Richard Gere al Magna Graecia: dal mancato sequel di Pretty Woman al cinema post pandemia

Magna Graecia Film Festival 2022 - Gianvito Casadonte e Richard Gere in conferenza stampa (foto Antonio Raffaele)
Magna Graecia Film Festival 2022 - Gianvito Casadonte e Richard Gere in conferenza stampa (foto Antonio Raffaele)

Richard Gere è sbarcato in Calabria, ospite del Magna Graecia Film Festival: ecco quello che ha raccontato in conferenza stampa, dal mancato sequel di Pretty Woman al cambiamento del cinema post pandemia

Al Magna Graecia Film Festival è sbarcato ieri Richard Gere. Ad accogliere il divo americano in conferenza stampa l’ideatore e direttore artistico del festival – giunto alla sua 19ª edizione – Gianvito Casadonte, il Commissario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, la vice presidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, l’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

Le parole degli organizzatori e delle istituzioni

L’introduzione tocca a Casadonte: «È sempre stato un mio sogno portare Richard qui. Quando abbiamo iniziato, 19 anni fa, non era pensabile tutto questo, un sogno. La perseveranza e l’amore in quello che si fa possono portare grandi cose. Ai ragazzi dico “sognate”, perché è possibile realizzare i sogni. Tutto questo un giorno diventerà un film, ne sono sicuro. Oggi sui giornali raccontiamo un’altra Calabria, una bella pagina di questa regione». Gli fa eco la Princi: «Rappresenta la nostra missione di raccontare una Calabria positiva e, attraverso degli ambasciatori come Richard Gere, raccontarla al mondo». Simpatica botta e risposta tra Orsomarso e Gere, con il primo che dice «40 anni fa, quando nel 1982 uscì Ufficiale e gentiluomo, avevo 11 anni…» e l’attore che risponde scherzosamente «Stavo per dire che anche io avevo 11 anni quando l’ho girato!».

Magna Graecia Film Festival 2022 - Fausto Orsomarso, Giusi Princi, Richard Gere e Gianvito Casadonte (foto Antonio Raffaele)
Magna Graecia Film Festival 2022 – Fausto Orsomarso, Giusi Princi, Richard Gere e Gianvito Casadonte (foto Antonio Raffaele)

Il senso di comunità ed il futuro del cinema

Le prime parole di Richard Gere sono un inno alla bellezza del nostro Paese e in particolare della regione che lo ospita in questa giornata: «Forse vi dovrei ammonire. Mantenetelo segreto questo luogo in modo tale che rimanga bello così com’è il più a lungo possibile».  Si passa poi all’importanza del senso di comunità nel cinema: «Quello che ci tiene insieme e che ci porta tutti qui è il cinema, sono i film». Il suo discorso tocca il tema di come il cinema sia cambiato a seguito della pandemia: l’attore dice di non avere certezze riguardo il futuro modo in cui i film saranno realizzati e le storie raccontate, ma afferma «credo che comunque i film e il cinema troveranno sempre il loro spazio in festival come questo. In quelle manifestazioni che sono concentrate su quello che è la comunità».

Gere ritiene che questa mancanza di spirito di condivisione abbia origini precedenti alla pandemia e sia piuttosto da imputare all’avvento dei dispositivi smart, sottolineando come non esista più l’abitudine di vedere un film in gruppo, aggiungendo «…che poi è quello che ha dato origine alla storia e alla narrazione». Tuttavia sottolinea come questo cambiamento abbia dato la possibilità ai piccoli film indipendenti, che hanno grande difficoltà ad essere diffusi su larga scala, di poter essere visti da un pubblico molto più ampio.

Magna Graecia Film Festival 2022 - Richard Gere e Gianvito Casadonte (foto Antonio Raffaele)
Magna Graecia Film Festival 2022 – Richard Gere e Gianvito Casadonte (foto Antonio Raffaele)

Pretty Woman, ci sarà mai un sequel?

Inevitabile la domanda su Pretty Woman: chiunque avrà fantasticato almeno una volta su come sarebbe potuta proseguire la storia tra Vivian ed Edward. Risponde Gere: «Era un piccolo film e nessuno di noi immaginava il successo che poi avrebbe avuto, diventando così identitario. È stata una magia». Sul un possibile sequel o remake chiosa: «Il regista e sceneggiatore Garry Marshall ogni tanto ha proposto a me e Julia Roberts qualche idea di come sarebbe potuta proseguire la storia. Cosa sarebbe accaduto se il personaggio maschile avesse deciso di candidarsi ad una carica politica? Nel frattempo i due protagonisti si sarebbero sposati, ma poi qualcuno avrebbe scoperto che mia moglie era in realtà una prostituta…» e prosegue: «Tuttavia non ci si è mai spinti oltre e nessuno aveva il desiderio di realizzare un sequel o un remake, quindi no… artisticamente non avrebbe senso».

Magna Graecia Film Festival 2022 - Richard Gere in conferenza stampa (foto Antonio Raffaele)
Magna Graecia Film Festival 2022 – Richard Gere in conferenza stampa (foto Antonio Raffaele)

Richard Gere, la regia e la religione

Riguardo alle sue aspirazioni l’attore dice di non essere mai stato interessato a dirigere un film, poiché ha deciso di dedicare le sue energie alla famiglia e questo tipo di lavoro lo avrebbe allontanato per troppo tempo; ritiene tuttavia di essere stato sempre molto fortunato e di non avere rimpianti: «Ho lavorato sempre in un rapporto di grande collaborazione con i registi. Pertanto non ho sentito questa esigenza, ma ciò non significa che non accadrà mai. Sono contento di quello che ho fatto finora».

La conferenza si conclude andando a toccare la sfera più personale di Richard Gere: il suo rapporto con la religione. L’attore, fervente buddista, sostiene però «Nel mondo ci sono 8 miliardi di persone e credo che dovrebbero esserci 8 miliardi di religioni. Non mi aspetto che nessuno diventi buddista. Quello che desidero è che ciascuno sia felice e che ognuno possa raggiungere la felicità a proprio modo».

Gere è stato infine premiato in serata con la Colonna d’oro del Magna Graecia Film Festival.

Magna Graecia Film Festival 2022 - Richard Gere premiato (foto Antonio Raffaele)
Magna Graecia Film Festival 2022 – Richard Gere premiato (foto Antonio Raffaele)

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