Francesca Fagnani protagonista di un monologo nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023 sul carcere minorile e la dispersione scolastica nelle periferie
Francesca Fagnini protagonista di un monologo nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023, scritto in parte con alcuni piccoli incarcerati nel luogo di detenzione minorile di Nisida, a cui manda un abbraccio di speranza per il futuro: «Questo discorso non deve suscitare pietà, questi bambini non cercano la nostra pena perché non se ne fanno niente. Rubare non è il mestiere mio, l’ho fatto una volta e guarda dove sono finito. Solo per fare il brillante. Ho partecipato a una rissa solo per farmi vedere. Chi fa le cose per rabbia non ha paura. Voglio che la gente sappia che non siamo killer per sempre, che non siamo animali. Ho rivisto mio padre che è in carcere come me dopo tre anni».
Il discorso poi si incentra sul ruolo di un’istruzione: «Hanno picchiato, rapinato e ucciso. Alla domanda perché lo hanno fatto non sanno rispondere, bisogna andare al momento prima, alla vita prima, hanno 15 anni, gli occhi pieni di vuoto o sfidante, chiedono aiuto senza sapere a chi chiederlo. Hanno abbandonato la scuola e né la preside né gli assistenti sociali l’hanno aiutati. Se nasci in quel quartiere o da quella famiglia solo dai banchi di scuola puoi trovare un’alternativa a una vita già scritta. Lo Stato dovrebbe garantire pari opportunità, dovrebbe essere più attraente dell’illegalità».
Una conclusione densa di spunti di riflessione: «Se uscito da qua trovi un lavoro e ti ricostruisci una vita puoi ricominciare, se finisci nel carcere di adulti è la fine. La galera non è riabilitativa in Italia, le celle sono affollate. Un detenuto non va picchiato per consentirli di farlo sentire come una vittima, ma lo Stato arresta chi usa la violenza. Chi esce deve essere meglio di quando è entrato, altrimenti è un fallimento per tutti. Conviene a tutti che quel rapinatore, quello spacciatore una volta fuori cambi mestiere, se non lo facciamo per umanità facciamolo per egoismo».

Complimenti Francesca per il tema scelto nel suo monologo.
È una questione molto importante e merita tutta la nostra attenzione. Sono brasiliana e ti ho mandato una mail all’indirizzo che ho trovato su internet. Spero tu l’abbia letto. Ogni successo per te. Un abbraccio Eva