Darkling, recensione dell’opprimente thriller psicologico acclamato al Trieste Film Festival

Darkling - Miona Ilova
Darkling - Miona Ilova

La recensione di Darkling, claustrofobico thriller psicologico diretto dal serbo Dušan Milić e premiato dal pubblico del Trieste Film Festival

Sotto assedio

Nell’entroterra montuoso del Kosovo, in una fattoria circondata da una fitta foresta, vive la piccola Milica (Miona Ilov) con la madre Vukica (Danica Curcic) e il nonno Milutin (Slavko Štimac). Quando cala la notte, i tre si barricano in casa terrorizzati da ciò che si cela nel bosco. La casa è sotto assedio? Questa paura è un’eco della recente guerra o è solo frutto della loro immaginazione come i funzionari della Kosovo Force (KFOR) vogliono far credere? Ogni mattina due soldati accompagnano a scuola con un veicolo blindato i bambini dei villaggi della zona. Lì, un sacerdote ortodosso (Nikola Rakočević) li incoraggia a non abbandonare il loro Paese. Eppure ogni notte che passa il terrore si intensifica. Molti decidono di andarsene, Milutin peró vuole restare per aspettare che il figlio e il genero scomparsi facciano ritorno. Deciso a combattere un nemico invisibile mette così a repentaglio la vita della figlia e della nipotina.

Claustrofobico thriller psicologico

Darkling si presenta come un thriller psicologico in piena regola, dominato dalle tinte scure e da una perenne claustrofobia. L’impossibilità di scappare, come d’altronde anche l’assenza di una reale via d’uscita, sono tangibili: le porte e le finestre sono sbarrate, fissate da assi in legno, mentre la casa in cui i protagonisti si nascondono è circondata da un reticolo che sembra intrappolarli più che dar loro rifugio. Eppure, se uscire sembra così difficile, perché la minaccia di un possibile nemico appare più tangibile che mai? Entrare è forse più facile? O il vero nemico si nasconde solamente nella mente di una famiglia segnata (e spezzata) dalla Guerra?

Darkling - Danica Curcic, Miona Ilova e Flavio Parenti
Darkling – Danica Curcic, Miona Ilova e Flavio Parenti

Sensi all’erta

Vincitore del Premio del Pubblico al 33° Trieste Film FestivalDarkling si è distinto anche al Belgrado International Film Festival dove ha conquistato i premi come Miglior Film e Migliore attrice a Danica Curcic. La pellicola diretta dal serbo Dušan Milić non è quindi passata inosservata nel panorama europeo, dimostrando che le sue scelte a metà tra il thriller e l’horror sono tutt’altro che sbagliate. Il senso di oppressione della pellicola appare coerente con la storia narrata: tanta è l’attesa – continua, spasmodica ma anche trattenuta – e poca è l’azione, in una proporzione tale da non permettere mai di abbassare la guardia.

Un punto di vista lucido ma nervoso

Danica Curcic si immerge in queste atmosfere scure e dilatate con rassegnata determinazione. La sua Vukica ha paura e non si vergogna di ammetterlo. Vorrebbe fuggire, salvando se stessa e la figlia Milica, anche se ciò significherebbe rinunciare per sempre al possibile ritorno del marito e del fratello. Il suo punto di vista, a tratti lucido e a tratti nervoso, possiede in sé la giusta dose di ansia: un ingrediente fondamentale per un thriller psicologico che promette, nel suo piccolo, di non lasciare indifferenti.

Darkling, diretto da Dušan Milić, esce nelle sale il 21 aprile distribuito da A_LAB in collaborazione con Lo Scrittoio. Nel cast anche gli italiani Andrea Bosca e Flavio Parenti.

VOTO:
3 stelle

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