RoFF17: Amsterdam, recensione del thriller di David O. Russell con un cast all stars

Amsterdam - Christian Bale, Margot Robbie e David John Washington (20th Century Studios)
Amsterdam - Christian Bale, Margot Robbie e David John Washington (20th Century Studios)

Margot Robbie, Robert De Niro, Christian Bale ,John David Washington, Zoe Saldana, Anya Taylor Joy, Rami Malek, Michael Shannon e tanti altri nomi: Amsterdam di David O. Russell sbarca alla Festa del Cinema di Roma con un cast da sballo ma troppa poca sostanza

Raramente si può assistere ad una tale parata di stelle come quelle che popolano la nuova opera di David O. Russell, Amsterdam: Margot Robbie, Robert De Niro, Christian Bale , John David Washington, Zoe Saldana, Anya Taylor Joy, Rami Malek, Michael Shannon sono arrivati sui grandi schermi della 17ª Festa del Cinema di Roma. Peccato che il film non sia alla loro altezza.

Un omicidio di alto rango

Nel 1918 Burt Sorendsen (Christian Bale) conosce in Francia, dove era stazionato durante la Grande Guerra, il soldato afroamericano Harold Woodsman (John David Washington) con cui stringe sin da subito un profondo legame d’amicizia. Dopo essere stati feriti nel corso di un combattimento da una granata vengono curati da Valerie Voze (Margot Robbie), un’eccentrica infermiera che si innamora perdutamente di Harold, ricambiata, e che diventa molto amica anche di Burt. Finita la guerra i tre si trasferiscono ad Amsterdam assieme, ma poco dopo Burt torna negli Stati Uniti dalla moglie e Harold lo segue in cerca di maggiori opportunità. Quindici anni dopo Burt, diventato medico, e Harold, avvocato, vivono a New York con due carriere già piuttosto avviate  quando Harold viene raggiunto da Elizabeth Meekins (Taylor Swift), figlia del magnate Bill Meekins che gli chiede di indagare sulla morte appena avvenuta del padre, per lei dai contorni assai sospetti. Burt dovrà invece occuparsi dell’autopsia aiutato dalla sua assistente Irma (Zoe Saldana), la quale è segretamente cotta di Burt.

Neanche il tempo di incontrarla che anche la stessa Liz ci rimette la pelle, per di più davanti ai loro occhi, e i due verranno accusati del suo omicidio. Nel tentativo di discolparsi e di trovare il vero colpevole dovranno farsi aiutare da Valerie, nel frattempo anche lei tornata a New York, da suo fratello Tom (Rami Malek) con la moglie Libby (Anya Taylor Joy) e dal miglior amico di Bill nonché veterano ed eroe di guerra Gil Dillenbeck (Robert De Niro). Non tutto però è come sembra e non tutti sono davvero dalla loro parte, mentre devono lottare contro il tempo per fermare un pericoloso complotto ai danni degli Stati Uniti stessi.

Amsterdam - una scena del film (20th Century Studios)
Amsterdam – una scena del film (20th Century Studios)

La scrittura alla base di tutto

È una legge fondamentale della drammaturgia e del cinema tutto quella che vuole la scrittura come base e fondamento solido di ogni storia. Se manca la scrittura, se non c’è un focus narrativo o tematico chiaro sugli eventi che si intendono raccontare allora inevitabilmente la confusione si propagherà in tutti gli altri elementi del film. Ed è proprio ciò che è andato storto in questo Amsterdam. Nel tentativo evidente di voler strutturare una storia su piani temporali e spaziali con una giostra infinita di personaggi più o meno importanti, Russell commette l’errore di giocare in addizione piuttosto che in sottrazione, di accumulare in maniera sistematica e bulimica sotto trame, turning point, rivelazioni e persino possibili temi.

Tanto che, fino all’inizio del terzo atto, si fa molta fatica a capire dove il film stia andando effettivamente a parare. Anche la risoluzione del mistero che circonda la morte di Meekins e sua figlia appare frettolosa e poco costruita, perché non è frutto di un percorso coerente e ben delineato ma di scelte di scrittura che, francamente, in alcuni momenti appaiono del tutto arbitrarie e confuse. E allora non basta un cast di attori strepitosi (in particolare il trio Bale-Washington-Robbie), una ricostruzione scenografica pregevole e una fotografia avvolgente per fare di Amsterdam un film riuscito. Se mancano scrittura e struttura, anche la casa più bella alla fine cede.

Amsterdam - Rami Malek, Anya TaylorJoy e Margot Robbie (20th Century Studios)
Amsterdam – Rami Malek, Anya TaylorJoy e Margot Robbie (20th Century Studios)

Il prezzo dell’essere decenti

Senza rivelare troppo, il tema che a David O. Russell sta particolarmente a cuore costituisce il fulcro della rivelazione finale di Amsterdam. Non parliamo solo dello svelamento del mistero, della classica struttura da whodunit con assassino e movente che vengono spiattellati in faccia allo spettatore, ma di un discorso che parte da molto prima nel film e che Russell fa fatica a portare avanti nei primi due atti. Perdendosi tra un flashback iniziale molto lungo che ha pochissimo a che vedere con il resto e tra frequenti incursioni nella “commedia screwball” più pura, Amsterdam preme tutto d’un tratto sull’acceleratore dopo il midpoint e corre verso un finale che però ci dice esattamente l’opposto di quello che il film è stato nell’ora e mezza precedente. Perché Russell ha voluto scrivere e girare un film sull’importanza della decenza e dello spirito di umanità, ma lo ha scritto e girato come una trottola impazzita che fagocita tutto ciò con cui viene a contatto.

Amsterdam - Robert De Niro (20th Century Studios)
Amsterdam – Robert De Niro (20th Century Studios)

Tornare ad Amsterdam

Il film è ambientato per gran parte del tempo a New York, ma è la città di Amsterdam ad essere in qualche modo la vera protagonista (e non solo per il titolo omonimo). Lì è dove Valerie, Burt e Harold si sono sentiti per la prima volta veramente felici, è in qualche modo un Eden incontaminato dove il male del mondo non può in alcun modo entrare. Amsterdam vorrebbe aprirsi a questo sogno che è stato possibile solo per un momento ma che poi è terminato, però deve fare i conti con i postumi di quella disperazione appena accennata. Perché dietro le battute brillanti, il ritmo e i cambi funambolici di registro e di tono si nasconde un film effettivamente disperato. Un film in cui i malvagi vogliono dominare il mondo per condurci in un’era di totale oscurità, mentre i buoni sono lì ad impedirglielo con armi meno potenti, con meno soldi e meno influenza. E allora la frustrazione aumenta nei confronti di questo Amsterdam, una pellicola che avrebbe potuto essere nerissima ma che si accontenta di essere un grigio opaco. Che grande spreco, avrebbe detto qualcuno.

Amsterdam. Regia di David O. Russell con Margot Robbie, Robert De Niro, Christian Bale , John David Washington, Zoe Saldana, Anya Taylor Joy, Rami Malek e Michael Shannon, in uscita nelle sale il 27 ottobre distribuito da 20th Century Studios.

VOTO:

Due stelle

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome