Dal 9 al 18 novembre al Teatro Olimpico di Roma torna il Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, con Petra Magoni e Mama Marjas, elaborazioni musicali di Mario Tronco, Leandro Piccioni e Pino Pecorelli, regia di Andrea Renzi.
Dopo il debutto dello scorso anno a novembre sempre al Teatro Olimpico, e una fortunata tournée nazionale e internazionale, torna sul palcoscenico del Teatro Olimpico di Roma, per l’inaugurazione della stagione della Accademia Filarmonica Romana, dal 9 al 18 novembre il Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ultimo lavoro firmato dall’Orchestra più multietnica d’Italia, che si è già cimentata in maniera originale e imprevedibile nel Flauto magico mozartiano e nella Carmen di Bizet.
Prodotto dall’Accademia Filarmonica Romana (che per l’Orchestra ha già realizzato tre anni fa la Carmen) dal Festival Les nuits de fourvière di Lione che ha accolto nel giugno 2017 la prima assoluta e dalla Fondazione Teatro di Napoli–Teatro Bellini, lo spettacolo ruota intorno all’idea di un sorprendente Don Giovanni, affidato ad una voce femminile, quella di Petra Magoni indimenticabile Regina della notte del Flauto magico mozartiano nella prima produzione dell’Orchestra. Definito da Le Monde “glamour e iconoclasta”, capace di mille travestimenti e abile a muovere in scena le fila di tutta la vicenda, Petra Magoni/Don Giovanni sviluppa intorno a sé tutta la drammaturgia musicale dello spettacolo, filo conduttore di questa rielaborazione contemporanea del mito settecentesco. Una visione “altra” del protagonista che apre ad una diversa lettura dei rapporti tra i personaggi.
Tra arie, duetti e pezzi d’insieme, i personaggi dell’opera percorrono fino in fondo le loro storie, rese vive e attuali ai nostri occhi dai travestimenti linguistici e musicali realizzati da Mario Tronco, Leandro Piccioni e Pino Pecorelli, portando l’opera, con mano leggera, ad abbattere ogni confine fra i diversi generi. Ritroveremo così Don Giovanni come un redivivo Cab Calloway in un immaginario Music Club, un’ambientazione dal gusto anni ’20 ma anche fortemente contemporanea, che dirige la sua orchestra e il suo destino in una pulsione di libertà e perdizione. Un luogo vitale e carico di energia, dove i musicisti dell’Orchestra, posti su appositi piani sfalsati in altezza, che delimitano uno spazio a sviluppo circolare tagliato da una parete di pannelli variamente illuminati, si muovono quali protagonisti, insieme ai cantanti, nelle loro avventure musicali ed esistenziali. E fondamentale, come sempre, sarà l’apporto musicale che darà ogni singolo musicista e cantante chiamato a partecipare a questa produzione. Nel cast troviamo insieme a Petra Magoni, Mama Marjas cantante reggae già molto applaudita nel ruolo di protagonista della precedente Carmen che si alterna al ruolo di Zerlina con Frances Alina Ascione; e ancora la cantante lirica di origine albanese Hersi Matmuja, il brasiliano Evandro Dos Reis, il tunisino Houcine Ataa e alla sua prima collaborazione con l’Orchestra, Simona Boo, dal 2015 vocalist dello storico gruppo napoletano dei 99 Posse. Saranno loro a trasformare il libretto di Lorenzo Da Ponte in una versione multilingue che abbraccia l’italiano, il francese, l’arabo e il portoghese.
“Siamo abituati all’idea di un Don Giovanni burlone, che si finge spesso un altro – racconta Mario Tronco, direttore artistico dell’Orchestra e regista dell’opera insieme ad Andrea Renzi –. Il travestimento, la mascherata sono le tentazioni per lui irresistibili. Si direbbe, per dirla con le parole di Fedele d’Amico, che egli inganni le donne non tanto per il piacere di conquistarle, ma che si prodighi a conquistarle per il piacere di ingannarle. Amare le donne e diventare ogni volta un altro. Potrebbe essere una definizione del Teatro come luogo in cui esseri in carne ed ossa si fingono altri. Il nostro ‘Don Giovanni’ parte però da presupposti diversi. L’idea è quella di sempre: rappresentare se stessi nei panni di altri, recitare il ruolo di se stessi con le parole e il carattere di personaggi di fantasia”.
DON GIOVANNI DI MOZART
SECONDO L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
TEATRO OLIMPICO, Roma
da giovedì 9 a domenica 18 novembre 2018
tutti i giorni ore 21, domenica ore 18, lunedì e martedì riposo
9 novembre ore 10.45 matinée riservata alle scuole
Don Giovanni Petra Magoni
Donna Anna Simona Boo
Donna Elvira Hersi Matmuja
Zerlina Mama Marjas / Frances Alina Ascione (15, 16, 17/11)
Don Ottavio Evandro Dos Reis
Leporello Mama Marjas
Masetto Houcine Ataa
pianoforte Leandro Piccioni
contrabbasso Pino Pecorelli
batteria Ernesto Lopez Maturell
chitarre Emanuele Bultrini
tastiere Andrea Pesce
elaborazioni musicali Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli
direzione artistica e regia Mario Tronco
regia Andrea Renzi
direzione musicale Leandro Piccioni
scenografie Barbara Bessi
costumi Ortensia de Francesco
una produzione
Accademia Filarmonica Romana
Les nuits de fourvière
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
Info: lo spettacolo è in scena dal 9 al 18 novembre ore 21, la domenica ore 18; lunedì 12 e martedì 13 novembre riposo.
Filarmonica Romana: 06 32 01 752, promozione@filarmonicaromana.org
Teatro Olimpico: 06 32 65 99 27, ufficiopromozione@teatroolimpico.it
www.filarmonicaromana.org / www.teatroolimpico.it
Biglietti da 23 a 31 euro (compreso di prevendita); biglietti per ragazzi 4-14 anni 15,50 euro.