Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 la migliore cover secondo il voto dell’orchestra è Caruso interpretata da Ermal Meta: show di Ibrahimovic e Sinisa Mihajlovic, duetto tra Achille Lauro ed Emma
La terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alla musica d’autore si apre con l’omaggio a uno dei cantautori più amati in occasione del suo compleanno: Lucio Dalla. A cantare 4 marzo ’43 sono i Negramaro che grazie anche all’ausilio dell’orchestra riescono a emozionare senza snaturare il capolavoro del musicista bolognese.

Il primo big a inaugurare la serata delle cover, il cui voto sarà decretato dall’orchestra, è Noemi che sceglie di duettare con Neffa sulle note di Prima di andare via, brano del cantautore napoletano. Molto diversi i range vocali con Neffa che sembra pure fuori tempo, un’esibizioni non indimenticabile. Segue Fulminacci che sceglie Roy Paci e Valerio Lundini per omaggiare Jovanotti in Penso positivo, brano del 1994, anno in cui il cantautore romano in gara tra i Campioni non era nemmeno nato. Molto divertente il tutto con l’esuberanza del comico e l’estrema classe del musicista siciliano, con tanto di balletto finale.

Salgono poi sul palco Francesco Renga e Casadilego, vincitrice dell’ultima edizione di X Factor. La loro versione di Una ragione in più di Ornella Vanoni non è all’altezza dell’interpretazione della cantante di Milano. Seguono gli Extraliscio che regalano un’esibizione scatenata e ritmata di un medley di Gabriella Ferri, testimoniando ulteriormente una capacità di tenere il palco e di fare propri i brani altrui degna di nota. Potrebbero essere premiati dall’orchestra per gli arrangiamenti molto elaborati.

Fasma ha invitato Nesli, autore de La fine, brano poi coverizzato anche da Tiziano Ferro. L’esibizione viene interrotta da Amadeus perché il microfono del giovane rapper in gara è spento. Viene data la pubblicità e l’esecuzione viene ripetuta. Tocca poi a Bugo che con i Pinguini Tattici Nucleari rende omaggio a Lucio Battisti per una versione molto stile Coldplay di Un’avventura con tanto di tamburi e cori a incorniciare la melodia.

Grande attesa per la coppia Francesca Michielin e Fedez che confeziona un medley che va da Calcutta fino a Felicità di Albano e Romina passando per Fiumi di parole dei Jalisse. Il rapper è consapevole di essere una spanna sotto vocalmente rispetto alla cantautrice veneta che ha il maggiore spazio all’interno dell’esibizione. Irama omaggia Francesco Guccini in Cyrano, sono trasmesse le prove con l’orchestra e il giovane cantante riesce a superare la difficile prova di ricantare un pezzo di uno dei maggiori cantautori italiani.

I Maneskin chiamano a raccolta Manuel Agnelli per uno dei pezzi iconici della musica italiana: Amandoti dei CCCP. Il pezzo viene stravolto rispetto alla versione originale con un tocco rock e un’alchimia tra i due frontman che accende il fuoco sul palco dell’Ariston. Random canta il suo essere un Ragazzo fortunato con i The Kolors: il pezzo di Jovanotti si presenta adatto alla sua vocalità e l’apporto della band napoletana serve ad aggiungere pepe all’esibizione.

Willie Peyote ha invitato Samuele Bersani per cantare la sua Giudizi universali, non ci sono stravolgimenti in termini di interpretazione e di orchestrazione, a testimonianza che certi brani sono intoccabili. Il rapper torinese riesce a reggere l’urto di questa scelta non semplice. Orietta Berti omaggia Sergio Endrigo in Io che amo solo te e per l’occasione duetta con Le Deva, girl band composta da quattro artiste unite dalla partecipazione a talent show. Impeccabili dal punto di vista vocale, riescono ad emozionare con un capolavoro indiscusso.

Gio Evan chiama a raccolta i finalisti di The Voice Senior per cantare un brano iconico degli anni’90: Gli anni degli 883. Una grande esibizione corale per una canzone da cantare a squarciagola, parte il karaoke nelle case di milioni di italiani. Ghemon fa una scelta analoga con i Neri per caso e propone un medley incentrato sulla figura della donna con tanto di contributo dell’orchestra che batte le mani a tempo sul finale. Un bel momento.

Ospite Sinisa Mihajlovic insieme a Zlatan Ibrahimovic che torna al Festival dopo la pausa di ieri sera causa partita del Milan. Una grande amicizia che lega l’allenatore del Bologna e il bomber svedese, uniti anche da una personalità e un temperamento insuperabili. Con Fiorello e Amadeus hanno cantato Io vagabondo dei Nomadi. Altro gran momento di musica e di televisione.

La Rappresentante di Lista ospitano la loro principale fonte ispiratrice: Donatella Rettore. Splendido splendente riprende la poetica comunicata in molti pezzi della band siciliana. Arisa duetta con Michele Bravi sulle note di Quando di Pino Daniele con un arrangiamento minimale che valorizza le vocalità dei due interpreti, che scelgono la delicatezza all’urlato.

Madame in versione professoressa per un omaggio a quello che ha definito nell’incontro stampa di ieri sera pomeriggio come il principale punto di riferimento artistico, soprattutto per l’aspetto performativo: Adriano Celentano. Personalità da vendere per la giovanissima rapper che dimostra ancora una volta la sua ecletticità e inventiva nel fare suo un brano.

Lo Stato Sociale emoziona con Non è per sempre degli Afterhours, una delle piiù belle canzoni della scena indipendente del nuovo secolo e scelta per lanciare un messaggio nel finale anche grazie alla partecipazione di Francesco Pannofino e Sergio Rubini per raccontare i problemi dei lavoratori dello spettacolo a causa della chiusura ad oltranza dovuta alle restrizioni sanitarie.

Annalisa canta La musica è finita di Ornella Vanoni con il chitarrista di Ligabue Federico Poggipollini e riesce a trasmettere tanta intensità nella sua interpretazione. Unico duetto internazionale quello tra Gaia e Lous and the Yakuza sulle note di Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. Colapesce Dimartino rendono omaggio al principale cantautore siciliano: Franco Battiato. La sua Povera patria è purtroppo ancora attualissima. I Coma Cose scelgono Battisti e la sua Il mio canto libero con un arrangiamento davvero notevole, meno la loro interpretazione.

Malika Ayane sceglie la sua produttrice Caterina Caselli e si esibisce in Arrivederci amore ciao, con tanto di balletto compreso e con una grande interpretazione vocale. Max Gazzè insieme a Daniele Silvestri e una band scelta ad hoc omaggia i CSI, la più importante band alternative italiana degli anni ’90 con Del Mondo e riesce a rendere in maniera personale e credibile un pezzo difficilissimo.

Ermal Meta omaggia Lucio Dalla e la sua Caruso, impreziosita dalla presenza della Napoli Mandolin Orchestra. Grandissima interpretazione, degna del compianto cantautore bolognese. Chiude la serata Aiello con Gianna di Rino Gaetano, suo conterraneo calabrese, insieme al giovane rapper Vegas Jones con un arrangiamento davvero particolare che unisce dance a rock.

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