Red Canzian: la recensione dell’album Testimone del tempo

Red Canzian - cover

Anticipato dal singolo Ognuno ha il suo racconto, con cui ha partecipato al Festival di Sanremo, Red Canzian ha pubblicato il suo nuovo album Testimone del tempo.

Uscire da una storia cinquantennale legata ad una band non è mai facile, e ascoltare gli ultimi lavori della coppia Facchinetti/Fogli ne è una prova, ma il percorso imboccato da Red Canzian può sovvertire questa antica credenza: dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con Ognuno ha il suo racconto, l’artista veneto ha pubblicato il suo nuovo album Testimone del tempo, da cui il brano sanremese è tratto. 13 tracce tra pop e rock firmate da tanti amici, tra cui Renato Zero, Ermal Meta, Enrico Ruggeri e Ivano Fossati, in cui l’ex bassista dei Pooh si racconta, tra nostalgia e scariche di adrenalina per il futuro.

Viaggio al centro del disco

L’album si apre con il brano sanremese, che subito ci mette dinanzi il letimotiv del disco, legato all’ideale romantico, alla ricerca del proprio posto nel mondo, il tutto sotto una bella costruzione pop/rock; La notte è un alba è un’ottima ballad sulle occasione passate e quelle che verranno, mentre Reviens Moi, costruita su un bel piano sempre presente, racconta in musica la forza dell’amore che sfugge alle logiche e al tempo, evocativa in questo senso la frase “e il futuro è un posto che non c’è”. Il rock di cui parlavamo agli inizi ben si ritrova in brani come L’impossibile e Quello che sai di me: chitarre e batteria arricchite da un ritornello da stadio orecchiabile e quasi epico (con una bella scala di piano che, nel brano primo citato, ricorda Everything Now degli Arcade Fire), in uno stile che ricorda molto i Negramaro degli inizi.

Red Canzian - nuovo album
Red Canzian in concerto

Sorprese continue 

L’orecchiabilità con cui Red Canzian ha costruito il suo ultimo lavoro emerge in maniera decisa, ma ad un ascolto attento si scopre un sottofondo musicale eccellente: brani come Per cercare di capire le donne hanno una freschezza beat/pop da far invidia ad artisti che nel genere hanno costruito un’intera carriera, allo stesso tempo suona elegante e misteriosa Eterni per un attimo, che rimanda irrimediabilmente a diverse contaminazioni, tra un intro dal sapore indiano e echi (seppur con le dovute precauzioni) dei Beatles di I am The Walrus e Strawberry Fields Forever. Cantico, in chiusura, è il capolavoro dell’intero album: il prog, amore primario di Canzian, risuona tra piano e chitarre, evocando gli esordi dell’artista nell’album Parsifal dei Pooh, mettendo in musica un bellissimo testo firmato Renato Zero (e cantato con la figlia Chiara).

Autobiografismo, romanticismo e un’ottima costruzione sonora: per Red Canzian il tempo non si è fermato al 30 dicembre 2016.

Testimone del tempo, nuovo album di Red Canzian, è uscito il 16 febbraio per l’etichetta BMG.

VOTO:

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome