Ufo è il risultato di una lavoro di drammaturgia sulle testimonianze dirette di dieci persone che affermano di essere entrate in contatto con esseri extra terrestri. Regia di Ivan Vyrypaev, in scena al Teatro Cometa Off dal 21 al 25 febbraio.
Ufo, secondo le parole del regista Ivan Vyrypaev, è un testo spiazzante. Nulla di quello che ci si potrebbe aspettare è ciò che avviene, e si comincia a dubitare sulla natura reale del testo da mettere in scena. In Ufo Vyrypaev è in grado di parlare alle persone in maniera naturale e profonda, toccando i temi fondamentali della nostra esistenza con ironia.
Il flusso di parole che investe il pubblico è fatto di energia e significato, e mentre prende forma si fa ritmo. In questo testo, grazie alla qualità della drammaturgia, l’attore è l’unico protagonista, e ha la possibilità di riappropriarsi del proprio ruolo. Quello di una persona che parla con il pubblico. La regia di questo spettacolo è infatti solo un lavoro sull’attore, una direzione e creazione di personaggi in cui la macchina scenica, seppur presente, scompare sullo sfondo. L’ultima scena, a sorpresa, fornisce la chiave di lettura della (o delle) storie, spostando completamente l’obiettivo. In Ufo l’elemento chiave non è mai quello su cui si posa l’attenzione.
Il regista russo, decide di girare un film sugli alieni. Per realizzarlo, dopo aver fatto alcune ricerche, incontra dieci persone fra le tante che dicono di aver visto gli alieni. Resta con ciascuno di loro alcuni giorni intervistandoli e registrando tutte le conversazioni su nastro. Non riuscendo a farsi produrre il film trasforma la sceneggiatura in una pièce teatrale. Ufo è il risultato di una lavoro di drammaturgia sulle testimonianze dirette di dieci persone che affermano di essere entrate in contatto con esseri extra terrestri. Queste testimonianze, in cui ciascuno dei dieci intervistati tenta disperatamente di comunicare il fatto più importante della propria vita, sono delle confessioni sincere piene di umanità.
L’artista Cazimir Liske è morto in condizioni sospette nell’aprile del 2017 a Mosca e il regista vuole ricordare la sua figura di attore.
Sul palco del Teatro Cometa Off di Roma Michele Lisi, Stefano Macchi, Carlotta Mangione, Fabio Mascagni, Ludovica Modugno, Francesco Petruzzelli, Cristina Poccardi, Viktor Rizengevich diretti da Teodoro Bonci del Bene.