RoFF17: A Cooler Climate, conferenza stampa con James Ivory, Giles Gardner e Bertrand Faivre

RoFF17 - conferenza stampa A Cooler Climate - James Ivory, Gils Gardner e Bertrand Faivre
RoFF17 - conferenza stampa A Cooler Climate - James Ivory, Gils Gardner e Bertrand Faivre

Dalla Festa del Cinema di Roma 2022, ecco la conferenza stampa del film A Cooler Climate con James Ivory, Giles Gardner e Bertrand Faivre: l’Afghanistan raccontato come luogo di pace attraverso immagini in inedite

Direttamente dalla Festa del Cinema di Roma 2022, ecco la conferenza stampa del film A Cooler Climate. In conferenza erano presenti i registi James Ivory e Gils Gardner e il produttore Bertrand Fraive che hanno parlato di come hanno iniziato a lavorare sulle immagini raccolte da Ivory sessanta anni fa.

Queste immagini sono state tenute nascoste per 60 anni, cosa cercavate?

James Ivory: È stato quasi per caso in realtà. Ogni tanto riguardavo il girato, l’ho maneggiato per anni. Lo mollavo, facevo delle proiezioni a casa ma poi me ne dimenticavo. L’ho fatto vedere a Giles Gardner e si è dimostrato molto interessato, è stato una specie di rivelazione. Ogni tanto si faceva vivo e mi diceva che aveva iniziato a lavorare al materiale che gli avevo sottoposto.

Giles Gardner: Pensavo di aver trovato solamente un po’ di girato sull’ Afghanistan invece ho trovato un vero tesoro. A Cooler Climate è una specie di nostro progetto personale. Lavorarci è stato complicato perché io vivevo a Parigi, lui a NY ma ogni volta che arrivava mi portava un dono come ad esempio una mappa antica o un diario scritto mentre girava, pieno di dettagli. Questo materiale è diventato la base di ciò che sentite nella voce narrante. C’è l’idea diffusa sbagliata che James sia britannico ma in realtà è cresciuto nell’Oregon ed era molto interessante mettere nella testa delle persone questa verità.

Bertrand Faivre: All’inizio mi hanno solo chiesto di guardare queste immagini poi abbiamo iniziato a parlare della forma del progetto e del significato che questo potrebbe avere oggi. Io non sono mai stato in Afghanistan ma mi sono reso conto che questo film potesse parlare a tutti.

RoFF17 - conferenza stampa A Cooler Climate - James Ivory, Gils Gardner
RoFF17 – conferenza stampa A Cooler Climate – James Ivory, Gils Gardner

Cosa pensa dei suoi 40 anni di cinema? Può dirci qualcosa del lavoro sul film Chiamami col tuo nome

James Ivory: Il mio film preferito verrà mostrato proprio qui ed è Mr. & Mrs. Bridge. Lo amo particolarmente perché molto autobiografico nel senso del tipo di contesto che ho vissuto nella mia infanzia e che ho cercato di riprodurre in questo film, anche se in luoghi diversi. Per quanto riguarda Chiamami col tuo nome, la collaborazione è nata in maniera differente. Un mio caro amico che restaura case antiche, stava restaurando una casa ad una coppia che aveva acquistato i diritti del romanzo. Così mi sono avvicinato a quella storia, poi mi hanno chiesto di essere produttore esecutivo e successivamente Guadagnino mi ha proposto di essere co-regista del film. Io accettai a condizione che la sceneggiatura fosse la mia. Ci sono voluti sei mesi per scriverla ma è piaciuta molto e non è stato richiesto nessun cambiamento.

Nel film racconta di questo re che nel 1500 è stato in Afghanistan. Il suo diario è stato citato molto nel film ma mi ha colpito molto questa frase:« Se c’è un paradiso nel mondo è qui, è qui, è qui…”. 

Giles Gardner: Io ho la sensazione che ci sia legata al desiderio di qualcosa che ha perduto, ad un’infanzia che che sente lontana. Molto bello che alla fine della sua vita voglia tornare nel luogo in cui era stato felice prima di diventare re.

Quali sono stati i suoi sentimenti relativamente al fatto che questi luoghi negli anni siano diventati teatro di guerra?

James Ivory: Ho letto tutte queste cose. Quando gli stranieri hanno iniziato ad occupare questi territori non hanno mai vinto. Solo gli sciocchi possono pensare di prendersi quel posto. Io penso che questa sia una storia vecchia che si è ripetuta più volte nel tempo.

Giles Gardner: Avevamo pensato di parlare di questo aspetto ma abbiamo cambiato subito idea perché è stato raccontato molte volte. Questi filmati avevano il potenziale di presentarci un altro scenario, diverso da quello comune di luogo di guerra. Era tutto materiale muto ma solo guardando queste immagini potevamo sentire il vento e il profumo dei fiori.

James Ivory: Al tempo non c’era la guerra e non c’era alcuna minaccia. l’Afghanistan era un luogo di pace e queste immagini ce lo mostrano.

RoFF17 - conferenza stampa A Cooler Climate - James Ivory e Gils Gardner
RoFF17 – conferenza stampa A Cooler Climate – James Ivory e Gils Gardner

Cosa doveva diventare questo film?

James Ivory: Io stavo girando un film a Delhi, un ritratto storico della città. Ho deciso di spostarmi a Kabul perché c’era un clima più fresco. Ma lì c’era pochissima storia che si potesse fotografare, a differenza dell’India. Però c’era la vita della gente, ad esempio solo lì ho potuto scoprire come si fanno i mattoni di fango. Non c’era inizialmente un’idea formale di cosa sarebbe potuto diventare questo materiale.

Bertrand Faivre: Viviamo in un periodo molto rumoroso ma questo film è il contrario, si prende il suo tempo.

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