The Paradox Effect, recensione: neanche Harvey Keitel può salvare questo thriller evanescente

The Paradox Effect - Olga Kurylenko e Oliver Trevena
The Paradox Effect - Olga Kurylenko e Oliver Trevena

La nostra recensione di The Paradox Effect, spento thriller estivo diretto da Scott Weintrob con Harvey Keitel e Olga Kurylenko, oltre a Oliver Trevena premiato con il Breakout Actors of the Year alla scorsa Festa di Roma: gli interpreti ci sono, ma manca tutto il resto

The Paradox Effect si aggiunge a tutta una serie di thriller dimenticati nel resto dell’anno, e ripescati accuratamente per la torrida stagione estiva. Poco importa se nel cast ci sono nomi come Olga Kurylenko e Harvey Keitel, oltre alla rivelazione Oliver Trevena premiato alla Festa del Cinema di Roma lo scorso anno; il film del debuttante Scott Weintrob è troppo incerto e spento, concede giusto un paio di momenti di buon cinema grazie al mestiere di Keitel ma lascia poco o nulla dietro di sé. L’ennesimo caso di un film destinato allo sfruttamento televisivo, finito senza motivo nelle sale.

The Paradox Effect - Harvey Keitel
The Paradox Effect – Harvey Keitel

La testimone scomoda

Karina (Olga Kurylenko) è un’ex tossicodipendente che, una notte dopo il lavoro, assiste involontariamente a un omicidio collegato alla criminalità organizzata. Per farla tacere, il boss della mala Silvio (Harvey Keitel) rapisce sua figlia e la tiene in ostaggio. Per salvarla Karina sarà costretta ad aiutare Kovec (Oliver Trevena), l’assassino, a commettere una serie di crimini; l’uomo infatti è ricattato da Silvio per via di un’ingente somma di danaro che ha perso quando è finito in galera. L’assassino ha un’ora di tempo per mettere insieme i soldi, ma le cose non sono quelle che sembrano.

The Paradox Effect - Oliver Trevena
The Paradox Effect – Oliver Trevena

Un buon cast che non basta

Forse il problema di un film come The Paradox Effect sta nel come è stato pensato, sviluppato, scritto e poi messo in scena che nel risultato finale in sé e per sé. Perché, tutto sommato, l’esordio dietro la macchina da presa del regista pubblicitario Scott Weintrob non è neanche tra i peggiori dell’ultimo periodo ma viaggia su un piano di tale mediocrità da renderlo meno che mediocre, quindi dimenticabilissimo, evanescente. E non è che Keitel, Kurylenko e l’Oliver Trevena premiato a Roma non provino in qualche modo a dare più consistenza alla scrittura.

Perché, nonostante qualche momento caricaturale di troppo (Keitel nei panni di un boss della mafia siciliana è al limite della sospensione dell’incredulità), ci mettono la giusta dose di mestiere, ci mettono la necessaria quantità di professionalità e Olga Kurylenko sembra essere persino quella a credere di più nel progetto. Il problema principale è che The Paradox Effect si prende enormemente sul serio, arriva perfino ad evocare lo spirito della tragedia shakesperiana e di quella greca quando viene citato Nietzsche a più riprese, ma non possiede la necessaria gravitas per sostenere il peso delle proprie eccessive ambizioni.

The Paradox Effect - Olga Kurylenko
The Paradox Effect – Olga Kurylenko

Tutto troppo incerto

Funziona tutto troppo poco, è tutto troppo incerto sia nel setup che nella risoluzione di scrittura, il tono oscilla continuamente tra il noir e lo urban thriller ma non possiede la gestione della tensione del secondo né l’eleganza del primo. Rimane quindi un gigantesco punto di domanda, e non bastano un paio di momenti di cinema ben riuscito (la doppia sparatoria che ricorda Terminator, l’uso intelligente dei droni nelle riprese aeree) per fare di The Paradox Effect un film capace di giustificare la propria esistenza, al di là di una visione estiva molto poco pretenziosa.

Alla pellicola d’esordio di Weintrob manca la capacità di coniugare identità e spettacolarità, o perlomeno la grammatica basilare del racconto cinematografico nel presentare una storia che non sappia in maniera così annacquata di già visto. Perfino il finale sembra fin troppo rattoppato alla buona, attaccato quasi col Vinavil mentre il passaggio dal secondo al terzo atto è troppo frettoloso e brusco, impedendo al film di respirare e quindi di avere respiro. Weintrob potrebbe nascondere del talento ma avrà bisogno di ben altro materiale per dimostrarlo, mentre il trio Kurylenko-Keitel-Trevena è meglio che navighi su altre sponde. Magari meno remunerative, ma decisamente più interessanti.

TITOLO The Paradox Effect
REGIA Scott Weintrob
ATTORI Olga Kurylenko, Harvey Keitel, Oliver Trevena, Alice Astons, Meredith Mickelson, Romano Reggiani, Andrea Garofalo, Talia Asseraf
USCITA 1 agosto 2024
DISTRIBUZIONE Notorious Pictures

 

VOTO:

Due stelle

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