La Caserma, anticipazioni della terza puntata: si usano le armi, il ricordo delle donne in guerra

La Caserma - terza puntata
La Caserma - terza puntata

Terzo appuntamento su Rai2 con La Caserma, il nuovo docu-reality che vede 21 reclute (tra cui 6 ragazze) tra i 18 e i 23 anni confrontarsi con l’addestramento militare: addestramento con le armi e il ricordo delle donne che hanno fatto la guerra, ecco le anticipazioni

Archiviata la seconda puntata con quasi l’8% di share, La Caserma, la nuova avventura televisiva di Rai2 in collaborazione con Blu Yazmine, torna con la terza puntata, sempre narrata da Simone Montedoro. Mercoledì 10 febbraio alle 21.20 sarà messa a dura prova la tenacia dei 21 ragazzi tra forza fisica, capacità di concentrazione e fiducia in se stessi. L’addestramento prevede anche occasioni per un approfondimento culturale: i ragazzi entrano in aula per un’interessante lezione impartita da un ospite d’eccezione, Aldo Cazzullo, giornalista, storico e scrittore.

La Generazione Z e i loro istruttori ascolteranno una storia che parla di donne in guerra, ma non solo. Un racconto che inizia da lontano: le donne hanno fatto tutte le guerre, a volte come vittime, altre come protagoniste. Viktoria Savs era un giovane soldato al fronte nella Prima Guerra Mondiale, in pochi conoscevano il suo segreto: era una donna. L’imperatore Carlo I d’Austria, colpito dalla sua storia, la decorò con la Croce al Merito. Come dimenticare le ‘portatrici’ della Carnia? Signore che salivano con pesanti gerle cariche di viveri e munizioni per raggiungere gli alpini nelle trincee. Una di loro, Maria Plozner Mentil, cadde colpita da un cecchino (unica donna a cui ad oggi sia stata intitolata una caserma italiana). E poi, i cosiddetti “figli della guerra” (nati appunto da violenze subite dalle donne) messi in salvo dalle partorienti nell’Istituto San Filippo Neri di Portogruaro (il primo fondato per questo tipo di accoglienza e sopravvivenza).

Nel 1946, per la prima volta, le donne italiane poterono votare: nella Seconda Guerra Mondiale, in piena Resistenza, tante le personalità femminili che si sono distinte. Una su tutte: la partigiana Cleonice Tomassetti. Celebre la sua frase agli assassini: “Se percuotendomi volete mortificare il mio corpo, è superfluo farlo: esso è già annientato. Se invece volete uccidere il mio spirito, vi avverto che è inutile: quello non lo dominerete mai”. Intanto, a La Caserma le prove continuano ed è giunto il momento di mettere in atto un’inedita esercitazione a squadre in esterna.

E’ qui che, per la prima volta nell’addestramento, verranno utilizzate delle riproduzioni di armi – come nella finzione cinematografica – e gli allievi dovranno fronteggiare scenari ostili avendo in dotazione, di fatto, puntatori laser ed effetti sonori. Tra un addestramento e l’altro, i protagonisti hanno tempo per svagarsi, e alcuni ragazzi del gruppo dei primi entrati, con l’aiuto di una new entry, organizzano accuratamente uno scherzo, speranzosi di portarlo a termine con successo.

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