Stand-Up Baby, al Teatro Manhattan dal 22 al 24 marzo, è uno spettacolo di e con Maria Beatrice Alonzi. Un racconto comico della vita dell’attrice e un’occasione per ricordare, ridendo, chi siamo tutti quanti noi.
Maria Beatrice Alonzi è alta 149 centimetri e, a quanto pare, non è mai riuscita ad arrivare allo sportello dello zucchero, ma a tutto il resto sì.
La protagonista è sola sul palco e il pubblico viene interpellato ogni tanto per sapere cosa ne pensi. Ogni sera un pubblico diverso per uno spettacolo diverso dal sapore americano (dove la stand-up comedy va da sempre alla grande) e che da noi si chiama cabaret; se non fosse che Maria Beatrice, Bea per gli amici, non è abbastanza alta per fare un comico intero, ne fa solo uno in formato baby. Stand-Up Baby (in scena al Teatro Manhattan di Roma dal 22 al 24 marzo), infatti, è il racconto delle avventure della sua vita, ma anche di quella degli spettatori, con i quali interagisce per un’ora di risate e riflessioni su dove andiamo, cosa facciamo, ma soprattutto che strada sia meglio prendere per andare a Corso Francia, se il centro oppure la tangenziale.

Creando una favola tutta da ridere e che scompare, improvvisata, appena raccontata, anzi, recitata, con tanto di voci e suoni. Alla chitarra, sul palco con lei, Francesco Guglielmi. Entrambi attori, registi, impegnati nella Direzione del Teatro Stabile di Roma, produttore dello spettacolo, ancora una volta impegnato nella creazione di un teatro accessibile, per un’ora di risate senza sosta.