Solo: A Star Wars Story, il secondo spin-off della saga di Star Wars racconta il giovane Han Solo e le tappe che hanno scandito il suo percorso per arrivare a Guerre Stellari. Ma il film è soprattutto un fanta-western fracassone e poco di più, indirizzato ai più giovani.
Le tappe fondamentali di un personaggio amatissimo
Solo, di nome ma non di fatto. Il decimo film della saga di Star Wars e secondo spin-off dopo Rogue One, si apre infatti con Han Solo poco più che ventenne alle prese con una difficile vita quasi di stenti su un pianeta ostile e l’intenzione di lasciarlo il prima possibile. Da qui si sviluppano (a volte frettolosamente) una serie di avventure funzionali a scoprire aspetti fondamentali del personaggio interpretato in origine da Harrison Ford e oggi dal discreto mascellone Alden Ehrenreich: l’incontro con il compagno di sempre Chewbecca, l’acquisizione del Millennium Falcon, la conoscenza di Lando Calrissian, il diventare un pilota mercenario. Insomma, tutto ciò che precedere il primo Guerre Stellari, poi trasformato in quarto episodio della saga.
Tutto resta in superficie
Ma il film è tutto qui (se sia tanto o poco, lasciamo deciderlo a voi), mentre per il resto si assiste ad un tourbillon di sparatorie, inseguimenti (molto) terrestri e (poco) spaziali, esplosioni, doppi e tripli giochi, campionari di varie forme aliene, effetti speciali (sempre impeccabili) e poca anima. La sceneggiatura firmata ancora una volta dal quasi settantenne Lawrence Kasdan, stavolta in coppia con il figlio quasi quarantenne Jon (forse alla ricerca di un prodotto che fosse compromesso apprezzato da vecchi e nuovi fan) non indaga più di tanto nell’intimo dell’amatissimo Solo, lasciando che siano gli eventi a travolgerlo, con tutti gli aspetti più importanti della sua vita scaturiti da casi fortuiti anziché dall’essere voluti e ricercati. E questa è oggettivamente una pecca del film.

Un fanta-western fracassone
Così il pluripremiato quanto adattabile regista “per tutte le stagioni” Ron Howard, subentrato in corso d’opera alla coppia Phil Lord e Christopher Miller, si concentra nel creare una sorta di fanta-western lineare e fracassone, con più momenti comici che introspettivi o drammatici, che troverà probabilmente il gradimento del pubblico dei giovanissimi (d’altronde è un prodotto Disney..), con Chewbecca e Han Solo quasi in versione Bud Spencer e Terence Hill (senza offesa), a cominciare dal loro primo incontro. Inevitabilmente sono migliori i comprimari, come il sempre gigione Woody Harrelson, nei panni del capobanda Tobias Beckett, o la “bella e brava” Thandie Newton in quelli della sua compagna Val. Un po’ troppo “piacione” invece Donald Glover, il nuovo Lando Calrissian (cosa ne penserà Billy Dee Williams?) e moderatamente cattivo Paul Bettany nel ruolo del villain Dryden Vos (ne abbiamo visti di migliori). Infine c’è lei, la co-protagonista Emilia Clarke direttamente da Il trono di spade, che tutto sommato se la cava nell’interpretare la bella Qi’ra.

Ci vuole lo spirito giusto..
Come riassumere, quindi Solo: A Star Wars Story? Considerando che di Star Wars restano solo i personaggi citati (niente Jedi, spade laser e dintorni) e alcuni riferimenti all’Impero e alla resistenza (ma neanche più di tanto), e che forse questo nuovo e “furbetto” Han Solo particolarmente ammiccante non vi farà impazzire, avete due strade davanti: se andrete al cinema da puristi per vedere Guerre Stellari, forse resterete un po’ delusi; se invece ci andrete con l’idea di passare due ore e un quarto di intrattenimento con alcuni dei personaggi che amate (magari con i vostri figli, come fosse un Jurassic World o un Fast & Furious), allora è probabile che non storcerete la bocca più di tanto e affronterete con meno ansia l’attesa per l’episodio IX della saga principale. D’altronde all’uscita manca “solo” un anno e mezzo…
Solo: A Star Wars Story, diretto da Ron Howard, con Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany, uscirà nelle sale italiane mercoledì 23 maggio 2018, distribuito da Walt Disney Pictures.