Oscar 2019: Green Book batte Roma, vincono Lady Gaga e Rami Malek

Oscar 2019 - vincitori

Agli Oscar 2019 Green Book batte il superfavorito Roma di Alfonso Cuarón, che si aggiudica tre statuette. Premiati gli attori Rami Malek e Olivia Colman, vincono anche Spike Lee e Lady Gaga, che incanta nel duetto con Bradley Cooper.

Si è appena conclusa la cerimonia di premiazione degli Oscar 2019, che si è svolta come da prassi al Dolby Theatre di Los Angeles, e che per questa 91ª edizione non si è avvalsa di un conduttore ufficiale, dopo il lungo tira e molla di Kevin Hart. Ad aprire la serata è stata la reunion dei Queen con l’ex American Idol Adam Lambert alla voce, che ha regalato un momento di adrenalina pura, cavalcando l’onda del clamoroso successo di Bohemian Rhapsody.

Quasi tutto è andato secondo pronostico, a parte la grande sorpresa del colpo di coda finale di Green Book di Peter Farrelly, che ha trionfato superando sul filo di lana il favorito Roma di Alfonso Cuarón. La stupenda pellicola premiata come miglior film, racconta la storia di un pianista jazz nero, interpretato dal portentoso Mahershala Ali che si è aggiudicato l’Oscar come miglior attore non protagonista, e del suo autista italoamericano, che ha il volto di un convincente e navigato Viggo Mortensen: attraverso un viaggio on the road imparano ad accorciare la distanze sociali e razziali, divenendo grandi amici. Il film ha inoltre vinto la statuetta per la migliore sceneggiatura originale, sbaragliando Vice – L’uomo nell’ombra, La favorita, e ancora una volta il lungometraggio di Cuarón.

Nonostante la delusione finale, il regista messicano porta a casa tre statuette su dieci nomination: miglior regia, miglior fotografia e miglior film in lingua straniera. «Vorrei ringraziare l’Academy per avere riconosciuto un film che parla di una donna indigena, una delle diciassette milioni di lavoratrici domestiche senza diritti del lavoro, un personaggio che storicamente è sempre stato relegato al fondo del cinema. Il nostro lavoro come artisti è di considerare anche quello che non viene notato, la nostra responsabilità diventa ancora più importante in periodi e in epoche come queste, in cui si viene incoraggiati a spostare lo sguardo altrove», ha detto Cuarón nel suo discorso.

Prevedibile l’Oscar al miglior attore protagonista Rami Malek per Bohemian Rhapsody, che nel suo lungo discorso ha celebrato nuovamente la maestosità della band inglese e di Freddie Mercury, e ha riportato l’attenzione sull’immigrazione: «Grazie ai Queen per avermi permesso di essere una piccolissima parte del vostro patrimonio, dell’eredità incredibile che lasciate a noi, io sarò sempre debitore nei vostri confronti. Abbiamo fatto un film su un uomo gay, su un immigrato che ha vissuto la sua vita essendo semplicemente se stesso, il fatto di poterlo celebrare, di potergli rendere omaggio e di essere qui oggi con la sua storia, è una prova sufficiente per capire che noi tutti abbiamo bisogno di storie come queste. Io sono il figlio di immigrati che vengono dall’Egitto, io sono la prima generazione americana, e una parte della mia storia si sta scrivendo qui sotto ai miei occhi e non potrò mai essere più grato a tutti voi, a tutte le persone che hanno creduto in me». Bohemian Rhapsody è l’unico film a portarsi a casa ben 4 statuette: oltre che per il suo protagonista, ci sono anche quelle per il montaggio, per il sonoro e per il montaggio sonoro.

Grande sorpresa invece per la vittoria di Olivia Colman come attrice protagonista de La favorita, con la povera Glenn Close (strafavorita della vigilia) che per la settima volta su sette nomination non riesce ad aggiudicarsi la statuetta, nonostante la vittoria del Golden Globe, da sempre considerato come indicativo. «Glenn Close sei il mio idolo, e non volevo assolutamente portati via l’Oscar», ha affermato l’emozionata interprete della Regina Anna. La migliore attrice non protagonista è Regina King per Se la strada potesse parlare, che ringrazia le altre candidate: Amy Adams (Vice – L’uomo nell’ombra), Emma Stone e Rachel Weisz (La favorita) e Marina de Tavira (Roma), definendole  le sue “sorelle artistiche”.

Uno dei momenti topici della serata è stato l’Oscar a Spike Lee, il primo della sua lunga carriera, che vince per la sceneggiatura non originale del suo BlacKkKlansman, e a cui la platea tributa una meritata standing ovation. E nel suo discorso, ovviamente molto politico, il regista di Atlanta invita gli americani a fare una scelta più giusta per le prossime elezioni: «La storia si ripete: sono passati 400 anni dal 1619, da quando sono stati portati gli schiavi dall’Africa in Virginia; mia nonna è andata all’università nonostante sua madre fosse una schiava. Io rendo omaggio a tutti i nostri antenati per aver costruito questo paese, senza di loro non avremmo l’umanità che abbiamo oggi. Le elezione del 2020 sono dietro l’angolo, ricordiamocelo. Facciamo la cosa più giusta!».

Il momento più delicato e profondo della serata è arrivato con la bellissima esibizione di Lady Gaga e Bradley Cooper, che hanno intonato una versione molto intima di Shallow in un magnifico duetto di solo piano e voci. Ed è proprio per Shallow tratta da A Star Is Born, giudicata dall’Academy come miglior canzone originale, che Lady Gaga, avvolta in un ampio e insolitamente sobrio abito nero, vince il suo primo Oscar. «Se avete un sogno combattete per raggiungerlo, se c’è disciplina, c’è passione, non importa quante volte venite rifiutati o abbattuti o lasciati fuori dalla porta. Dipende tutto da quanto sapete resistere e continuare ad andare avanti», ha dichiarato la cantautrice visibilmente commossa.

Secondo in graduatoria per Oscar vinti, il cinecomic Black Panther ne prende un po’ a sorpresa ben tre: miglior colonna sonora originale, migliore scenografia e migliori costumi, questi ultimi opera di Ruth Carter, prima afroamericana a vincere nella categoria. Il miglior film d’animazione è invece Spider-Man: Un nuovo universo, già super favorito alla vigilia. Un Oscar anche per Vice – L’uomo nell’ombra, nella categoria miglior trucco e acconciature, e per First Man – Il primo uomo, che vince per gli effetti visivi, battendo il favorito Avengers: Infinity War, che resta invece a bocca asciutta (sorte toccata anche a Copia originale e Il ritorno di Mary Poppins).

Grandi soddisfazioni per le protagoniste del cortometraggio documentario Period. End of Sentence, che vince sdoganando il tabù del ciclo mestruale e raccontando le difficoltà quotidiane di sei operaie indiane di una fabbrica di assorbenti sanitari femminili. «Non posso credere che abbiamo vinto per un film sulle mestruazioni», è stata la divertente affermazione di una delle giovani, sul palco del Dolby Theatre. Infine il classico e toccante appuntamento de In Memoriam ha ricordato tra gli altri Stan Lee, Bruno Ganz, Albert Finney, Penny Marshall, Burt Reynolds, l’indimenticabile Lois Lane Margot Kidder, e i maestri del cinema italiano e internazionale Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci e Vittorio Taviani.


Tutti i vincitori e le nomination degli Oscar 2019

Miglior film
A Star Is Born
BlacKkKlansman
Black Panther
Bohemian Rhapsody
La favorita
Green Book
Roma
Vice – L’uomo nell’ombra

Miglior regia
Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra
Alfonso Cuarón, Roma
Pawel Pawlikowski, Cold War
Spike Lee, BlacKkKlansman
Yorgos Lanthimos, La favorita

Miglior attore protagonista
Bradley Cooper, A Star Is Born
Christian Bale, Vice – L’uomo nell’ombra
Rami Malek, Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen, Green Book
Willem Dafoe, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità

Miglior attrice protagonista
Glenn Close, The Wife
Lady Gaga, A Star Is Born
Melissa McCarthy, Copia originale
Olivia Colman, La favorita
Yalitza Aparicio, Roma

Miglior attore non protagonista
Adam Driver, BlacKkKlansman
Mahershala Ali, Green Book
Richard E. Grant, Copia originale
Sam Elliott, A Star Is Born
Sam Rockwell, Vice – L’uomo nell’ombra

Miglior attrice non protagonista
Amy Adams, Vice – L’uomo nell’ombra
Emma Stone, La favorita
Regina King, Se la strada potesse parlare
Rachel Weisz, La favorita
Marina de Tavira, Roma

Miglior sceneggiatura originale
Paul Schrader, First Reformed
Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly, Green Book
Deborah Davis e Tony McNamara, La favorita
Alfonso Cuarón, Roma
Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra

Miglior sceneggiatura non originale
Spike Lee, BlacKkKlansman

Joel e Ethan Coen, La ballata di Buster Scruggs
Nicole Holofcener e Jeff Witty, Copia originale
Barry Jenkins, Se la strada potesse parlare
Eric Roth, Bradley Cooper e Will Fetters, A Star Is Born

Miglior film d’animazione
Gli Incredibili 2
Isola dei cani
Mirai
Ralph spacca Internet
Spider-Man: Un nuovo universo

Miglior film in lingua straniera
Opera senza autore (Germania)
Un affare di famiglia (Giappone)
Cafarnao (Libano)
Roma (Messico)
Cold War (Polonia)

Miglior colonna sonora originale
Black Panther

BlacKkKlansman
Se la strada potesse parlare
L’isola dei cani
Il ritorno di Mary Poppins

Miglior canzone originale
All the Stars da Black Panther
I’ll Fight da RBG
Shallow da A Star Is Born
The Place Where Lost Things Go da Il ritorno di Mary Poppins
When a Cowboy Trades His Spurs for Wings da La ballata di Buster Scruggs

Miglior fotografia
Cold War ( Lukasz Zal)
La favorita (Robbie Ryan)
Opera senza autore (Caleb Deschanel)
Roma
(Alfonso Cuarón)
A Star Is Born (Matthew Libatique)

Miglior montaggio
BlacKkKlansman
Bohemian Rhapsody
Green Book
La favorita
Vice – L’uomo nell’ombra

Migliore scenografia
Black Panther
(Hannah Beachler, Jay Hart)
La favorita (Fiona Crombie, Alice Felton)
First Man – Il primo uomo (Nathan Crowley, Kathy Lucas)
Il ritorno di Mary Poppins (John Myhre, Gordon Sim)
Roma (Eugenio Caballero, Barbara Enriquez)

Migliori costumi
La ballata di Buster Scruggs (Mary Zophres)
Black Panther (Ruth Carter)
La Favorita (Sandy Powell)
Il ritorno di Mary Poppins (Sandy Powell
Maria Regina di Scozia (Alexandra Byrne)

Miglior trucco e acconciature
Border
Maria Regina di Scozia
Vice – L’uomo nell’ombra

Miglior effetti visivi
Avengers: Infinity War
Vi presento Christopher Robin
First Man – Il primo uomo
Ready Player One
Solo: A Star Wars Story

Miglior sonoro
Black Panther
Bohemian Rhapsody
First Man – Il primo uomo
A Quiet Place – Un posto tranquillo
Roma

Miglior montaggio sonoro
Black Panther
A Star Is Born
Bohemian Rhapsody
First Man – Il primo uomo
Roma

Miglior cortometraggio
Detainment
Fauve
Mother
Marguerite
Skin

Miglior cortometraggio di animazione
Animal Behaviour
Bao
Late Afternoon
One Small Step
Weekends

Miglior documentario
Free Solo

Hale County This Morning, This Evening
Minding the Gap
Of Fathers and Sons
RBG

Miglior cortometraggio documentario
Black Sheep
End Game
Lifeboat
A Night at the Garden
Period. End of Sentence

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