Sanremo 2023, il discorso di libertà per l’Iran di Pegah e Drusilla Foer

Sanremo 2023 - Drusilla Foer e Pegah
Sanremo 2023 - Drusilla Foer e Pegah

Nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023 il toccante discorso della giovane attivista iraniana Pegah accompagnata da Drusilla Foer

Nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023 il monologo toccante della giovane attivista iraniana Pegah: «Salve a tutti, sono una donna italiana ma di origine iraniana, attivista di diritti umani. Sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa. Per questo come molte ragazze del mio Paese ho deciso di non avere più paura, di farmi portavoce di una generazione che vive sotto un regime, l’Iran è uno scrigno di patrimoni dell’Umanità. Dal 16 settembre 2022 una ragazza colpevole di essere sospettata di non portare correttamente il velo è stata uccisa dalla polizia morale e il popolo ha reagito per difendere la libertà. La musica è un diritto umano, l’inno della nostra rivoluzione è una melodia di ragazzi che hanno scritto tweet in cui mostravano il proprio pensiero».

Entra Drusilla Foer e tiene per mano Pegah: «Se si balla per strada si rischiano dieci anni di carcere, è proibito baciarsi o tenersi per mano pubblicamente, si paga con la vita il desiderio di esprimere la propria femminilità, 20 milioni sono sotto la soglia della povertà, per questo paradiso forzato, per gli intellettuali, dissidenti che incarcerati spariscono in silenzio, per il milione di profughi afghani sul territorio iraniano perseguitati, gli omosessuali rischiano l’impiccagione».

Sanremo 2023 - Pegah
Sanremo 2023 – Pegah

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