Si alza il sipario sul Teatro Superga con L’attimo fuggente, la trasposizione teatrale del celebre film con Robin Williams. Lo spettacolo, interpretato da Ettore Bassi, aprirà la nuova stagione 2019/2020, all’insegna del “Carpe Diem”.
Carpe diem è una delle più celebri orazioni della latinità, una delle filosofie di vita più influenti della storia, un invito a godere ogni giorno dei beni offerti dalla vita, apprezzando ciò che si ha. Seguendo questo filo conduttore, il Teatro Superga di Nichelino presenta un cartellone per la stagione 2019/2020 ricco di nuove produzioni: dalla trasposizione de L’attimo fuggente, trent’anni dopo il debutto cinematografico, al nuovo progetto teatrale di Simone Cristicchi Happy Next – Alla ricerca della felicità; da Andy e Norman, l’esordio a teatro del duo comico Gigi e Ross, alla Turandò di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
La stagione 2019-2020 del Teatro Superga è firmata dalla co-direzione artistica di Alessio e Fabio Boasi insieme a Claudia Spoto, direttrice del Teatro Colosseo. Per il quinto anno la gestione e la campagna di comunicazione sono di Reverse Agency all’interno di Sistema Cultura, il concetto dinamico di rete tra tutte le realtà culturali del territorio fortemente voluto dalla Città di Nichelino dal 2015.
Il cartellone 2019/2020:
Il Teatro Superga da ottobre ad aprile propone 19 spettacoli: 12 spettacoli in cartellone, 1 nella rassegna TSN Off di talenti locali e 6 concerti di “Lirica a Corte” e “Musical a Corte” nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi.
La stagione 2019-2020 parte il 24 ottobre con L’attimo fuggente. Trent’anni dopo il debutto cinematografico, approda per la prima volta a teatro in Italia il film cult con Robin Williams nel ruolo del professor John Keating che ha segnato intere generazioni al grido di «O capitano, mio capitano». L’adattamento è stato scritto dallo stesso Tom Schulman, Premio Oscar per la sceneggiatura originale del film. La pièce è diretta da Marco Iacomelli, già regista dei premiati Next to Normal e Green Day’s American Idiot, il ruolo del professor Keating è ricoperto da Ettore Bassi e la produzione è firmata STM – Scuola del Teatro Musicale di Novara.
A 43 anni di distanza dalla sua apparizione sui palchi del Beat72, La gaia scienza: la rivolta degli oggetti torna il 6 novembre ad abitare la sala di un teatro attraverso i corpi di tre giovani performer guidati dagli interpreti originali dello spettacolo: i fondatori de La Gaia Scienza, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi. Specchi, sedie sospese, funi, un cappotto, un violino scordato: sono gli oggetti che si oppongono ai corpi dei performer, acrobati in esplorazione dell’universo poetico di Majakovskij – il titolo stesso è quello di un suo poema del 1913 – che si rotolano, si lanciano, si dondolano come smarriti, amplificando i versi dell’autore russo nella risonanza di una miriade di frammenti.

Io, Vincent Van Gogh, il nuovo spettacolo firmato da Corrado d’Elia, in scena il 15 novembre, parte dallo straordinario patrimonio di pensieri che sono le lettere di Van Gogh al fratello Theo per tratteggiare in un racconto in soggettiva, che si compone piano piano, proprio come fosse un quadro a grandi pennellate, l’artista olandese, la sua vita, le sue emozioni, gli anni di Parigi, il manicomio, i rapporti con il padre, l’amicizia travagliata con l’artista Gauguin e il grande mistero che ancora avvolge la sua morte.
Il 9 dicembre Simone Cristicchi presenta il suo nuovo progetto teatrale Happy Next – Alla ricerca della felicità che si disvela tra canzoni, racconti e videopropiezioni tratte dall’omonomi documentario. Cristicchi si presenta al pubblico come un cartografo dopo un lungo viaggio, aprendo la sua valigia di “ricercautore”, cercando di rispondere a domande importanti e vitali come “Che cos’è la felicità?”.
Il 14 dicembre l’Harlem Gospel Choir, il più famoso coro gospel d’America nonché uno dei più longevi, propone i più grandi successi del mondo gospel. Dal 1986 il coro fondato da Allen Bailey, formato dalle più belle voci di Harlem e New York City, ha cantato per la Famiglia Reale, il presidente Obama, Nelson Mandela, Elton John, due Papi e all’International Broadcast Memorial per Michael Jackson.
L’8 gennaio va in scena il balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza: Lo Schiaccianoci del Moscow Classical Russian Ballet che con 15 anni di esibizioni di successo in Russia e all’estero presenta una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa.
You & Me del 18 gennaio è il nuovo spettacolo di Mummenschanz, la compagnia svizzera che durante i suoi 45 anni di carriera ha fatto dell’arte del mimo il suo punto di forza. You and Me in particolare prende gli oggetti della vita quotidiana, animandoli e scoprendo la loro vita poetica.

Il Malato Immaginario di sabato 1 febbraio è una rivisitazione dello storico “Malato Immaginario” di Molière del regista Marco Zoppello: un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi e condito di una farsa feroce.
Il 21 febbraio il duo comico Gigi e Ross debutta a teatro con la commedia Andy e Norman, fiaba moderna del commediografo Neil Simon nell’adattamento di Alessandro Benvenuti che ha firmato la storica edizione con Gaspare e Zuzzurro. “Andy e Norman” è una commedia attuale che illustra con armonia e sarcasmo le nevrosi dell’uomo contemporaneo, esaltandone i toni più comici.
Turandò del 29 febbraio è una reinterpretazione in chiave moderna dell’opera Turandot. Sul palco/podio due sovrani del panorama artistico, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, moltiplicano i loro talenti per alimentare il vero soggetto del racconto: l’enigma. Come le teste degli sfortunati pretendenti la T finale del titolo cade, un accento prende il suo posto per sottolineare la matrice popolare e impertinente di questo spettacolo.
Parenti e Serpenti del 7 marzo è l’amara e divertente commedia di Luciano Melchionna che costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.
Chiude la stagione, il 14 marzo, Nel mezzo del casin di nostra vita di Maurizio Lastrico. Attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi” che mescolano il tono alto e quello basso, l’attore-cabarettista ripercorre il meglio del suo repertorio raccontando con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita.

Per la rassegna domenicale nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, organizzata in collaborazione con STM – Scuola del Teatro Musicale di Novara e Fondazione Ordine Mauriziano, il Teatro Superga propone tre appuntamenti con concerti antologici della grande lirica per “Lirica a Corte”: Tosca il 10 novembre, La Bohème il 17 novembre e Don Pasquale il 29 marzo e, dopo il successo dello scorso anno, tre appuntamenti con il musical per “Musical a Corte”: Hollywood Musical (22 marzo), My Fair Lady (5 aprile), I Maghi di Oz (19 aprile). Tutti gli appuntamenti di “Lirica a Corte” e “Musical a Corte” sono preceduti dall’aperitivo a cura di Donaya (www.donaya.it) in collaborazione con Cookin’ Factory di Claudia Fraschini.
IL VISUAL
Il visual della stagione 2019/2020 del Teatro Superga interpreta il concetto di “Carpe diem”. Cogliere l’attimo, in particolare, è stato inteso come spirito e forza creativa che spinge a liberare il proprio “io” per assaporare i piccoli dettagli della vita. Solo sul presente l’uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, devono concentrarsi le sue azioni per cogliere al volo le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano oggi, senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro. Il piacere e la bellezza sono nell’oggi ed Orazio ne fece una filosofia di vita ponendo in primo piano la libertà dell’uomo nel gestire la propria vita e invitandolo ad essere responsabile del proprio tempo. “Carpe diem” lo si rivede nell’arte, nel gesto di una pennellata veloce, istantanea, frenetica. Esemplificativo è il metodo utilizzato da Jackson Pollock che con schizzi e pennellate frenetiche e apparentemente casuali creava opere d’arte.
Christian Torelli, direttore creativo di Reverse Agency