The Equalizer 2, recensione: Denzel Washington ancora angelo vendicatore

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The Equalizer 2 – Senza perdono è un prodotto capace di mantenere l’attenzione dello spettatore attraverso un ritmo visivo deciso, che alterna azione e suspense ad una narrazione lineare e quotidiana, una valenza socio-simbolica.

Una breve sinossi

In The Equalizer 2 – Senza perdono, Robert McCall (Denzel Washington) è un uomo con un passato di agente segreto alle spalle che vive ora in un quartiere popolare a Boston, Massachusetts, e si guadagna da vivere facendo l’autista. Dopo ciò che è accaduto con Pushkin (The Equalizer – Il vendicatore), la sua natura oscura e violenta, in cerca di vendetta e giustizia, si è risvegliata e Robert lotta per provare a contenerla. Quando la sua amica Susan (Melissa Leo), incaricata delle indagini su un apparente omicidio-suicidio avvenuto a Bruxelles, si ritroverà coinvolta in un giro mortale, Robert farà appello alla sua esperienza per diventare ancora una volta quello di cui tutti hanno bisogno.

Denzel Washington è Robert McCall ancora una volta

In The Equalizer 2 – Senza perdono, Denzel Washington pluripremiato attore di successo torna per la prima volta in un sequel, offrendo la propria professionalità a un ruolo che rimane distante da quelli che l’hanno reso grande. Per la prima volta vediamo un uomo che ha accettato la sua natura di giustiziere, spietato ed estremamente duro, nonostante la sua gentilezza, che infligge punizioni ma dona anche una possibilità di redenzione ai colpevoli. Quando il suo passato tornerà a bussare alla porta, saranno le sue convinzioni più profonde ad impedirgli di crollare in un abisso di rabbia e dolore.

The Equalizer - Senza Perdono
Denzel Washington ritorna nei panni di Robert McCall

Azione e vendetta

Sequel di The Equalizer – Il vendicatore, questo nuovo capitolo si ripresenta con lo stesso meccanismo narrativo, dove le vicende intime dei personaggi vengono sfruttate per donare dramma ed autenticità ad una storia di vendetta che mantiene gli archetipi del film precedente, maturati solo dalle strategiche rivelazioni sul passato di Robert, il misterioso vendicatore degli oppressi. Le scene d’azione restano la cifra stilistica del film, ma al contrario del primo sono ripetute quasi spasmodicamente con gli stessi schemi, ridondando sul grande schermo, per chiudersi in una “resa dei conti da far west”, tecnicamente eccellente ma molto meno coinvolgente rispetto allo scontro finale nel magazzino.

Un buon sequel di cui forse non c’era bisogno

Nel film non è l’intreccio narrativo ad emergere ma i significati che si nascondono dietro i personaggi e il loro collocarsi in una categoria lontana dagli stereotipi hollywoodiani classici. Curato anche da un’ottima fotografia di Oliver Wood le atmosfere sono cupe, ferite dalla luce, in un susseguirsi di ombre portatrici di presagi di morte e i personaggi vivono in questo spazio suburbano e ghettizzato che è la realtà di periferia, messa a confronto con lo sfarzo e l’agio di chi ha venduto tutto, anche l’anima. Ed ecco che gli uomini ci si presentano come calcolatori sporchi e infidi, capace di pugnalare alle spalle le persone più care mentre i ragazzi sono inconsapevoli e incapaci di reagire in questo mondo, decidendo di farne parte. Qui la figura di Robert McCall è essenziale, oltre che essere una macchina di morte, capace di donare delle sequenze d’azione ritmate e decise, assume anche il ruolo di pastore; guida un gregge di disperati con coscienza e vendetta, fermo nei suoi metodi e nelle sue convinzioni, disposto a punire ma anche a dare un’opportunità di redimersi.

Con Antoine Fuqua alla regia, capace di creare suspense, spessore e azione e un Denzel Washington imperscrutabile nella sua fisicità, ogni movimento di macchina, ogni inquadratura, parla più di ogni dialogo ma la mancanza di uno script solido e i meccanismi troppo ripetitivi trasformano il film in un prodotto deboluccio rispetto alle grandi aspettative del pubblico dopo il suo predecessore, che intrattiene e coinvolge ma non mostra alcuna novità, risultando un sequel di cui forse non c’era bisogno.

The Equalizer 2 – Senza perdono, diretto da Antoine Fuqua con Denzel Washington, Pedro Pascal, Ashton Sanders, Bill Pullman, Melissa Leo, è nelle sale italiane dal 13 settembre, distribuito da Warner Bros.

VOTO:

 

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