Villa Psicosi ci racconta il nuovo singolo San Giovanni e qualche curiosità in più sul suo progetto artistico
Piacere di conoscerti Villa, ci parli un po’ di te?
Piacere, Villa Psicosi è un rapsodo-produttore, incorreggibile sognatore, alla ricerca del midollo della vita con cui sono a contatto ogni giorno visto che lavoro come docente di scuola primaria.
Con chi lavori alla produzione dei tuoi pezzi?
Totalmente da solo!
Parlaci un po’ di questo tuo singolo Sesto San Giovanni, come ti sei approcciato al brano?
Mah, Sesto San Giovanni è un pezzo nato per far divertire me e la gente…Avevo voglia di trattare un tema tosto come l’abuso di psicofarmaci ma con leggerezza senza farlo pesare. Credo che tutti abbiano sempre bisogno di un po’ di leggerezza.
Il tuo progetto a quali reference musicali si ispira e perché?
Io passo dal punk, al pop, all’elettronica estrema fino a Gigi Dag, non ho reference particolari faccio quello che mi gira. Pensavo di inserire della musica classica nei prossimi lavori
Raccontaci in breve il tuo passato musicale e chi sei al di fuori della musica
Ho iniziato a suonare la chitarra all’età di 7 anni, i primi brani li registravo ad 11 anni con un mio compagno di classe a casa sua con Cubase. Sotto etichetta con un progetto passato ho venduto 2 dischi negli States. E girato un sacco di centri sociali. Insomma, faccio musica da 23 anni. Fuori dalla musica sono un docente come ho accennato prima, sono una persona che prende la vita così come viene nel qui ed ora senza troppe pretese e aspettative, sono molto shanti.