Mia e il leone bianco, recensione: una magnifica storia di amicizia e crescita personale

Mia e il leone bianco

In Mia e il leone bianco il legame uomo/animale si configura pienamente in un film adatto a tutti che coinvolge e fa riflettere, dove gli animali sono amici, guide e salvatori della nostra anima.

Una bambina e un leoncino

Mia (Daniah De Villiers) è solo una bambina quando stringe una straordinaria amicizia con Charlie, un leoncino bianco nato nell’allevamento di felini dei genitori in Sudafrica. Per anni, i due crescono insieme e condividono ogni cosa. Ormai quattordicenne, Mia scopre che il padre ha intenzione di vendere Charlie, divenuto uno splendido esemplare adulto, ad alcuni bracconieri senza scrupoli. Determinata a salvare il suo migliore amico, non ha altra scelta che scappare con lui per raggiungere la riserva naturale di Timbavati, dove il leone sarà protetto per sempre.

Generazioni e specie a confronto

Mia e il leone bianco è un work in progress durato 3 anni, proprio per permettere alla protagonista e al cucciolo di leone di crescere e lavorare insieme, sviluppando un legame profondo e autentico che viene espresso nella storia attraverso il coinvolgimento, l’emozione e il rispetto per la Natura. Testimone di messaggi forti la storia che si racconta non vuole essere l’ennesimo film sull’amicizia uomo/animale ma osa molto di più, arrivando ad un confronto generazionale e di specie, che vede nell’amicizia l’elemento capace di distruggere ogni barriera e fare breccia nel cuore dello spettatore.

Daniah De Villiers e il leone bianco.

La natura selvaggia

La natura fa da sfondo alle insicurezze e alla solitudineche affliggono la protagonista, ritrovatasi nella savana africana per aiutare il padre nell’allevamento di leoni, un’attività fiorente ma pericolosa, in una terra selvaggia di cacciatori senza scrupoli. Per salvare il suo amico, Mia farà un viaggio destinato a cambiare entrambi, in cui la fuga risulterà un pretesto per crescere, affrontare il mondo esterno e scoprire il lato selvaggio che è in ognuno di noi.

Il legame uomo/animale

Mia e il leone bianco è un film capace di trattare molti temi nel cui centro è presente sempre il legame uomo/animale che con un ritmo stimolante rivela nella vicenda raccontata la crudeltà dell’uomo per raggiungere scopi ignobili e vanagloriosi, attraverso la violenza contro gli animali. In Africa esistono cacciatori disposti a far uccidere le creature feline ai turisti per soldi, solo per immortalare con una foto quel momento e portarselo a casa e sacrificare così un’innocente vita. Questa brutalità fa parte del mondo del film e Gilles De Maistre lo sa bene, riuscendo a confezionare un prodotto che coinvolge e fa riflettere su problematiche che vanno oltre lo schermo e riguardano tutti noi.

Mia e il leone bianco, diretto da Gilles De Maistre con Daniah De Villiers, Mélanie Laurent, Langley Kirkwood, uscirà nelle sale il 17 gennaio, distribuito da Eagle Pictures e Leone Film Group.

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