Addio, ti sto lasciando andare è il titolo che la cantautrice, corista e vocal coach Valentina Rizzi ha scelto per il suo nuovo singolo, disponibile in radio ed in tutti i digital store
Addio, ti sto lasciando andare: una frase, un monito, una promessa. Ed è proprio “Addio (Ti sto lasciando andare)” il titolo che la brillante cantautrice, corista e vocal coach meneghina Valentina Rizzi ha scelto per il suo nuovo singolo, disponibile in radio ed in tutti i digital store. Il brano, perfetto seguito di un lungo e sfavillante percorso professionale sfociato nel successo di Mentiras e nel repack dell’EP Ferro e Magnete (2021), evidenzia l’attitudine comunicativa dell’artista, esaltandone doti vocali, ma soprattutto, un’eccezionale sensibilità autorale ed un’incredibile abilità di attingere ad emozioni, sentimenti ed esperienze soggettive, trasponendoli in testi dall’accezione universale, capaci di coinvolgere ed abbracciare ogni target di pubblico.
Sorretto da una cornice sonora accattivante e contemporanea, intima e malinconica ma al tempo stesso fresca e travolgente – firmata da Okrim, con arrangiamenti a cura di Paolo Raiola -, Addio (Ti sto lasciando andare) rappresenta un ritratto musicale che, grazie alla raffinatezza interpretativa di Valentina – supportata dall’occhio attento e competente di Michela Macciolini che ha reso il profondo valore del pezzo nell’emblematico scatto scelto per la cover -, disegna il capolinea di una relazione amorosa tossica e opprimente, quel punto decisivo grazie al quale è possibile concludere definitivamente un capitolo cupo e tormentato della propria opera esistenziale, ritrovando la libertà, l’energia e la determinazione necessarie per ridefinire se stessi sotto una nuova luce.
«Ho scritto questa canzone – dichiara l’artista – per dare forza a tutti coloro che vivono, o hanno vissuto, un rapporto di coppia nocivo e deleterio. Quando ci si ritrova immersi in dinamiche di questo tipo, si crea una dipendenza, spesso inconscia, che rende faticoso mettere la parola “fine”, portandoci a non chiudere mai per davvero la storia, che si trascina di continuo, lasciando a terra strascichi di sensi di colpa, amarezza, delusione e i cocci di un’anima frantumata, indebolita dai postumi di una relazione al veleno. Non è semplice ricominciare, ma il messaggio che voglio trasmettere è che, fondamentalmente, non si riparte mai da zero, ma da se stessi. Ed è proprio in se stessi che va ricercata la scintilla per reagire, per riprendere in mano la propria vita e volgerla nella direzione in cui vogliamo andare».