Peterloo di Mike Leigh dopo Venezia75 in uscita a marzo al cinema

PETERLOO

Peterloo: da giovedì 21 Marzo al cinema il film di Mike Leigh che ricostruisce lo scontro tra la cavalleria e la popolazione in rivolta avvenuto a Manchester il 16 agosto 1819.

Un ritratto epico degli eventi legati ai fatti di Peterloo, quando nel 1819 un pacifico
raduno pro-democrazia riunitosi presso St Peter’s Fields a Manchester si trasforma in
uno degli episodi più sanguinosi e tristemente noti della storia britannica. Una folla
di oltre 60.000 persone radunate per richiedere riforme politiche e per protestare
contro i crescenti livelli di povertà viene attaccata dalle forze governative. Molti
manifestanti furono uccisi e centinaia rimasero feriti, dando vita a proteste in tutta la
nazione, ma anche a nuove repressioni da parte del governo. I fatti di Peterloo
rappresentano un momento fondamentale nella definizione della democrazia
britannica e hanno giocato un ruolo importante anche nella fondazione del
quotidiano The Guardian.

Un film scritto e diretto da Mike Leigh, prodotto da Georgina Lowe per Thin Man Films
con Rory Kinnear, Maxine Peake, Neil Bell, Philip Jackson, Vincent Franklin, Karl
Johnson, Tim McInnerny, uscirà al cinema giovedì 21 Marzo.

Sinossi

Traumatizzato dalla battaglia di Waterloo, un giovane soldato, Joseph, torna a Manchester
dall’affettuosa ma povera famiglia di operai. Il vincitore del conflitto, Wellington, è
ricompensato lautamente dal Parlamento e al suo sottoposto, il Generale Byng, è affidato
l’incarico di gestire il malcontento nel nord dell’Inghilterra. Il popolo del dopoguerra soffre
la disoccupazione, cattivi raccolti e restrizioni sull’importazione dei cereali. Non ha diritto al
voto e assemblee popolari pro-democrazia vengono tenute sia da radicali moderati che da
agitatori più estremisti. Joseph partecipa a queste riunioni assieme al padre e al fratello,
mentre la madre è scettica. I giudici di Manchester infliggono punizioni severe, le spie
governative abbondano e il Ministero degli Interni a Londra intercetta la posta. Quando il
Principe Reggente viene attaccato in pubblico, il Parlamento decide di sospendere i diritti
dei cittadini. Bamford e Healey, radicali del Lancashire, ritornano dalla capitale parlando in
modo entusiasta del famoso oratore Henry Hunt e suggeriscono di invitarlo a parlare nel
corso di una grande manifestazione che si sta organizzando a St Peter’s Field. Il piano prende forma e slancio, anche le donne riformiste si uniscono. Mentre le violente unità locali di cavalleria preparano le armi, i giovani leader radicali vengono incarcerati.
Hunt arriva a Manchester. Furioso alla scoperta che l’assemblea è stata rimandata, alloggia
malvolentieri a casa del proprietario del quotidiano radicale della città. Convinto ad
utilizzare solamente mezzi pacifici, mette da parte Bamford, che invece vorrebbe armare
alcuni dei dimostranti, e garantisce ai giudici ostili che non darà loro motivo per arrestarlo.
Questi dal canto loro scoprono che il Generale Byng prevede di essere assente il giorno della manifestazione e che manderà un delegato in sua vece. Quel giorno, sono in migliaia a marciare, e Joseph e la sua famiglia sono fra questi. I giudici tentennano e bisticciano, ma alla fine decidono di inviare la cavalleria e l’esercito armato. È un massacro. In molti sono feriti. Joseph viene ucciso. Byng è altrove a godersi una corsa di cavalli. Di fronte alla
carneficina i giornalisti, riferendosi a Waterloo, soprannominano l’evento “il massacro di
Peterloo”. Il Principe Reggente si congratula con i giudici. La famiglia seppellisce Joseph.

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