Californie, recensione: racconto neorealista tra cronaca e finzione

Californie - Khadija Jaafari
Californie - Khadija Jaafari

La recensione di Californie, primo lavoro di finzione di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman: un coming of age che racconta una pre-adolescenza fatta di scelte cruciali, girato nell’arco di 5 anni

La storia di Jamila

Jamila (Khadija Jaafari) è una giovane originaria del Marocco che vive con la sua famiglia a Torre Annunziata. All’età di nove anni Jamila coltiva grandi sogni e guarda al futuro con occhi limpidi e fiduciosi. Ma il rapporto conflittuale coi suoi coetanei e l’assenza della famiglia la spingono ad isolarsi e a proteggersi dietro una corazza che si fa sempre più spessa. A tredici anni, senza neanche aver finito le scuole medie, lascia gli studi e comincia a lavorare a tempo pieno nel salone da parrucchiera di Jasmine (Marilena Amato). Quell’occupazione sembra darle tutto ciò di cui ha bisogno: soldi, vestiti e persino un telefono tutto suo. Ma non sono solo i beni materiali ad appagare l’ego di Jamila. È il fatto che il suo capo le affidi delle responsabilità, dandole il riconoscimento che nessuno le aveva mai dato. Attraverso il racconto intimo e delicato di questa palpitante pre-adolescenza, Californie, girato nell’arco di cinque anni, è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà.

Scrittura a quattro mani

Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, lavorando insieme alla sceneggiatrice Vanessa Picciarelli, firmano il loro terzo film – primo di finzione -immaginandolo come una sorta di spin-off del precedente documentario. In Butterfly (che aveva per protagonista Irma Testa, prima pugile donna italiana a partecipare alle Olimpiadi) si vedeva infatti, seppur di sfuggita, una ragazzina originaria del Nord Africa che sognava di diventare pugile come lei. Solo ora scopriamo che quella ragazzina era proprio Jamila. La macchina da presa dei due cineasti la osserva nell’arco di 5 anni, dai nove ai quattordici, evidenziandone i cambiamenti fisici ma soprattutto interiori.

Californie - Khadija Jaafari
Californie – Khadija Jaafari

Frustrazioni e determinazione

Khadija Jaafari matura minuto dopo minuto, complice il tempo che passa ma anche le delusioni cui va incontro. Jamila prova ad andare a scuola ma non riesce ad integrarsi con i suoi coetanei, lavora come apprendista parrucchiera, idealizza il suo Paese d’origine salvo poi ricredersi, i genitori sono assenti e deve fare i conti con un assistente sociale che la riempie di domande. Non sente particolare vicinanza con la sorella Angelica (Ikram Jaafarii) e non riesce nemmeno a realizzare il desiderio di uscire con il ragazzo che le piace. Eppure nella vita di Jamila, alla lunga, non mancheranno dei successi: merito della sua determinazione e della forza che non le impedisce di perseguire l’obiettivo di un’indipendenza con la quale prendere finalmente in mano la vita.

Coming of age adolescenziale

Nasce così un racconto neorealista, che sa ricostruire come un documentario ma che ha anche l’estetica di un buon film di finzione. Jamila è il personaggio ideale per parlare dell’adolescenza femminile in un contesto particolare e quasi multi-etnico. Il coming of age che ne deriva prende in considerazione le sue origini marocchine ma anche la quotidianità a Torre Annunziata (i cui luoghi, volutamente, vengono lasciati solo sullo sfondo). Questa ragazzina si trova spesso fuori posto e quel conflitto sembra esprimersi, suo malgrado, anche dall’insegna sbagliata del negozio in cui lavora, con “Californie” scritto al posto di “California”. Pur ponendo delle domande, però, la pellicola non dà alcuna risposta. Altra scelta voluta, per restare fuori da qualsiasi “psicologismo” o schema morale. Californie accompagna i passi di Jamila, limitandosi a filmarli in qualunque posto decidano di andare.

Californie, presentato in concorso al Mostra del Cinema di Venezia 2021 all’interno delle Giornate degli Autori (dove si è aggiudicato il premio per la Miglior sceneggiatura), è prodotto da Ang Film con Rai Cinema insieme a La Mansarde Cinéma. Arriva nelle sale italiane il 21 aprile distribuito da Fandango. Nel cast: Khadija Jaafari, Ikram Jaafari, Marilena Amato, Fatima Ramouch, Simona Petrosino ed Emanuele Palumbo.

VOTO:
3 stelle

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