L’incredibile viaggio del fachiro è il nuovo film diretto da Ken Scott e tratto dal best seller di Romain Puèrtolas L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea. L’avvincente storia di un artista di strada convinto che, prima o poi, le cose andranno per il verso giusto.
Un giro del mondo in …anta giorni
L’incredibile viaggio del fachiro è un film che nasce, spiega il regista Ken Scott, dall’esigenza di raccontare una storia di un personaggio magico, quanto mai legata alla contemporaneità. Il protagonista, Ajatashatru Oghash Rathod, interpretato dall’attore Dhanush, è un bambino che sogna di diventare ricco per poter, un giorno, permettere una vita più agiata a lui e alla madre. Un’idea di ricchezza naturalmente distorta, se considerata la giovane età del bambino il quale, influenzato da quanto apprende durante i giorni di scuola, lega l’essere ricco alla mera possibilità materiale. Le parole della madre malata “siamo ricchi perché tu hai me ed io ho te” sembrano un’anticipazione, forse scontata, dell’epilogo della storia.
Sinossi
Dopo la morte della madre, l’indiano Aja parte per Parigi sulle tracce del padre mai conosciuto prima, un prestigiatore parigino recatosi in India ad imparare l’arte dei fachiri. Giunto a destinazione, si rifugia in uno store Ikea affascinato da questo strano mondo così distante dalla sua India. Da qui, inizieranno una serie di disavventure che lo porteranno a girare l’Europa e a trovare l’amore della sua vita. Questa è la storia di come un semplice viaggio può diventare straordinario.

L’arte dell’arrangiarsi
Ajatashatru cresce con l’ossessione di guadagnare molti soldi ed è affascinato dall’arte dell’illusionismo praticata dai fachiri nelle strade di Mumbai. Con i cugini improvvisa una compagnia di artisti di strada che non tarda a trovarsi immischiata in affari della malavita indiana. La perdita della madre scandisce il cambio di registro della narrazione: lo snodo da cui comincia il viaggio del Phileas Fogg indiano. Ajatashatru vuole portare le ceneri della madre a Parigi sperando di poter avere notizie del suo presunto padre. L’incontro con il tassista-truffatore all’aeroporto della capitale francese Gustave (Gérard Jugnot) è una delle sequenze più divertenti in cui, di fatto, si confrontano due modi differenti di ingannare il prossimo. Ajatashatru comprende, durante la corsa in taxi, come avrebbero potuto reagire alcune delle sue “vittime” una volta compreso che lui li stava abilmente derubando di un cellulare piuttosto che di denaro.
Incontri fortunosi e fortunati
Dopo aver subìto e rimediato alla truffa pensata dal tassista Gustave, Ajatashatru entra in un punto vendita di un punto vendita Ikea di Parigi. Qui cerca un approccio alquanto singolare con la mal capitata Marie (Erin Moriarty), inizialmente infastidita ma, col passare delle ore, incuriosita piacevolmente dalla vita di questo sconosciuto. Ci si trova di fronte ad un altro momento cruciale per il decorso temporale della storia. Ajatashatru non potrà mantenere la promessa di un appuntamento proposto a Marie ai piedi della Tour Eiffel. Da questo momento inizia il vero e proprio giro del mondo tra Londra, Barcellona, Roma, Tripoli, che Aja compie cercando un perché ogni volta che non riesce a fare rientro a Parigi.

Le coincidenza che alimentano la narrazione del film conducono il protagonista verso una sorta di redenzione dal suo desiderio materiale. Nonostante un corposo guadagno per la vendita di una storia scritta in modo particolare, l’incontro con l’attrice Nelly (Berenice Bejo) permetterà ad Aja di comprendere, seppur in un modo inizialmente marginale, non quale sia la via per raggiungere lo stato di felicità e benessere, ma, quanto meno, avere più una visione più chiara su quello che realmente il valore del denaro può offrire ad una persona. L’abilità del regista si osserva nell’impiego di una generale leggerezza grazie alla quale vengono analizzate ed affrontate, senza che prendano il sopravvento sulla narrazione romantica e brillante del film, tematiche sociali come l’immigrazione e il senso dell’aiuto nei confronti del prossimo.
I soldi non fanno la felicità
Lo spettatore resta a dir poco scioccato quando Aja fa un uso del denaro ricavato dalla vendita del suo racconto. Chi ha visto The millionaire di Danny Boyle non farà molta fatica a presupporre un collegamento con il lavoro di Scott. Il messaggio generale che il regista de L’incredibile viaggio del fachiro vuole inviare ai possibili spettatori si ricava dalla conoscenza e apprezzamento delle diversità. Attraverso i viaggio di Aja, lo spettatore stesso percepisce mondi diversi. Il procedere della narrazione con il giusto quantitativo di fiabesco, romantico e sociale, permette una comprensione maggiore dell’ultima sequenza del film in cui Aja riesce a comprendere il vero significato della ricchezza.
Dal 4 luglio al cinema, distribuito da Notorious Pictures, L’incredibile viaggio del fachiro, il nuovo film di Ken Scott con Dhanush, Erin Moriarty, Berenice Bejo, Barkhad Abdi, Laurent Lafitte, Gérard Jugnot.