Abbiamo ascoltato i 30 brani in gara al Festival di Sanremo 2025, via i temi sociali, si parla d’amore e rapporti personali, senza rock né rap: i migliori Brunori, Cristicchi, Ranieri, Olly, occhio a Giorgia, Lauro e Gabbani
Mancano ormai tre settimane alla partenza del Festival di Sanremo 2025 e, dopo l’annuncio dei co-conduttori, e oggi anche del super ospite Damiano David nella conferenza stampa, questa mattina abbiamo ascoltato in anteprima i 30 brani in gara, scelti ed introdotti dal direttore artistico Carlo Conti. Come negli ultimi anni la stampa è stata invitata nello studio Affari tuoi, al Teatro delle Vittorie di Roma, con Conti collegato da Milano assieme ai giornalisti del nord.
Sanremo 2025, un Festival tra amori e rapporti personali
La 75ª sarà un’edizione che ancora una volta strizzerà l’occhio ai giovani, ma con un deciso ridimensionamento dei brani rap/trap, che vedono i loro esponenti buttarsi più sul pop, lasciando poco spazio al genere “puro”. Assente anche il rock, a detta di Conti per mancanza di brani presentati (così come per il rap). Anche le tematiche sociali sono praticamente sparite dai testi, decisamente concentrati sulla solita “vagonata” di amori finiti e rimpianti vari, e sul rapporto con le persone, con qualche brano sicuramente più ballabile, ma meno rispetto agli ultimi anni.
Insomma le scelte di Carlo Conti, vuoi per suo gusto, vuoi per mancanza di “materia prima”, preludono ad un Festival un po’ monocorde e senza particolari guizzi: non ci sono canzoni indimenticabili, non c’è un favorito palese, e la vittoria finale potrebbe veder premiato anche qualcuno di inaspettato.

Gli ascolti dei 30 brani in gara, accenni e voti
Ed eccoli, finalmente, i 30 brani in gara, ascoltati e giudicati. Ovviamente un primo ascolto genera un giudizio che successivamente può cambiare (di solito in meglio).
Francesco Gabbani – Viva la vita
Gabbani a Sanremo è sempre andato bene, con un 1° e un 2° posto nelle sue edizioni da Big. Quest’anno porta un bel brano dei suoi, un inno elegante e molto sanremese che potrebbe avere delle chance per vincere o arrivare comunque sul podio, ma che in ogni caso riascolteremo in qualche pubblicità in tv a stretto giro.
Viva la vita così com’è, viva la vita che sorride a te… è solo un battito, un lungo battito…
Voto: 7
Clara – Febbre
Clara torna dopo il debutto dello scorso anno con il primo dei ben 7 pezzi scritti da Federica Abbate in quest’edizione (qui anche con Dardust). Il brano, ritmato, parla di contrasti interiori all’inseguimento di qualcosa, e di alti e bassi personali, che salgono e scendono come la febbre.
Dicono che stanotte è solo febbre che poi ti prende… con la febbre…
Voto: 6

Willie Peyote – Grazie ma no grazie
Per la seconda volta in gara al Festival, Willie Peyote porta di nuovo un brano ironico, cita anche gli eterni esclusi Jalisse. E appunto l’ironia è quella che aiuta ad affrontare meglio la vita. Sicuramente una delle migliori di quest’anno, o almeno delle più divertenti.
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti… che non sono mai dei buoni investimenti…
Voto: 8
Noemi – Se t’innamori muori
Per il suo ottavo Festival l’ormai di casa Noemi porta una ballad struggente scritta niente meno che dal trio d’oro Mahmood, Blanco e Michelangelo. Comincia così la ridda di variazioni sul tema “amori tormentati”, ma la di lei voce aggiunge sempre quel qualcosa in più. Brano perfetto per i titoli di coda di un film romantico.
La sensazione che se ti innamori muori… serenamente…
Voto: 7.5
Lucio Corsi – Volevo essere un duro
Sarà una delle rivelazioni, come già anticipato dal suo profetico Sanremo “verdoniano” nella serie Vita da Carlo 3. Lucio, con il suo sound e la sua voce alla Ivan Graziani, parla di se stesso e di come alla fine il più delle volte nella vita si diventa altro, rispetto a quello che si sognava.
Volevo essere un duro che non gli importa del futuro… volevo essere un duro pero non sono nessuno… non sono altro che Lucio
Voto: 7.5

Rkomi – Il ritmo delle cose
Secondo Festival per Rkomi, con un sound accattivante per lanciare qualche critica al mondo discografico. Almeno lui non parla di di amori finiti, anche se in alcuni momenti la musica ricorda da vicino qualcosa di già sentito.
Quante cose distruggiamo costruendo… è un violento decrescendo… è un inferno a fuoco lento…
Voto: 7
The Kolors – Tu con chi fai l’amore
Scritta da Stash, Calcutta e Davide Petrella (autore di ben 4 brani di questa edizione), è una canzone discotecara come come le loro ultime, sicura hit estiva dagli echi seventiees che ricalcherà il successo della precedente Un ragazzo, una ragazza, tanto alla fine il tema sempre quello è…
Tu con chi fai l’amore e perché… sali come un ascensore quando vengo da te…
Voto: 7
Rocco Hunt – Mille vote ancora
Rocco torna al Festival dopo 9 anni con un urban melodico in parte cantato in napoletano (solo in parte, a differenza del criticato Geolier dello scorso anno). Uno dei pochi testi di questa edizione a portare una denuncia sociale, raccontando della nostalgia di chi è stato costretto ad andare altrove, pur restando legatissimo alle proprie origini e con il desiderio di tornare. Il popolo napoletano sicuramente non farà mancare il suo apprezzamento per lui.
Voto: 7.5

Rose Villain – Fuorilegge
Secondo Sanremo consecutivo che Rose affronta con un sound moderno, anche se stavolta si strugge per un amore finito, citando anche Mia Martini.
Se pensarti fosse un crimine… stanotte io sarei… fuorilegge
Voto: 7
Brunori Sas – L’albero delle noci
C’era molta curiosità per la prima partecipazione di Brunori Sas, che sceglie di dedicare il brano alla figlia nata da poco, parlando della gioia ma anche dell’inquietudine di diventare padre. Un brano raffinato con più di un eco “degregoriano”. Si giocherà il Premio della Critica con Massimo Ranieri.
Vorrei cantarti l’amore, amore… la notte che arriva nel giorno che muore, senza cadere… nella paura di farti male…
Voto: 8.5

Serena Brancale – Anema e core
Uptempo spagnoleggiante (oggi di usa dire “mediterraneo”) per la prima volta di Serena tra i Big. Si potrebbe definire un mix tra La noia e Sesso e samba.
Dammi un bacio su un taxi cabrio… un bacio che s’adda verè…
Voto: 7
Irama – Lentamente
Scritta con Blanco (e si sente), ennesima ballad strappacuore di Irama, ormai specialista di brani simili, per il suo amore viscerale si distrugge lentamente. La sua voce è sempre evocativa (anche se con l’autotune), anche se a volte sembra di ascoltare sempre lo stesso brano, appunto “ma non cambia niente“.
Ma non cambia niente… lentamente si sa spegnendo ogni fottuto sentimento…
Voto: 6+

Marcella Bella – Pelle diamante
A distanza di 18 anni dall’ultima volta, Marcella torna per la nona volta in gara e, come già Loredana lo scorso anno, rivendica allo stesso modo il suo essere donna “strong” che non ha bisogno di niente. Speriamo abbia lo stesso successo, se lo merita, lei e il brano.
Forte, tosta, indipendente… pelle come diamante, non mi fa male niente… Stronza, forse, ma sorprendente… una mina vagante, sono una combattente…
Voto: 7+
Achille Lauro – Incoscienti giovani
Reduce dai fasti di X Factor, Achille Lauro è ormai un resident del Festival, presente per la quinta volta negli ultimi 7 anni (anche se una era da ospite con i suoi quadri). La sua è una ballad accorata in stile Lauro, forse un po’ troppo simile alle precedenti, ma con un bel testo, sull’ennesimo amore tormentato. Chissà che questa non sia per lui la volta buona.
Se non mi ami muoio giovane… ti chiamerò da un autogrill… tra cento vite o giù di lì…
Voto: 7

Elodie – Dimenticarsi alle 7
Quarto Sanremo per Elodie, che spera stavolta di ottenere un risultato migliore (non è mai andata oltre il 7° posto). Le 7 del titolo sono quelle di mattina per chi non si sveglia ma, dopo una notte fuori, deve ancora andare a letto cercando di dimenticare qualcuno, con tutte le difficoltà del caso, di un ennesimo rapporto che finisce. Tra tradizione e dark elettronico, Elodie la sua parte la fa anche stavolta.
Dicevi stasera… dove vai amore ora… rimani ancora ancora di più… che ho bisogno di te ancora e ancora di più…
Voto: 7+
Tony Effe – Damme ‘na mano
Uno dei più attesi di Sanremo 2025, il da più parti contestato Tony Effe (ma anche il più ascoltato nel 2024), dedica a Roma il suo tango, ricorda un po’ Califano (che tra l’altro cita, così come Gabriella Ferri), trasformando la Capitale in una donna da amare. E dopo le accuse di misoginia, stavolta è “lei” che alza le mani contro di lui…
Damme ‘na mano… che c’ho ner core solo una donna e una canzone
Voto: 7

Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
Il decano di quest’anno è Massimo Ranieri che torna per l’ottava volta al Festival, dopo la vittoria del Premio della Critica tre anni fa. Solita classe ed eleganza, per una dedica d’amore che porta firme prestigiose come quelle di Tiziano Ferro e Nek. Applauditissimo ai pre ascolti, si giocherà il Premio della Critica con Brunori Sas.
Io ti proteggerò da quel che è stato… e troverai la pace, dopo quello che hai passato…
Voto: 8
Sarah Toscano – Amarcord
Debutto sul palco dell’Ariston per la vincitrice in carica di Amici, con un brano dance malinconico dagli echi retrò, con echi persino di Rondò Veneziano, in cui cita anche Edith Piaf.
Cos’eri tu non lo so ma un po’ mi avevi illusa
Voto: 7-
Fedez – Battito
Torna al Festival, attesissimo, anche Fedez, per la prima volta in solitaria (sia sul palco, sia affettivamente). Nel suo pop-rap parla di depressione amorosa, ed è uno dei pochi ad usare completamente l’autotune. Nel suo genere, un bel pezzo.
Dentro i miei occhi Guerra dei mondi… tu mi conosci meglio di me… vorrei guarire ma non credo… vedo nero pure il cielo… vetri rotti… schegge negli occhi…
Voto: 7.5
Coma_Cose – Cuoricini
I Coma_Cose sono quelli degli anni dispari, avendo partecipato nel 2021, 2023 e ora 2025. Faranno sicuramente ballare l’Ariston con il loro tormentone sui cuoricini, che nascondono in realtà un disagio nei confronti dell’altra persona.
Ma tu volevi solo cuoricini… pensavi solo ai cuoricini, cuoricini… stramaledetti cuoricini… che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto…
Voto: 7.5

Giorgia – La cura per me
Sesta in classifica due anni fa dopo i fasti dei primi anni, Giorgia torna all’Ariston da favorita dei bookmaker, con un brano d’amore un po’ classico, un po’ R&B 2.0, scritto anche da Blanco (l’ennesimo quest’anno). Ci sono echi di Brividi, ma la parte più emozionale paga pegno pesantemente a La sera dei miracoli di Lucio Dalla. In ogni caso la sua voce è sempre meravigliosa e resta tra le favorite per la vittoria.
Non so piu quante notti ti ho aspettato… per finire di ingoiare tutta la paura…di rimanere sola…
Voto: 7.5
Olly – Balorda nostalgia
L’idolo delle ragazzine Olly propone una ballad in cui grida la sua nostalgia per l’amore che se n’è andato e verso quei momenti passati che si vorrebbe tornassero pur sapendo che non è possibile. Di sicuro impatto, avrà ottimi riscontri radiofonici e potrebbe giocarsi la vittoria.
Ma chissà perché, sta vita non è vita senza te…
Voto: 8
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
Sesto Sanremo per Simone Cristicchi, con un’emozionante dedica ad una mamma affetta da Alzheimer, con conseguente ribaltamento dei ruoli, sapendo che con il progredire della malattia e le dimenticanze lei avrà bisogno delle cure che si darebbero ad un bimbo. Lacrime sincere.
Ancora un altro giorno insieme a te… per restituirti tutto il bene che mi hai dato… e sorridere del tempo e di come ci ha cambiato…
Voto: 9
Emis Killa – Demoni
La trap-pop di Emis Killa è uno dei tanti brani scritti da Federica Abbate, che questa volta anziché parlare di amori finiti racconta dell’inizio di una relazione, con quelle prime notti amore in cui i propri demoni sono ancora nascosti all’altro.
Sì sono pazzo lo so… andrò all’inferno da solo… e sono fuori di me, ma ancora fatto di te…
Voto: 6

Joan Thiele – Eco
Una delle outsider di questa edizione propone una dedica al fratello con il quale è cresciuta supportandosi a vicenda. Ci sono notevoli echi di Mina, ma con un sound bello accattivante.
Sarà che siamo figli dell’indifferenza… cresciuti da una donna più pura della bellezza…
Voto: 7+
Modà – Non ti dimentico
Inizio “shock”, sembra di ascoltare Noemi (e lo ri-sembrerà anche in altri larghi tratti), poi esce fuori Kekko, con un accennato tappeto rock (ma solo accennato). Il tema è sempre quello, l’ennesimo amore fallito e finito, con lui però non la dimentica.
Ma è l’ora del ritorno… è l’ora del coraggio… forse è vero siamo fatti tutti e due per qualcun altro…
Voto: 6.5
Gaia – Chiamo io chiami tu
Gaia torna a Sanremo con un nuovo tormentone (almeno nel ritornello), parlando di indecisione e dubbi che cozzano con il cuore e l’istinto. Ballabile e poco più.
Chiamo io, chiami tu… chi è il primo che cede stasera… Dove dove dove sono io, sei tu… tanto non ne vale la pena…
Voto: 6

Bresh – La tana del granchio
Prima volta in gara per uno degli artisti più ascoltati degli ultimi tempi, con un ennesimo brano d’amore senza particolari guizzi.
Ho una parola sbagliata… per ogni frase sono soltanto un uomo… e non ci so fare
Voto: 6
Francesca Michielin – Fango in paradiso
Nuovamente sul palco dell’Ariston da sola a distanza di 8 anni, la Michielin porta un’altra ballad su un amore finito, una revenge song che ripercorre il rapporto che c’è stato. Ricorda molto da vicino Tananai e qualche eco della sua stessa Nessun grado di separazione.
E quanto amore sprecherò… quanti vetri rotti… che sono plastica… per i tuoi stupidi occhi…
Voto: 6+

Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento – La mia parola
Dopo uno straniante intro gospel che sembra il preludio all’entrata in scena di Mariah Carey, il tostissimo quartetto di rapper propone una street song, con le solite tematiche tanto care al genere. Curiosità per il riscontro del pubblico.
Si balla quaggiù… odi e ami a giudicarmi è Dio… amo la mia mami, amo sti money e l’hip hop…
Voto: 6
Appuntamento quindi al Teatro Ariston dall’11 al 15 febbraio in diretta su Rai1 per il 75° Festival di Sanremo e per scoprire se i giudizi sul primo ascolto troveranno conferme o no.