amore, preti in cerca di miracoli o bambini in cerca della magia; qui è il lavoro che si cerca, o meglio che si cerca di salvare, perché come dichiarato anche dallo stesso Siani in conferenza stampa “il tempo delle favole è finito”. Tramite amicizia sembrava essere quindi una storia prima di tutto di sopravvivenza, in cui il cinismo iniziale e la manipolazione diventano strumenti indispensabili per la salvaguardia del proprio status quo ed è questa l’idea migliore e potenzialmente più esplosiva del film, peccato solo che Siani scelga di trasformarla ben presto in un semplice espediente narrativo – quasi un MacGuffin – per portare la storia su binari molto più classici e sicuri. Una pellicola quindi molto più ancora alla realtà ma anche incapace di sfruttare la miccia drammaturgica da cui prende il via, preferendo invece declinare il tema dell’amicizia in una più banale e stanca commedia degli equivoci.

Tramite amicizia - Matilde Gioli (foto 01 Distribution)
Tramite amicizia – Matilde Gioli (foto 01 Distribution)

Siani che rifà Siani

Tramite amicizia ripropone quello che è un po’ diventato un problema comune a molta cinematografia nostrana: la capacità o la volontà di rinnovarsi in maniera intelligente, senza doversi del tutto snaturare. Nel tentativo, comunque lodevole, di parlare di argomenti come lavoro, precarietà e amicizia ai tempi dei social Siani lascia a casa il cinismo e la volontà di graffiare realmente, per riproporre una sequela di gag stanche e di battute basate in gran parte su giochi di parole o fraintendimenti. Un modo di intendere la comicità che poteva funzionare ( e in qualche modo funzionava pure) se inserito in un contesto dichiaratamente fuori dal tempo e dal mondo attuale, ma che risulta forzato e indigeribile quando si vanno a toccare argomenti più spinosi che richiedono uno sguardo più disincantato e feroce. Con questo non si vuole sottintendere che non si possa dare leggerezza alla materia narrativa o a quella tematica, ma soltanto che c’è uno scarto piuttosto ampio tra leggerezza e superficialità e Tramite amicizia viaggia troppo spesso sulle ali della seconda. L’augurio per il futuro è che Siani, che pure è dotato di una certa levità, vada oltre la sua stessa idea di comicità e che decida di rischiare sul serio, abbandonando una volta per tutte l’innocenza nello sguardo per crescere dietro e davanti la macchina da presa.

Tramite amicizia - Max Tortora, Matilde Gioli e Alessandro Siani (foto 01 Distribution)
Tramite amicizia – Max Tortora, Matilde Gioli e Alessandro Siani (foto 01 Distribution)

Una coralità affiatata

In tutto questo è il cast di Tramite amicizia che prova a dare una marcia in più il film, alle volte riuscendoci anche. Se Alessandro Siani interpreta sempre un po’ lo stesso personaggio da troppi film a questa parte, è Maria Di Biase a fornire una spolverata di quell’insperata causticità che quantomeno rende il tutto meno indigesto mentre Max Tortora regala al suo Alberto un certo understatement da commedia inglese. Ed è proprio il personaggio di Alberto quello più interessante e sfaccettato del film, nonostante un’evoluzione scontata e fin troppo repentina e alcune dinamiche grezze che indirettamente lo coinvolgono, mentre alla (pur brava) Matilde Gioli la pellicola regala poche scene, ancor meno battute degne di nota ed un personaggio, quello di Maya, che avrebbe avuto bisogno di tutt’altre intenzioni di scrittura per esprimere a pieno il proprio arco di trasformazione. Eppure, non tutto quello che si vede nei 90 minuti di Tramite amicizia è deludente; in alcuni brevi e isolati lampi qualcosa da dire il film sembra avercelo davvero, come nella riuscita scena del pranzo coi francesi o in paio di battute fulminanti come quella che dà il titolo al film stesso, e che denuncia la mancanza di meritocrazia di questo paese. Forse è ancora troppo poco ma è pur sempre un primo passo, sperando che la prossima volta Alessandro Siani lasci a casa lo zucchero e cominci ad usare il pepe.

Tramite amicizia. Regia di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Max Tortora, Matilde Gioli, Maria De Biase, Cecilia Dazzi e Germano Lanzoni, in uscita nelle sale il 14 febbraio distribuito da 01 Distribution.

VOTO:

Due stelle e mezzo

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