La nostra video intervista a Vittorio Sgarbi, per il suo Pasolini Caravaggio, un viaggio teatrale e musicale in cui racconta vita ed opere dei due grandi geni, in scena al Teatro Olimpico di Roma
Vi presentiamo la nostra video intervista a Vittorio Sgarbi, per il suo Pasolini Caravaggio, un viaggio teatrale e musicale in cui racconta vita ed opere dei due grandi geni, che nonostante i quasi 400 anni che li separano hanno molti punti di contatto. Il neo sottosegretario alla Cultura ci ha parlato di loro, degli artisti non capiti/apprezzati dai contemporanei, del raccontare l’arte a teatro, ma anche della sua proposta di rendere gratuiti i musei per i residenti, abituati a visitarli altrove ma raramente nella propria città.
Pasolini Caravaggio è in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 2 al 4 dicembre 2022.
La storia
“Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio“.
È su questa citazione di Vittorio Sgarbi che s’innesta l’idea di un’inedita simmetria con l’intellettuale Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 / Lido di Ostia 1975). Pasolini e Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio (Milano 1571 / Porto Ercole 1610), seppur su piani differenti, innescarono roventi polemiche attraverso le loro modalità artistiche, e di vita, divenendo interpreti di nuove realtà spesso non comprese dai coevi, e dai posteri. In questo spettacolo, tutto da ascoltare e vedere, Vittorio Sgarbi ci condurrà nelle vite fin dentro le opere rivoluzionarie di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini. Trascendendo immagini, testi e suoni, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di questi due maestri i quali, nonostante abbiano vissuto a circa quattrocento anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale.