Terra e polvere, recensione: un film intimista che ha il passo lento e cadenzato delle colture

Terra e polvere - Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)
Terra e polvere - Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)

La recensione di Terra e polvere, il sesto lungometraggio del regista Li Ruijun presentato al Festival di Berlino dello scorso anno: un film che si prende tutto il suo tempo e che respira lentamente, forse anche troppo

Dopo la presentazione al Festival di Berlino 2022 e l’enorme successo in patria, con conseguente censura da parte del governo cinese, arriva anche da noi Terra e polvere di Li Ruijun, una storia che fa della semplicità (almeno nell’intreccio) e del realismo totale le sue cifre distintive. Una pellicola non per tutti probabilmente, che richiede molta pazienza e attenzione per essere goduta appieno.

Due rinnegati

Nella provincia cinese del Gaotai la vita scorre lenta e tranquilla, tra la coltivazione dei campi e l’allevamento del bestiame. Qui vivono Guiying (Hai Qing) e Youtie (Wu Renlin), due anime solitarie in là con gli anni e poco considerate dal resto del paese, che vengono costrette dalle rispettive famiglie ad unirsi in matrimonio e andare a vivere assieme. I due si trasferiscono perciò in una casa abbandonata e cominciano a lavorare assieme la terra, ma la loro convivenza all’inizio non sarà facile. Quando i bulldozer del governo minacciano di buttare giù la loro casa e altre costruzioni rurali e fatiscenti per costruire abitazioni popolari, i due si uniranno alla lotta degli altri abitanti e il loro amore troverà una strada inaspettata per sbocciare.

Terra e polvere - Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)
Terra e polvere – Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)

Realismo e sguardo

Un po’ come accadeva con la quinta generazione cinese degli anni ’80 anche Terra e polvere sembra voler tornare a quelle atmosfere rarefatte, e a quei personaggi descritti senza il minimo filtro e con il massimo realismo antropologico e narrativo possibile. Li Ruijun decide infatti di raccontare una Cina lontana dall’immaginario occidentale, fatta di campi che si estendono a perdita d’occhio, di case di pietra e fango abitate da umili ma instancabili contadini e di un incedere lento e cadenzato della vita, lontano dalla frenesia di quelle città brulicanti e piene di smog. Un sguardo quindi su un mondo incontaminato (o quasi) in cui la purezza delle relazioni non ha bisogno di troppe parole o di avvenimenti eclatanti, perché in quel mondo arcaico e bucolico non c’è spazio per il caos.

Terra e polvere - Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)
Terra e polvere – Wu Renlin e Hai Qing (foto Tucker Film)

Tradizione e progresso

Terra e polvere mette quindi in scena, prima ancora che una storia d’amore, lo scontro mai sopito tra il dramma della tradizione incapace di comprendere i mutamenti e la minaccia del progresso cieco e arrivista. Uno scontro che si manifesta apertamente solo nel finale, ma che è presente anche nella volontà stessa dei parenti di Guiying e Youtie di farli sposare pur di levarseli di torno e rispettare le antiche tradizioni, poiché è attraverso una forzatura che il film si apre e si congeda. Li Ruijun decide allora di raccontare questa terra attraverso i suoi rumori e i suoni, da quelli degli animali a quelli di una singola bottiglia sbattuta dal vento o di un aratro che affonda nel terreno, una terra che è divisa tra un passato di grande rigore e disciplina e un futuro che appare incomprensibile e oscuro.

Terra e polvere - Hai Qing e Wu Renlin (foto Tucker Film)
Terra e polvere – Hai Qing e Wu Renlin (foto Tucker Film)

Un’opera che miscela poesia e inciampi

Non certamente aiutata da una durata consistente che supera le due ore, Terra e polvere è una pellicola non di facile lettura – almeno nell’immediato – e che soffre di un terzo atto troppo affrettato e poco coerente col resto del racconto. Un film tutto votato alla sottrazione e alla capacità dello spettatore di sentire e di percepire il mutamento delle stagioni, la fatica, il dolore e i tanti non detti, ma che ripaga anche con alcune scene di rara maestria e bellezza stilistica come quella del primo, timido, “quasi bacio” tra Guiying e Youtie o quella in cui Youtie è costretta a regalare il proprio sangue ad un uomo ricco. Alcuni potrebbero trovarlo un film estremamente legato al passato e a tratti snervante, ma alla fin fine è un film che cerca e alle volte trova una propria coerenza, un proprio modo di raccontare un intero paese e le sue contraddizioni attraverso l’immagine di due dei suoi più umili e poveri abitanti. Un film a cui approcciarsi lentamente, con rispetto e rigore, che non urla mai e che cerca di schivare la retorica e ai cui protagonisti, così umani e così soli, non ci si può che affezionare fino in fondo.

Terra e polvere. Regia di Li Ruijun con Hai Qing e Wu Renlin in uscita nelle sale il 30 marzo distribuito da Tucker Film.

VOTO:

Tre stelle

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