Tinny Andreatta lascia Rai Fiction e passa a Netflix per occuparsi di serie originali italiane

Eleonora Andreatta (foto I.Zingariello)
Eleonora Andreatta (foto I.Zingariello)

La celebrata direttrice di Rai Fiction Eleonora “Tinny” Andreatta lascia la tv di Stato dopo 25 anni e approda a Netflix per occuparsi delle serie originali italiane

Eleonora “Tinny” Andreatta, apprezzatissima direttrice di Rai Ficton, lascia dopo 25 anni la tv pubblica per passare a Netflix, dove si occuperà delle serie originali italiane, subentrando a Felipe Tewes. Comunica Netflix: «A conferma del crescente investimento della società nelle produzioni locali in tutta Italia. Con base a Roma, Tinny, che inizierà nel corso del mese di Luglio, guiderà il team che sviluppa e crea le serie originali italiane per il servizio di intrattenimento globale, e riporterà a Kelly Luegenbiehl, Vice Presidente delle Serie Originali EMEA per Netflix. Felipe Tewes, che ha ricoperto il ruolo di Direttore delle Serie Originali italiane per tre anni, assumerà un nuovo incarico come Direttore in Netflix che sarà annunciato nel prossimo futuro».

Questo invece il comunicato di commiato della Rai e le parole della Andreatta:

La Rai comunica che Eleonora Andreatta lascerà l’Azienda per intraprendere una nuova avventura professionale dopo 25 anni di lavoro in Rai. Il ruolo di direttore di Rai Fiction sarà preso ad interim dall’AD Fabrizio Salini. Tinny Andreatta è stata, nei suoi anni trascorsi in Rai, una risorsa importante nella crescita della nostra Azienda. La sua competenza e autorevolezza hanno consentito alla RAI di imporsi in un settore, come quello delle fiction, che è completamente mutato negli ultimi otto anni. Tinny lascia un team di grande qualità, che affronterà il futuro con la stessa passione, energia innovativa e spirito di Servizio Pubblico di sempre. A lei vanno gli auguri di buon lavoro e nuove soddisfazioni professionali da parte di tutta la Rai. «Lascio questa azienda che è stata la mia casa da sempre -dichiara Eleonora Andreatta- La casa del servizio pubblico che mi ha accolto e dato la straordinaria opportunità di crescere, di formare le mie competenze e metterle a disposizione di un progetto e di un sistema di valori che ne costituiscono l’essenza e ne alimentano una missione nella quale mi sono profondamente riconosciuta. Non è stato facile prendere questa decisione e so quello che lascio e quanto debbano alla Rai la ricchezza e l’esperienza che porto con me».

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