Ecco cosa ha raccontato Mahmood nella conferenza stampa al Festival di Sanremo 2024, dall’emozione della prima esibizione alla storia legata alla canzone fino al disco e alla serata delle cover
Tuta gold ha realizzato nelle prime 15 ore oltre un milione e mezzo di stream. Mahmood, in conferenza stampa, ci racconta come ha vissuto la prima esibizione: «Avere la possibilità di tornare sul palco dell’Ariston dopo due anni è una grande opportunità. Vivo l’esperienza sempre con lo stesso stress che ha caratterizzato le mie restanti partecipazioni. Quando vado al Festival devo cantare qualcosa che mi appartiene del tutto».
Spiega meglio la canzone: «Tuta Gold ritengo sia il pezzo più giusto per rappresentare il prossimo progetto. Ho iniziato a scriverla quest’estate a un rave in Germania, fumando alle due di notte fuori da una tenda. Mi piace perché sia del mio presente che del mio passato, una serie di episodi. La tuta è una metafora, una sorta di armatura che mi sono costruito dopo tanta sofferenza».
Il 16 marzo sarà pubblicato il disco Nel letto degli altri: «Non vedo l’ora esca, è nato diverso tempo fa. Quando ho cambiato il mio primo appartamento in frutto. Il letto racchiude tante sfere della mia vita. Ho conosciuto tante persone, è il più empatico, racconto ciò che mi è successo in maniera più sincera e trasparente possibile». Sul videoclip ci dice: «Il regista Attilio Cusani riesce a far risultare vere delle storie, ci sono ragazzi che abitano in una periferia che liberano delle mucche, c’è una rottura dal linguaggio rap e urban».
Grande attesa per la serata delle cover dove interpreterà Com’è profondo il mare di Lucio Dalla: «Sono felicissimo per la presenza di questo trio di tenori perché porto una delle mie canzoni italiane preferite, molto attuale perché legata al concetto di libertà. Ci sarà un po’ della Sardegna, la terra di origine di mia mamma. Le prove sono andate molto bene, mi sento a casa con loro sul palco»