Rosalia pubblica l’album Motomami, autoritratto di una giovane donna forte, innovativa e orgogliosamente femminile
È uscito oggi, venerdì 18 marzo, Motomami (https://motomami.lnk.to/ROSALIA – Sony Music), il nuovo album di inediti dell’artista, produttrice e cantautrice da milioni di stream e vincitrice di un Grammy Award e di 8 Latin Grammy Awards Rosalia. Motomami è un album che va fuori dagli schemi che accompagna l’ascoltatore in un viaggio musicale seducente e sfaccettato in grado di offrire un autoritratto di una giovane donna forte, innovativa e orgogliosamente femminile.
Queste le dichiarazioni di Rosalía, estratte dalla sua recente intervista con Rolling Stone: «In questi ultimi 3 anni ho voluto concentrare le mie energie per dare a questo album un senso di rischio ed eccitamento. Tutto in questo disco è stato creato da zero. Concettualmente, dal punto di vista dei testi, è l’album più personale che abbia mai fatto. Mi sono sempre considerata una narratrice e “Motomami” è la storia più intima che io abbia mai raccontato. Nella mia testa, “Motomami” è il ritratto di una figura femminile che si costruisce, e c’è dualità. Il disco è strutturato in due energie contrastanti. “Moto” significa “forte” e si riferisce all’aggressività, mentre “mami” alla fragilità. C’è anche del senso dell’umorismo e dell’ironia».
E ancora: «Il mio approccio in studio è la sperimentazione, sempre… ripetere qualcosa, non importa quanto piccola essa sia, non avrebbe molto senso per me. Non mi piace molto guardare indietro… Molti generi hanno ispirato questo album e ne vado fiera. Alla fine, voglio che la mia carriera sia come una lettera d’amore per tutta la musica che amo, e questo album ne fa parte… Alla fine, è una musica molto diretta e cruda, e le persone non sono abituate a celebrare le donne che parlano così… il femminismo è stato molto importante per me… questa rivendicazione delle donne e della femminilità è implicita nelle mie intenzioni… Sarei molto felice se questo disco fornisse un contrappeso agli artisti maschili che in molti generi esaltano la misoginia e il loro essere machi».
