Padova Urbs picta: l’esperienza del Cinema Immersivo Itinerante al centro culturale Altinate San Gaetano.
Matteo Gagliardi e RC Sistemi Audiovisivi, in collaborazione con il Comune di Padova, sono lieti di presentare Padova Urbs Picta, un’esperienza audiovisiva realizzata in formato cinema immersivo (uno schermo avvolgente con 225° di visuale) che racconta i cicli pittorici del Trecento di Giotto e degli artisti che ne hanno tratto ispirazione, in occasione della candidatura dei siti storici della città all’inclusione nella World Heritage List dell’UNESCO.
Dopo il grande successo delle due giornate inaugurali al Palazzo della Ragione, che ha visto la partecipazione di oltre 5.000 visitatori, il filmato è ora proiettato a gran richiesta al Centro Culturale Altinate San Gaetano, sempre a Padova, in visione aperta al pubblico fino al 6 maggio, con ingresso gratuito, in attesa che vengano definite nuove tappe nel circuito nazionale e internazionale. In soli diciotto minuti viene ripercorso l’itinerario culturale della candidatura UNESCO, creando un tracciato emozionale unico che proietta lo spettatore nella Padova del Trecento e negli affreschi di Giotto, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio e Jacopo da Verona, protagonisti della più importante stagione artistica della città. Un’esperienza coinvolgente ed emozionante, capace di commuovere, anche grazie alle inconfondibili voci di Massimo Dapporto e Gianfranco Miranda. Il regista Matteo Gagliardi, autore di Fukushima: A Nuclear Story: “Padova Urbs Picta è un viaggio artistico e spirituale, a metà strada tra documentario d’arte e video installazione. Fa propri gli strumenti del video a 360 gradi proiettandoli in un ciclorama di 10 metri di diametro, che diventa un diorama cinematografico, diversamente immersivo, sociale, non streaming e non main-stream. Dirige lo sguardo lasciandolo sempre libero di guardarsi attorno e riproduce la realtà senza sostituirsi ad essa. Ma sono gli affreschi di Giotto e dei suoi “discepoli”, a stupire davvero: così attuali, universali, tanto che la colonna sonora di un film di fantascienza come Interstellar di Hans Zimmer sembra essere stata scritta per queste opere, i lungometraggi dell’epoca”.
