Nella seconda serata di Sanremo 2018 si sono esibite le prime 4 Nuove Proposte (Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri, Mirkoeilcane, Alice Caioli), poi 10 big (Le Vibrazioni, Zilli, Diodato e Paci, Elio e le Storie tese, Vanoni con Bungaro e Pacifico, Canzian, Ron, Rubino, Annalisa, Decibel). Tra gli ospiti Sting con Shaggy, Biagio Antonacci, Roberto Vecchioni, Il Volo con l’omaggio a Sergio Endrigo, Pippo Baudo e Franca Leosini. 9.687.000 gli telespettatori con uno share del 47,7%.

Le prime 4 nuove proposte
Le prime quattro Nuove proposte (sono 8 in gara a Sanremo 2018): in ordine di esibizione Lorenzo Baglioni (secondo classificato con Il congiuntivo), Giulia Casieri (terza con Come stai), Mirkoeilcane con Stiamo tutti bene (al quarto posto per la giuria demoscopica, il cui voto incide per il 30%) e infine Alice Caioli (prima classificata con Specchi rotti). Quest’anno per volere di Baglioni non ci saranno eliminazioni.

Lorenzo Baglioni “Il congiuntivo“: attore, cantante, comico toscano e pure ex professore di matematica, Baglioni (non è parente) porta al Festival una canzone ironica sull’uso corretto del congiuntivo nella lingua italiana con il gruppo vocale accappella degli Studenti per Caso, il brano è divertente e originale, anche se leggero leggero, un tormentone pop in senso grammaticale, consigliato a Di Maio per la campagna elettorale. Voto: 6
Giulia Casieri “Come stai“: giovane cantautrice milanese che propone un brano autobiografico dalle atmosfere r&b, soul, black, funky, quasi hip-hop per il modo di cantare scandendo le parole, molto aggressivo, tra Amy Winehouse e Tiziano Ferro. Voto: 7

Mirkoeilcane “Stiamo tutti bene“: Mirko Mancini è un giovane cantautore romano che si è fatto conoscere per aver vinto diversi premi tra cui Musicultura, è molto bravo, amato e seguito da un team che ruota intorno a L’Asino che vola (noto locale della capitale), però questo pezzo che ha un testo bellissimo, toccante e commovente sul dramma dei migranti non è adatto al Festival di Sanremo, all’inizio ricorda “Ti regalerò una rosa” di Cristicchi (“Ciao, mi chiamo Mario…”) ma poi non ha una melodia riconoscibile e cantabile, è praticamente formato da lunghe strofe con il ritornello costituito solo dal titolo che viene ripetuto varie volte, sarebbe andato bene per il Premio Tenco o Gaber. Voto: 8
Alice Caioli “Specchi rotti“: giovane cantautrice siciliana, una dei due vincitori di “Area Sanremo”, porta un brano autobiografico che racconta del rapporto tormentato col padre, la voce è bella anche se il timbro ricorda troppo le varie Emma, Giusy Ferreri, Noemi, ecc. deve ancora trovare la sua personalità. Voto: 6

Il volo e l’omaggio a Sergio Endrigo
Il trio di tenorini vincitore del Festival 2015 omaggia Sergio Endrigo (e Luis Bacalov, autore del brano con Endrigo e Sergio Bardotti) che vinse Sanremo nel 1968 con “Canzone per te“, in coppia con Roberto Carlos, cantando insieme a Baglioni questo classico della canzone italiana, che richiederebbe una voce esile e delicata com’era quella di Endrigo, entrandoci invece come degli elefanti in una cristalleria, nonostante l’arrangiamento del maestro Geoff Westley, e qui la responsabilità è del direttore artistico che li ha scelti per questo dovuto omaggio (ad Endrigo sarà dedicato anche il nuovo premio alla migliore interpretazione che sarà assegnato sabato), anche se Il Volo aveva già inciso il brano come singolo nel 2015 tratto dall’Ep “Sanremo grande amore”. Poi il trio ritorna a mezzanotte per cantare “La vita è adesso” con l’autore conduttore tuttofare Claudio Baglioni.

Sting e Shaggy
Sting e il rapper Shaggy esordiscono in Italia sul palco del Festival di Sanremo, portando la loro nuova canzone “Don’t Make Me Wait“, che anticipa l’album “44/876”, in uscita il 20 aprile. Sting prima canta da solo “Muoio per te“, versione italiana tradotta da Zucchero tanti anni fa della sua “Mad about you”, in omaggio al Festival della Canzone italiana e poi fugge via dal palco subito dopo il duetto con Shaggy. La performance ha diviso il pubblico e gli appassionati dell’ex leader dei Police che avrebbero preferito sentirlo cantare altri brani del suo immenso repertorio e non in un italiano stentato.

Roberto Vecchioni e Biagio Antonacci
Dopo una breve introduzione di Michelle Hunziker, Roberto Vecchioni duetta con Claudio Baglioni in uno dei suoi più grandi successi: “Samarcanda“, accompagnati dal violinista e polistrumentista Lucio Fabbri. Vecchioni aveva vinto il Festival nel 2011 con “Chiamami ancora amore” e Baglioni lo invita ad accennarne un frammento, accompagnato dall’orchestra di Sanremo. Poi dice giustamente che le canzoni non sono poesie, sono piccoli fiori, i capolavori sono altri ma lui si accontenta di essere uno scrittore di canzoni. Biagio Antonacci invece canta prima da solo “Fortuna che ci sei” e poi duetta con Baglioni sulle note di un classicone come “Mille giorni di te e di me“, anche se Antonacci non ha voce e avrebbero fatto meglio a scegliere un altro brano, ad esempio “Piccolo grande amore”, che Baglioni canta invece con Franca Leosini, giornalista televisiva del programma “Storie maledette”.
Anticipazioni della terza serata
Stasera prima le altre 4 Nuove Proposte in quest’ordine: Mudimbi, Eva, Ultimo, Leonardo Monteiro. Poi altri 10 campioni in quest’ordine: Giovanni Caccamo, Lo Stato Sociale, Luca Barbarossa, Avitabile e Servillo, Max Gazzè, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Ermal Meta e Fabrizio Moro (riammessi definitivamente dopo la sospensione), Noemi, The Kolors, Mario Biondi. Tra gli ospiti della serata James Taylor e Giorgia, i Negramaro, Gino Paoli e Danilo Rea, Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria, Nino Frassica.

Le classifiche della seconda serata del Festival