Il film Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia con Diego Abatantuono somiglia a una commedia nera e parte in modo efficace raccontando la presa di coscienza di un uomo, ma nel farlo, si perde aggiungendo elementi scontati.
Una buona premessa
Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia mette al certo della storia la vicenda di Enzo Stefanelli (Diego Abatantuono), professore di astrofisica, che una notte salva la vita ad un giovane ferito da un colpo di pistola. Dopo alcuni giorni, il giovano per ripagarlo gli dice che, essendo un killer di professione, è pronto ad uccidere un suo nemico, chiunque esso sia. Dapprima Enzo afferma insistentemente che lui non ha nemici, ma il giovane Salvatore (Antonio Folletto) fa di tutto per trovarne uno. Nonostante sia evidente che Enzo si sforzi per essere accettato da una famiglia che lo respinge e da colleghi che lo affossano, solo grazie a Salvatore riesce ad aprire gli occhi e a mettere in dubbio tutte le persone che lo circondano.
Un messaggio amaro
Il film Un nemico che ti vuole bene parte in modo efficace, fondendo elementi del thriller, come tensione, suspence e un alone di mistero, con altri più comici e divertenti, dati anche da due ottime interpretazioni, come quella di Abatantuono e Folletto. Il continuo scambio di battute e in un certo senso duello tra i due dà al film un certo ritmo, una continua provocazione da parte di Salvatore e continui colpi incassati da Enzo che, prima o poi, però, con il ragazzo che gli funge da Grillo Parlante, deve ammettere che la sua vita non lo soddisfa né tantomeno lo rende felice.
Una vita accettabile?
Il tema, il senso e anche il messaggio del film sono interessanti: Enzo è una brava persona, ma fondamentalmente è fin troppo ingenuo, cerca in tutti i modi di tenere insieme una famiglia allargata con una moglie (Gisella Donadoni) che probabilmente non lo ama più, una figliastra Ivana (Annabella Calabrese) e un figlio, Massimo (Mirko Trovato), che si rivolgono a lui solo quando hanno bisogno di soldi, e una madre (Sandra Milo), dedita al bridge, che lo considera un fallito, elogiando invece il fratello Gregorio (Roberto Ciufoli), un prete che si occupa di dare asilo e sostengo a bambini orfani. Sul piano lavorativo Enzo è messo da parte dal ricco rettore dell’università (Ugo Conti) e un dall’ex amico Claudio Petrazzi (Antonio Catania) che, oltretutto, si è impossessato di una scoperta fatta da Enzo.
Ingenua moralità
La vita di Enzo è quindi insoddisfacente e infelice, eppure lui non se ne accorge o non gli interessa. È un uomo buono e ingenuo, che si fida fin troppo delle persone. Proprio per questo l’incontro con Salvatore diventa interessante: partendo da una premessa estrema come l’omicidio di un ipotetico nemico e attraverso piccole indagini, Enzo finalmente vede le persone che lo circondano sotto una luce diversa e soprattutto scopre delle cose che lo mettono, finalmente, di fronte alla realtà. Efficace è anche l’idea che Salvatore si diverta a mettere in difficoltà Enzo, perché se facesse tutto questo solo per pura riconoscenza, risulterebbe inverosimile.
Uno strano sviluppo
Nonostante una mescolanza di generi in alcuni casi forzata, il film è, volutamente, intrigante e divertente. Peccato che si perda nel corso della storia e soprattutto nel finale, del tutto deludente, anche se non scontato. Il personaggio di Enzo è un uomo in cui è facile immedesimarsi, se non vede la realtà è perché non vuole, ma l’insistenza di Salvatore, inspiegabile soprattutto nell’ultima parte del film, rimane fine a se stessa. Perché? Ma non solo questo spunto viene lasciata a metà, ci sono molte altre vicende che vengono aperte e mai chiuse.
Una commedia nera poco convinta
Il film Un nemico che ti vuole bene potrebbe essere definito come una black comedy, con il difetto che non è né abbastanza black, né abbastanza comedy. Per quanto Enzo abbia una sorta di presa di consapevolezza è fin troppo labile e anche lasciata a metà. Come lo sono gli altri personaggi della storia che, a parte, essere spunto per riflessioni ed espedienti comici, sembrano non avere abbastanza profondità e sarebbe stato interessante caratterizzarli maggiormente, puntando anche di più sul rapporto con il protagonista. Un nemico che ti vuole bene si perde e solo il personaggio di Enzo rimane verosimile a vicino alla realtà, quella che è stata presentata al pubblico dall’inizio del film.
Perdersi nel racconto
Un nemico che ti vuole bene non convince fino alla fine, ed è un peccato: le interpretazioni sono ottime, la regia è lineare e pulita, come anche gli espedienti comici e di tensione, per la prima parte del film sono efficaci e ben legati insieme, come la fotografia che prende elementi sia thriller che comici. Anche la stessa scoperta di Enzo e presa di coscienza è ben riuscita, ma non conclusa. Il film si perde nel racconto, concludendo alcune cose in modo prevedibile e lasciandone altre a metà.
Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia con Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Mirko Trovato, Sandra Milo, Roberto Ciufoli, Annabella Calabrese, Gisella Donadoni, Massimo Ghini, Antonio Catania, Ugo Conti, Andrea Preti, Ernesto Lama, Ciro Esposito, Paolo Ruffini, uscirà il 4 ottobre distribuito da Medusa Film.