La ragazza dei tulipani, recensione del film con la leggiadra Alicia Vikander

Alicia Vikander ne La ragazza dei Tulipani

Arriva nelle sale La ragazza dei tulipani, appassionata storia d’amore e adulterio ambientata nell’Olanda del seicento. Protagonista la leggiadra Alicia Vikander, che con la sua eleganza risolleva le sorti di una trama a tratti debole.

Dal romanzo al film

Tratto dal romanzo di Deborah Moggach, La ragazza dei tulipani è un film con una produzione molto travagliata alle spalle, è stato infatti realizzato ben quattro anni fa, ma sul suo cammino ha incontrato diversi ostacoli, tra cui il ciclone Weinstein, prima di uscire nelle sale. Ambientato nell’Amsterdam del diciassettesimo secolo, momento in cui la città è nel pieno splendore grazie al fermento di arte e commercio, soprattutto di tulipani, narra la vicenda di Sophia (Alicia Vikander) orfana cresciuta dalle suore, che sposa il ricco e attempato mercante Cornelis Sandvoort (Christoph Waltz), impaziente di mettere su famiglia. Nell’attesa di riuscire a concepire un erede, i coniugi posano per un ritratto del pittore Jan Van Loos (Dane DeHaan), giovane e sconosciuto artista di cui la ragazza si innamora ricambiata. Per vivere il loro amore profondo e clandestino i due escogitano un piano aiutati dalla domestica Maria (Holliday Grainger), amica fidata e confidente di Sophia.

La smaniosa febbre dei tulipani

Forse per meglio descrivere questo affresco del seicento barocco, attraversato dall’austera controriforma e dalla nascita di una nuova visione artistica, in cui il commercio internazionale la fa da padrone creando una nuova classe di ricchi, pronta a sostituire la vecchia e decadente nobiltà, era necessario utilizzare il titolo originale Tulip Fever, che meglio esprime la smaniosa e irrefrenabile brama di possedere un pregiato bulbo di tulipano. L’Italia ha preferito però avvalersi di un titolo che rimanda tanto a La ragazza con l’orecchino di perla, film del 2003 con cui condivide tematica e  ambientazione storica. Al di là del titolo, la storia riesce perfettamente a rendere l’azzeccatissima analogia della spasmodica febbre per questo raffinato fiore, e il desiderio carnale di una passione ardita e illecita.

Una scena del film
Una scena del film

Non un film ma un dipinto

La ragazza dei tulipani più che un film, è un vero e proprio dipinto che si anima e prende vita, utilizzando tutti i colori presenti nella tavolozza dei più famigerati pittori fiamminghi, ci trascina piacevolmente davanti a splendide e dettagliate scenografie, che sembrano quasi prese in prestito dallo studiolo artistico di Rembrandt o di Vermeer. L’eccellente fotografia ci fa rivivere i famosi luoghi ritratti da questi straordinari artisti, attraverso il giusto equilibrio di luce e chiaroscuro, lasciandoci di volta in volta affascinati e attoniti come davanti a un’opera d’arte vivente, che ci rapisce e ci trasporta in uno spazio e in un tempo lontano, ormai passato, che non ci appartiene, ma che continua a esistere attraverso l’arte che imita la vita.

Cast di altissimo livello ed eccellenti prove attoriali

Ad aggiungere un ulteriore tocco di eleganza ci pensa lo strepitoso cast, formato da eccellenti veterani dello schermo e da giovani e promettenti conferme. Alicia Vikander è semplicemente meravigliosa, avvolta in quella veste blu oltremare, leggiadra e delicata come il più raro e prezioso dei tulipani che allegoricamente rappresenta, metafora di un’epoca che vede la donna solo come mero ornamento di pura bellezza. La giovane attrice, già premio oscar, in questo ruolo non si risparmia, e col piglio e l’ardore di una vera professionista, ci mostra anche l’altro lato della medaglia: la donna voluttuosa e passionale che vive senza remore un amore intenso e clandestino. Christoph Waltz è convenzionalmente perfetto nel ruolo del magnanimo e ingenuo mercante di tulipani, perdutamente innamorato dell’idea di famiglia più che della moglie, bonariamente ossessionato dalla voglia di procreare eredi a cui lasciare futuro e fortune. Questa volta l’attore fa appello a una recitazione pulita e squisitamente lineare, senza regalare nessun gesto o guizzo sopra le righe a cui ci ha abituati in ogni sua esclusiva performance. Sempre ineccepibile Judi Dench, che con la saggezza e l’esperienza da grande attrice offre una prova magnifica. Ottima la Maria di Holliday Grainger e buona anche la recitazione di Dane DeHaan, forse non all’altezza dei colleghi che lo adombrano con le loro magistrali interpretazioni.

Alicia Vikander e Dane DeHaan in una scena
Alicia Vikander e Dane DeHaan in una scena

Trama godibile dall’epilogo approssimativo

Il film, narrato dalla voce fuori campo della domestica Maria, scorre godibile e fluido solo a tratti, poiché spesso ci troviamo di fronte a situazioni lasciate in sospeso, circostanze che non ottengono una conclusione o una degna spiegazione(come l’improvvisa partenza e l’altrettanto improvviso ritorno di Willem) o l’inserimento di personaggi che non hanno una funzione chiara (come il sacrificato Zach Galifianakis), che vengono tirati fuori nel tentativo di risollevare la trama nei punti privi di mordente. L’atto finale poi si incarta inevitabilmente nella supeflua e vana ricerca di un colpo di scena, di una svolta inaspettata che possa spiazzare lo spettatore, rendendo l’epilogo ingarbugliato e approssimativo, un vero peccato per un film che in fin dei conti merita di essere visto.

La ragazza dei tulipani è diretto da Justin Chadwick, con Alicia Vikander, Dane DeHaan, Christoph Waltz, Holliday Grainger, Judi Dench, Tom Hollander e Zach Galifianakis, nelle sale dal 6 settembre, distribuito da Altre Storie

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